Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance – Recensione

Kingdom Hearts è una di quelle serie che, grazie al successo e alla fortuna che hanno avuto, non possono… o meglio, non vogliono avere un termine. Son passati anni dall’uscita di Kingdom Hearts 2 e tutti stanno ancora aspettando il terzo capitolo (nonostante un seguito, dal 2, fosse decisamente facoltativo). E invece, per anni e anni, la Square ci sta abituando a una grande quantità di Spin Off, di qualità a volte buone, a volte deludenti. Come sarà questo nuovo capitolo in esclusiva per 3DS, Kingdom Hearts Dream Drop Distance? Vediamo subito!
 

 
Una prova, Due Eroi, Sette Lucchetti

Riku e Sora, i nostri due Keyblade Master, vengono convocati da Yen Sid, che è deciso, una volta per tutte, a spiegare loro tutta la storia dietro Kingdom Hearts, Master Xehanort e la x-blade. Sora e Riku, così, si rendono velocemente conto che dietro tutte le loro avventure si nasconde una storia molto più lunga e sofferta, che ha visto la creazione di guerre e catastrofi per l’umanità. Nonostante siano in grado di usare le Keyblade, non possono ancora farsi definire Keyblade Master, e c’è una prova che devono superare, per avere qualche speranza di poter sconfiggere Master Xehanort in futuro. Questa prova consiste nel viaggiare per 7 diversi mondi, che dovrebbero avere dei lucchetti molto speciali. Liberarli dagli influssi malvagi sarà la loro prova, ma tutto appare molto strano. Perche’ Sora e Riku si sono separati all’improvviso? Cos’è il loro cambio d’abito? Cosa sono i Dream Eaters? Perchè sembra che si trovino nello stesso luogo, ma in due dimensioni differenti? E soprattutto, perchè pare che il sonno sia una parte predominante della loro avventura?  
 

 
Prima uno, poi l’altro

Dopo sette capitoli, non siamo qui per parlare del Gameplay di Kingdom Hearts. Oh, no, quello, di base, è rimasto sempre lo stesso. Siamo qui invece per parlare delle differenze rispetto ai vecchi capitoli, delle novità. Che siano gradite o meno.
Cominciamo, innanzitutto, con la modalità Dive. In questo minigioco, uno tra i tanti di questo capitolo, ci ritroveremo, all’inizio di ogni mondo, a precipitare nel vuoto, verso un varco che ci porterà poi all’avventura vera e propria. Con una visuale alle spalle del personaggio, l’eroe cadrà e il nostro scopo sarà evitare ostacoli, sconfiggere nemici e acquisire sfere bonus. Un buon punteggio totalizzato alla fine di questa sezione ci offrirà in questo modo una gamma di oggetti ed extra, che saranno naturalmente sempre più succosi a seconda del voto ottenuto.

A questo punto inizia la solita avventura in giro per i mondi, ma che presenta alcune differenze: innanzitutto non avremo più Paperino e Pippo al nostro fianco, nè alcun personaggio delle storie Disneyane. Il nostro party sarà invece formato dagli Spirits, le parti buone dei Dream Eaters, i mostri che combatteremo in questo capitolo. Gli Spirits possono essere creati tramite gli oggetti raccolti o fatti cadere dai mostri sconfitti. Possiamo usare delle ricette prestabilite o provare noi stessi a usare delle combinazioni che ci vengono in mente, sperando di scovare mostriciattoli forti e particolari. Potremo averne due insieme al nostro fianco, ma dovremo scegliere con attenzione chi portare con noi, perchè a seconda degli Spirits equipaggiati, i nostri due eroi avranno anche abilità differenti. Combattendo assieme a loro, infatti (o coccolandoli in maniera simile a Nintendogs in una sezione apposita del menù) guadagneremo i cosiddetti Link Points, che potremo utilizzare per sbloccare, per ogni mostriciattolo, alcune abilità da uno Skill Tree che comprende mosse, bonus alle stat, o magie. Sora e Riku potranno comunque utilizzare questi bonus esclusivamente equipaggiando lo Spirit a cui sono associati. A questo proposito, rendiamo noto anche il fatto che l’esecuzione delle skill sarà uguale a quanto visto in Birth by Sleep, quindi con un "deck" di azioni selezionabili tramite le frecce direzionali e un pulsante per confermare la scelta fatta.

