Jurassic World Aftermath Collection – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Attenzione: il voto che trovate a corredo di questa recensione di Jurassic World Aftermath Collection è da considerarsi penalizzato di un punto a causa di un brutto bug incontrato quasi alla fine della storia che ci ha impedito di completare il gioco. Siamo in contatto con gli sviluppatori che ci assicurano come questo problema sarà risolto tramite patch in futuro, ma non potevamo ignorarlo in sede di recensione.

Nel caso mi conosciate, non vi sarà difficile dopo qualche minuto in mia compagnia capire quale sia il mio film preferito. Vi basti pensare che almeno una volta al giorno penso di citare una qualche frase di Ian Malcolm o del professor Grant, o magari del geniale Mr. DNA. Jurassic Park ha significato e continua a significare tantissimo nella mia vita di appassionato di cinema ma anche di TV con il buon Camp Cretaceous. Tuttavia, il rapporto con i videogiochi della serie ispirata ai romanzi di Michael Crichton non è mai stato idilliaco (la serie Evolution forse la più fortunata recentemente) e sempre nella mia testa ho avuto in mente il prototipo del mio gioco giurassico ideale, qualcosa che riportasse alla mente le atmosfere più horror del primo film e mi facesse vivere in prima persona l’adrenalina di esplorare una de Las Cinco Muertes, armato solo della mia voglia di sopravvivere (sì, Dino Crisis manca anche a me – N.d.R.).

Jurassic world aftermath collection

Quello che sicuramente non mi sarei mai aspettato è che quello che si sarebbe per il momento più avvicinato a questo mio sogno sarebbe stato un apparentemente innocuo titolo indipendente dal look cartoonesco, il quale finalmente oggi ho potuto provare a fondo nella sua conversione per Nintendo Switch. Vi posso già dire che non si tratta del gioco di Jurassic Park (in questo caso World) definitivo, ma se siete fan di Dilofosauri e Triceratopi e anche voi ogni tanto scuotete il dito dicendo “hahaha non hai detto la parola magica” ai vostri amici, Jurassic World Aftermath Collection merita comunque la vostra attenzione.

È previsto che si vedano altri dinosauri, nel suo parco dei dinosauri?

Sono passati due anni dal disastro di Jurassic World. La ricercatrice Mia Everett assolda tre poveri cristi, per recarsi su Isla Nublar (quella di JP1 e World, per capirci) a recuperare file importantissimi sul suo lavoro sul genoma dei Raptor. Per la grande “sorpresa” di tutti, qualcosa va storto: l’aereo viene attaccato da pteranodonti e quindi precipita sull’isola facendo perdere all’equipaggio i contatti con la terraferma e il modo di tornare a casa. Da questo incipit dalla scarsa fantasia, saremo chiamati a seguire le vicende del misterioso e silenzioso protagonista alla ricerca di queste preziosissime ricerche e allo stesso tempo di salvataggio. Questa la base della trama di Jurassic World Aftermath Collection: niente di clamoroso, ma una storia (non canon) che si ambienta per la sua totalità all’interno di un centro di ricerca e che vede intervenire – almeno, la loro voce – anche personaggi importanti della storia della serie come il Dottor Wu e il mai troppo lodato Ian Malcolm, entrambi doppiati dai loro attori originali.

Jurassic world aftermath collection

Sentire la voce di Ian Goldblum mi ha fatto certamente battere il cuore, all’interno di una storia di circa 8-10 ore che si trascina senza grosse punte ma capace di intrattenere e giocare – senza esagerare – con la nostalgia. Quello che non mi ha soddisfatto è stata la varietà di luoghi e situazioni, dove si capisce la natura budget del progetto: asset riciclati e mai più di un dinosauro a schermo allo stesso momento, e a parte qualche sezione, più o meno sempre la stessa solfa.

Dalla realtà virtuale a quella portatile

Jurassic World Aftermath Collection è un circa survival horror in prima persona dove per la maggior parte del tempo dovremo aggirarci tra scrivanie, laboratori e uffici cercando file e oggetti, provando allo stesso tempo a sfuggire alla minaccia dei Velociraptor. Immaginate la scena della cucina famosa nel primo Jurassic Park, portata a concept di gioco. E funziona abbastanza, anche se si vedono le origini da VR: movimenti lenti e macchinosi, puzzle che persa la tattilità dei controller touch diventano banali sfide di riflessi con gli analogici e certo immersività limitata rispetto alla visuale in realtà virtuale. Dove non eccelle la produzione Coatsink è anche nella varietà di situazioni: a parte un paio di variazioni sul tema (una sezione con i dilofosauri da spaventare con la torcia e una con i compsognathus alleati coi raptor) sarà la stessa solfa per ore, perdendo di mordente mano mano che passa il tempo. Senza contare la frustrazione quando l’IA dei dinosauri mi ha costretto a numerosi tentativi prima di superare alcune sezioni.

Jurassic world aftermath collection

A livello tecnico, il gioco – bug citato all’inizio a parte – si comporta bene e anzi, il primo impatto è veramente positivo. La grafica cel shading non si distingue per quantità e qualità di poligoni e texture ma i colori sono vibranti e i modelli dei dinosauri più che discreti, tanto da avermi davvero stupito nei primi minuti, considerando anche di come si tratta di un semplice port da realtà virtuale. Dove Jurassic World Aftermath Collection (collezione perché include le due parti con il quale il gioco era stato rilasciato su Oculust Quest a cavallo tra 2020 e 2021) invece fa la sua porca figura è nel comparto audio: al di là dei già citati doppiaggi di buonissimo livello, il team di sviluppo ha svolto un lavoro certosino nell’utilizzare e riprodurre i versi e gli effetti sonori dei dinosauri, specialmente dei raptor. Giocato con le cuffie, Aftermath dà il meglio di sé e sentire gli sbuffi e gli artigli del predatore che ci sta cercando sono la parte anche più potente e spaventosa del pacchetto.

Jurassic world aftermath collection


Per trovare il “mio” gioco perfetto di Jurassic Park dovrò ancora aspettare, ma Jurassic World Aftermath Collection è comunque un buon tentativo che i fan potrebbero apprezzare più della media. Per gli altri, ci sono prodotti molto migliori in giro, incluso lo stesso Aftermath ma su VR (ed è in arrivo anche su PSVR 2 in una versione riveduta e corretta).

6.7
Aftermath riesce in parte a regalare un’intensa avventura giurassica ma perde a confronto con la sua versione in VR. Solo per i veri appassionati di Jurassic World/Park.

Pro

  • Buona resa grafica in cel shading
  • Ottimo audio con doppiaggio e suoni dal film
  • Storia discreta

Contro

  • Poca varietà di luoghi e situazioni
  • Su Switch buona parte della tensione si perde
  • Lento e a volte frustrante
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