Just Dance 2017 – Recensione Switch
Se dovessi indicare un genere videoludico fin troppo sottovalutato, senza ombra di dubbio il primo a cui penserei è quello dei rhythm game, cui appartiene Just Dance 2017. Non solo alcuni di questi giochi possiedono un gameplay davvero tecnico e competitivo, ma anche il potenziale “social” è un qualcosa di raro che solo Nintendo e pochi altri riescono ancora ad offrire. Badate bene, però, perché in questo caso non si intende il termine “social” nella sua declinazione virtuale quanto piuttosto in quella reale: i giochi musicali hanno, infatti, la capacità di riunire intorno ad una TV anche persone che non hanno mai impugnato un gamepad in vita loro grazie alla presenza della musica e ad interfacce chiare, semplici ed estremamente intuitive.
Ecco quindi che a Guitar Hero, nella sua epoca d’oro, ci giocava anche il padre di famiglia dopo un’intensa giornata di lavoro, o a Just Dance addirittura nonna e nipotini durante i tipici pranzi di famiglia all’italiana.
Il solito Just Dance?
Ecco, proprio Just Dance è uno di quei brand che più di altri sono stati in grado di suscitare, almeno in parte, un rinnovato interesse verso i rhythm game. Una playlist accattivante, colori sgargianti, sistema di punteggio non troppo punitivo e motion control sono stati i pilastri su cui si è sempre fondato il titolo Ubisoft, che nel corso degli anni è riuscito ad imporsi come uno dei party game per eccellenza. In origine Just Dance venne lanciato in esclusiva per Nintendo Wii, ma ben presto l’azienda francese prese la palla al balzo per espandere il bacino d’utenza e portarlo anche su Xbox 360 e PlayStation 3. Attualmente è coperta ormai quasi ogni piattaforma disponibile sul mercato, Nintendo Switch compresa, e questo grazie ad una geniale idea che trasforma il personale smartphone in un vero e proprio controller per il gioco. D’altra parte i moderni telefoni cellulari possiedono al loro interno tutta la tecnologia necessaria a rilevare in maniera precisa e reattiva i movimenti dell’utente, proprio come un Wiimote o i più recenti Joy-Con.
Tra i primi titoli terze parti annunciati per Nintendo Switch c’era proprio Just Dance 2017, che in questa versione diventa uno dei pochissimi party game in grado di offrire un multiplayer locale su handheld senza la necessità di altre console. Il gameplay della serie di Ubisoft, però, nonostante sia ormai nei negozi dal 2009, grosso modo non è mai cambiato, scegliendo piuttosto di andare sul sicuro, raffinando e perfezionando la formula. Ciò può essere considerato il maggior punto di forza e, al contempo, di debolezza di questi giochi: il gameplay semplice e immediato, che si conserva negli anni, permette a chiunque di avvicinarsi al brand; chi però acquista ogni anno l’ultima edizione potrebbe ormai iniziare ad accusare una certa ripetitività ed assenza di innovazione.
On the dancefloor
Ma veniamo ora al sodo: come funziona esattamente una partita a Just Dance 2017? Molto semplice: si sceglie una canzone tra quelle disponibili, si impugna il Joy-Con o il proprio smartphone e si cerca di eseguire a tempo di musica le mosse visualizzate nel video musicale a schermo. Niente di più semplice, in effetti, ma per dare un ulteriore aiuto a chi avesse difficoltà, nella parte bassa dello schermo sono visualizzate delle immagini stilizzate del movimento richiesto con tanto di indicatore di tempismo.
Le modalità di gioco sono molteplici: non solo avremo modo di eseguire canzoni a nostro piacimento, ma potremo bruciare calorie con Just Sweat, partecipare a tornei contro la CPU grazie a Dance Quest, giocare online con altri giocatori in World Dance Floor o addirittura intraprendere una sorta di story mode con Just Dance Machine. A proposito di Just Dance Machine, qui non dovremo propriamente ballare canzoni quanto piuttosto ripetere una serie di movimenti appartenenti ad una ben precisa categoria fino al riempimento di un indicatore. Un modo intelligente e simpatico per allenare l’utente nelle tipologie di azioni meno semplici e che più spesso vengono sbagliate durante l’esecuzione di un brano.
Dal punto di vista delle canzoni incluse nell’edizione 2017, va sicuramente riconosciuto a Ubisoft il merito di aver creato una selezione davvero ampia e variegata, che presenta al suo interno non solo pezzi recenti ma anche evergreen della musica pop e rock come “What is Love” o “Don’t Stop me Now”.
Ad impreziosire l’intero pacchetto c’è poi Just Dance Unlimited, usa sorta di Spotify in cui il giocatore avrà accesso ad un catalogo di oltre 200 canzoni per un determinato periodo di tempo. Il tutto funziona attraverso un classico stream video, proprio come stessimo guardando un filmato su Youtube, e i piani d’abbonamento presentano opzioni tutto sommato vantaggiose anche nel caso in cui si volesse attivare il servizio per un solo giorno.
Just Dance 2017 su Nintendo Switch potrebbe essere definito come una delle migliori versioni del rhythm game Ubisoft, grazie non solo alle molteplici modalità di gioco ma anche all’ottima selezione di brani e alla possibilità di dare inizio ad una partita in praticamente ogni luogo. Purtroppo, però, durante la nostra prova abbiamo riscontrato alcuni bug e difetti davvero fastidiosi, come per esempio la difficoltà, seppur momentanea, di accedere a Just Dance Unlimited, caricamenti un po’ troppo lunghi e freeze improvvisi. Ciò potrebbe essere dovuto alla giovane età di Nintendo Switch e del suo servizio online, quindi speriamo che tutto ciò venga corretto al più presto grazie ad un’apposita patch. Nel frattempo, se cercate un party game da affiancare al massiccio The Legend of Zelda: Breath of the Wild, adatto a tutta la famiglia e che vi tenga incollati alla TV a lungo, Just Dance 2017 è praticamente una scelta obbligatoria che farà felici sia grandi che piccini.
Pro
- Molti contenuti tra cui scegliere
- Gameplay semplice e intuitivo
- Si può giocare ovunque
Contro
- Privo di reali novità
- Alcuni bug e malfunzionamenti