Durante gli scontri potrà spesso capitare anche di colpire un nemico nello stesso istante in cui questo verrà preso anche da un attacco di uno dei nostri Spirit. Questo risulterà nel riempimento di una barra, posizionata sotto agli HP dello Spirit in questione, che una volta riempita e toccata sul touch screen porterà a interessanti effetti. Nel caso di Sora, lui e lo Spirit eseguiranno un attacco combinato, simile a quello che accadeva con le Summon in Kingdom Hearts. Utilizzando Riku, invece, lo Spirit si fonderà assieme a lui, potenziandolo di molto per vari secondi e rendendolo in grado di sferrare attacchi devastanti. L’effetto di ciò aumenterà ancor più, esponenzialmente, se si deciderà di utilizzare le barre piene di entrambi gli Spirit contemporaneamente.

Altro aspetto interessante inserito in questo capitolo è il cosiddetto Freeflow, un metodo per spostarsi velocemente sulla mappa, ma anche di sferrare devastanti attacchi contro i nemici attorno a noi. Premendo il tasto Y, già saprete, potremo pararci, oppure, se in movimento, effettuare una schivata. Ma se la schivata verrà fatta contro un muro, un lampione, una ringhiera, un nemico di grande dimensioni, o comunque una superficie agibile, partirà questo Freeflow. Il nostro personaggio si illuminerà di rosa, e inizierà a muoversi a grande velocità, autonomamente. A questo punto potremo premere il pulsante del salto, per coprire grandi distanze e superare vari ostacoli sulla mappa, oppure attaccare per sferrare un attacco speciale molto potente.
Ci sono anche altre opzioni di attacco che possiamo scegliere utilizzando anche il nostro circondario, in sorta di piccoli minigiochi (ad esempio, nel primo mondo, troveremo dei barili che potremo lanciare contro i nemici usando il touch screen), e, parlando di minigiochi, ce ne sono anche tanti, divertentissimi, tutti da scoprire, come un gioco di carte per far affrontare i vari Spirit in battaglia.

Un’ultima e importante caratteristica del gioco è il cosiddetto Drop. Sora e Riku avranno infatti solamente un determinato periodo di tempo in cui potranno muoversi, alla fine del quale (o anche prima, premendo di nostra volontà sul pulsante "Drop") si scambieranno di posto. La barra del Drop, scendendo, permetterà di racimolare oggetti sempre più rari e in quantità, ma naturalmente perdere tempo significa non essere in grado di finire parti di storia su cui stavamo lavorando, magari vedendoci interrompere il gioco nel bel mezzo di una battaglia con un boss lungo e difficile.
 

Avventura senza orizzonti

Il 3D che ci dona la console Nintendo, anche con questo gioco, dà un effetto veramente spettacolare, soprattutto con il video iniziale, che ci farà restare a bocca aperta. Appurato che l’aspetto principale del 3DS funziona a meraviglia, passiamo al resto, anche se c’è ben poco da dire, di solito, quando si tratta di un prodotto SquareEnix. La grafica è naturalmente superlativa. Non ha nulla da invidiare ai capitoli per Playstation2 e Psp, e anzi, le espressioni facciali raggiungono un picco di bellezza mai raggiunto prima in Kingdom Hearts. Il comparto audio è come sempre magnifico, tra musiche nuove e vecchie, e un buon doppiaggio inglese, anche se, come ripetiamo ogni volta, non ci dispiacerebbe affatto che la Square ci dia la possibilità di scegliere anche quello originale Giapponese, di gran lunga superiore. La giocabilità, se si possiede un Circle Pad Pro, è ottimale, ma se così non è, si scade nell’inferno della telecamera, purtroppo, molto birichina. Per quanto riguarda la longevità, infine, è senz’altro alta per un titolo di questo tipo su console portatile: per completare tutto di tutto ci metteremo probabilmente le 50 ore che ci hanno tanto abituati. 
 

In conclusione

Dream Drop Distance è un capitolo di Kingdom Hearts che non può non lasciare perplessi, prima di provarlo. Dopotutto non è Kingdom Hearts 3, ma solo uno spin-off, giusto? Sbagliato. Kingdom Hearts 3D è un gioco della serie a tutti gli effetti, con una gran giocabilità, un’ottima storia e soprattutto una trama che è importante e fondamentale per la continuity della saga. Se lo state evitando pensando che sia un gioco inutile, ricredetevi. Dream Drop Distance è un prodotto di indubbia qualità, che sarà amato da tutti i fan di Sora e company.

 

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