Kingdom Come Deliverance: From the Ashes – Recensione
L’arrivo di DLC ed espansioni per i giochi di ruolo segna sempre un momento di fervore nei giocatori, dato dai nuovi contenuti e dalle nuove quest che vengono di norma aggiunte al mondo di gioco. Anche per Kingdom Come: Deliverance è arrivato il momento di ricevere il primo DLC, intitolato “From the Ashes”, dove di base dovremo ricostruire da zero un villaggio, aggiunta che in un primo momento ci è sembrata decisamente promettente e in grado di garantire tantissime ore di gioco, ma che successivamente si è rivelata una quasi completa delusione.
Tornare nella Boemia del 1400 dopo circa cinque mesi dall’uscita del gioco ci aveva già messi di buon umore ed eravamo ben disposti ad affrontare questa nuova avventura, se così la possiamo definire. Il contenuto del DLC può essere sbloccato già a metà della campagna principale, dove dopo aver liberato il villaggio di Pribyslavitz dai banditi che lo occupano, Lord Divish ci andrà a conferire la carica di balivo nella speranza di riportare la città al suo antico splendore. Il nostro lavoro sarà affiancato da Marius, il quale andrà ad occuparsi di faccende di natura prettamente logistica e amministrativa, anche se alla fine il grosso del lavoro spetterà come sempre a noi.
Carichi di aspettative ci siamo immersi in questa nuova avventura con però un primo grosso problema, ovvero la grande quantità di groschen a nostra disposizione. Abbiamo infatti affrontato il DLC in End-Game, scoprendo con sorpresa che praticamente l’unica risorsa necessaria alla costruzione del villaggio è il denaro, e con circa due ore siamo riusciti a completare praticamente qualsiasi attività presente senza grossi problemi. Non comprendiamo la scelta di rilasciare un DLC del genere che va a castrare completamente l’esperienza a chi si trova già in una fase avanzata del gioco; abbiamo infatti constatato che i vantaggi in End-Game sono praticamente inesistenti, se non per qualche equipaggiamento raro o qualche nuovo cavallo che possono essere acquistati.
Una volta arrivati a Pribyslavitz potremo da subito impugnare il libro mastro e sfogliare le pagine per andare a scoprire le costruzioni disponibili, le quali per essere realizzate necessitano di groschen che andranno depositati direttamente nel baule prima di parlare con Marius. Il grosso problema che sta alla base di tutto questo sistema di costruzione è che non ci sarà possibile costruire tutto: molte strutture precluderanno la possibilità di costruirne altre, obbligandoci a scegliere un edificio piuttosto che un altro, nonostante l’ampio spazio a disposizione per costruire ci sia eccome.
Come se non bastasse, la costruzione sarà completamente automatizzata attraverso dei box preimpostati per costruire un determinato edificio impedendo di fatto di costruire, ad esempio, una stalla in un posto diverso da quello suggerito. Abbiamo trovato queste scelte troppo limitanti, soprattutto perché si finisce per avere ad esempio un fabbro con la sola funzione da armaiolo o da corazzaio, rendendo la città priva di alcune funzionalità utili. Altra caratteristica deludente di questo nuovo DLC la si può trovare anche dal punto di vista prettamente stilistico degli edifici, che sono un copia e incolla degli edifici che si trovano nelle altre città anche se, fortunatamente, sarà possibile almeno potenziarli per ottenere qualche ricavo in più dal punto di vista economico.
Al netto della scelta delle costruzioni, l’unico altro compito per completare il vostro villaggio sarà un continuo galoppare avanti e indietro per stringere qualche accordo commerciale, utile per portare nuove risorse nei propri magazzini. Una volta fatto ciò, se il portafogli ve lo permetterà, potrete costruire tranquillamente l’intero villaggio e ottenere con il passare del tempo i guadagni provenienti dalle varie attività svolte daicittadini. Come abbiamo già anticipato, se siete già in una fase avanzata del gioco quest’attività risulterà completamente inutile, mentre se siete agli inizi oppure a circa metà della vostra avventura potrete godere di qualche maggior benefico dal punto di vista economico.
Il primo DLC di Kingdom Come Deliverance è molto peggio di quanto ci aspettavamo. Seppur l’idea di costruire un villaggio da zero in un primo momento ci fosse sembrata quantomeno interessante, dopo averci giocato per qualche ora non possiamo che cambiare il nostro parere: non poter scegliere un luogo a piacimento per posizionare l’edificio e l’impossibilità di costruire tutte le strutture disponibili va già di per sé a limitare notevolmente l’esperienza di gioco. Se andiamo poi ad aggiungere l’assenza di quest stimolanti e l’inutilità del DLC per tutte quelle persone che sono già a un punto avanzato dell’avventura, otteniamo un prodotto non all’altezza di un gioco come Kingdom Come Deliverance.
Pro
- Qualche nuovo oggetto
- Idea interessante...
Contro
- ...ma nulla di più
- La costruzione del villaggio limita alcuni edifici
- Non ha senso affrontare il DLC in End-Game