Keep Talking and Nobody Explodes – Recensione
Con l’uscita di Playstation VR abbiamo provato molte tipologie di giochi adatti o meno alla realtà virtuale. Abbiamo guidato mech sportivi, siamo saliti su macchine ruggenti, abbiamo combattuto alieni, sparato con carro armati, ammirato fondali oceanici, giocato a biliardo e sparato in testa a gangster assetati di sangue.
Tuttavia mancava ancora all’appello un titolo che potesse essere effettivamente giocato assieme agli amici in casa, e tale lacuna è stata ampiamente colmata da Keep Talking and Nobody Explodes, party game che può essere giocato in più di due persone, ma mai da soli.
In Keep Talking and Nobody Explodes, l’utente che indossa il Playstation VR si vedrà all’interno di una piccola stanza, seduto di fronte a un tavolo sul quale è posta una letale bomba a orologeria. Chi indossa il VR è l’unico in grado di vedere la bomba e interagire con essa, tutti gli altri partecipanti vedranno, sullo schermo della tv, solamente un folto manuale con tutte le spiegazioni per disarmare il congegno.
Il titolo è diviso in missioni, sempre più difficili, nelle quali il tempo sarà ogni volta più tiranno e le bombe avranno sempre più moduli con enigmi da risolvere per completare l’operazione di disarmo dell’ordigno. Chi ha il VR potrebbe trovarsi di fronte una serie di fili colorati e dovrà farsi dire quali tagliare o meno, potrebbe essere sfidato da messaggi segreti in alfabeto morse, o ancora messo davanti a una serie di lettere con cui formare una certa parola. I tipi di moduli sono molteplici e la soluzione non è ottenibile solo grazie ad una buona memoria: ci sono infatti alcuni dettagli della bomba che possono cambiare radicalmente il modo in cui approcciare all’enigma.
Chi ha il manuale davanti potrebbe chiedervi non solo quanti fili ci sono e di quali colori, ma anche se il numero seriale della bomba è pari o dispari, se sulla bomba sono presenti alcune batterie, o se ci sono porte usb/dvi/rgb o altro sui lati dell’ordigno. Il colloquio tra i giocatori è quindi vitale per portare a compimento il titolo: chi indossa il visore dovrà fare del suo meglio per spiegare agli altri cosa vede, nel dettaglio e nel minor tempo possibile, mentre i collaboratori dovranno a quel punto trovare la pagina del manuale relativa al modulo, comprenderne le istruzioni, dedurre con quale tipo di bomba si ha a che fare, e poi avvertire il giocate VR che verrà edotto di come affrontare la situazione.
Non c’è altro da dire su Keep Talking and Nobody Explodes: il gioco è tanto semplice da spiegare e breve nella sua descrizione, quanto è divertente da giocare assieme ad amici a casa o, volendo, con amici online con cui parlare tramite chiamata.
La grafica è minimale: il VR mostra solo una stanza poco arredata dove il fulcro della concentrazione è la bomba stessa, mettendo però in risalto alcune situazioni “spiacevoli” che possono distrarci o farci perdere tempo durante il nostro delicato lavoro di disinnesco, come una fastidiosissima sveglia da spegnere nei momenti meno opportuni o la lampadina che si fulmina lasciandoci al buio per alcuni preziosi secondi.
Il comparto audio ci offre solamente gli effetti sonori, e questa è decisamente la scelta migliore per evitare di distrarci e per rendere al meglio la comunicazione tra i giocatori.
Keep Talking and Nobody Explodes ci offre un’esperienza multiplayer per il VR: chi indossa il visore dovrà disinnescare una bomba, gli altri avranno le istruzioni per il disinnescamento. La comunicazione è vitale, e nonostante possa apparire come un’idea semplice il divertimento è assicurato. Una volta iniziata l’opera di certo è difficile smettere: se ci si prende la mano questo titolo genera una dipendenza non indifferente. Sicuramente uno dei migliori titoli attualmente disponibili su Playstation VR e a prezzo veramente contenuto, peccato per la mancanza del manuale in italiano.
Pro
- Divertente e immediato
- Multiplayer per VR
Contro
- Manca il manuale in italiano