Kill la Kill The Game: IF – Recensione
Se avete amato il folle anime dello studio Trigger, non potrete fare a meno di amare anche Kill la Kill the Game: IF, la sua incarnazione videoludica pronta a sbarcare sui nostri PC, PlayStation 4 e Nintendo Switch. Chi non conoscesse il mondo di Kill la Kill, sappia che si sta parlando di una storia di combattimenti e vendetta, tutto molto in stile nipponico, caratterizzata però da elementi non sense decisamente sopra le righe, comicità spesso demenziale e tanto buon fanservice, comunque sempre portato sullo schermo in maniera molto intelligente e mai volgare.
Volendo sintetizzare al massimo la trama, per non rovinare la sorpresa a chi non conosca l’opera, possiamo dire di trovarci in un ambiente studentesco giapponese non proprio nella norma, dove lo status sociale (non solo scolastico) è dato dal tipo di uniforme indossata, dalla più comune fino a salire sempre di più nella piramide, per arrivare a quelle indossate da Satsuki Kiryuin, Presidentessa del Comitato Studentesco e dai suoi diretti tirapiedi, i presidenti dei club scolastici, che più che uniformi vestono dei veri e propri manufatti che conferiscono superpoteri. A mettere in crisi il regime totalitario della bella quanto tirannica Satsuki, ci pensa la conturbante Ryuko Matoi, misteriosa studentessa apparsa dal nulla che, armata di una gigantesca spada a forma di mezza forbice (!) e di un’uniforme senziente (!!), cerca di fare luce sulla morte del padre.
Avrete dunque capito il tipo di registro narrativo che permea l’intera serie e che, con sommo piacere di tutti quelli che hanno apprezzato l’anime, viene trasposto pari pari anche in Kill la Kill The Game: IF.
Kill la Kill The Game: IF, distribuito da Arc System Works, è fondamentalmente un picchiaduro a incontri con una forte componente narrativa. Lo Story Mode presenta due diversi archi narrativi, quello dal punto di vista di Ryuko e quello della Presidentessa Satsuki, con veri e propri episodi dell’anime inframezzati da parti giocate (ovviamente i combattimenti) nei panni di una delle due protagoniste. La storia raccontata si discosta da quella della serie tv, dando vita a una sorta di trama alternativa (da qui l’IF del titolo) esclusiva per il videogioco, ma altrettanto folle e coinvolgente.
Gli scontri che saremo chiamati ad affrontare non si risolveranno soltanto con il classico uno contro uno, ma ci troveremo spesso anche a dover fronteggiare più avversari contemporaneamente, a seconda della situazioni. Capiterà anche di dover affrontare personaggi che fino a qualche battuta prima erano nostri alleati, in modo da confrontarsi comunque con tutto il roster di combattenti. Questi saranno utilizzabili comunque anche dal giocatore in modalità Versus, dove potremo cimentarci in incontri singoli sia contro la CPU, sia contro un avversario in carne e ossa, sia in locale che ovviamente online.
Il numero dei personaggi presentati, però, costituisce una delle maggiori pecche di Kill la Kill The Game: IF. Il roster di combattenti infatti, si limita soltanto a otto personaggi, dieci contando le varianti (con move set differenziato) di Ryuko e Satsuki. Decisamente un po’ troppo scarno per un gioco dedicato interamente alla lotta. Appena dopo l’uscita del titolo verrà rilasciato un DLC gratuito che introdurrà altri due combattenti, portando così il numero totale di personaggi selezionabili a dodici. Ancora un po’ troppo poco rispetto agli standard a cui ci hanno abituato altri titoli dello stesso tipo, uno su tutti il recente Senran Kagura Burst Re:Newal.
La scarsa varietà purtroppo affligge anche il resto dei contenuti presenti in questo Kill la Kill The Game: IF. Oltre alle già citate Story Mode e Versus, avremo la possibilità di fare pratica e di accedere a una gallery dove rivedere le parti anime della modalità narrativa e dove potremo costruire dei simpatici diorami con i personaggi e gli elementi che sbloccheremo durante il gioco. Nulla di più, purtroppo.
Dal lato tecnico, Kill la Kill The Game: IF si presenta davvero bene, con una grafica in cel shading strepitosa, dettagliata e pulita, un ottimo comparto sonoro e una giocabilità più che ottima.
Il sistema di controllo, per quanto non profondo e ispirato come quello di altri picchiaduro, si rivela estremante pratico e intuitivo, perfetto per sfruttare al massimo uno dei punti di forza del gioco: la spettacolarità. Ogni combo o mossa speciale sarà accompagnata da un’animazione superba e di sicuro impatto, facendo sembrare così ogni scontro uscito direttamente dall’anime originale. L’ottima caratterizzazione dei personaggi, sia visivamente che come parco mosse, poi, aggiunge valore al tutto.
Kill la Kill The Game: IF può tranquillamente essere considerato un picchiaduro più che buono, quasi ottimo se si è fan dell’anime, del quale cattura e ripropone tutta l’atmosfera e le situazioni in maniera superba. Purtroppo, la scarsa quantità di contenuti va a minarne gravemente la longevità: non ci vorrà infatti molto per vedere tutto quello che Kill la Kill The Game: IF ha da offrire, facendo scemare quindi l’interesse molto presto. Consigliato quindi soprattutto ai fans della bella Ryuko, sperando che vengano aggiunti altri elementi in futuro, in modo da rendere più giustizia a un gioco che tecnicamente fa il suo dovere senza perdere un colpo.
Pro
- Tecnicamente ben curato
- Immediato e intuitivo
- Coglie appieno lo spirito dell'anime
Contro
- Davvero povero di contenuti
- Poco longevo