Joe Dever’s Lone Wolf console edition – Recensione
Quanti di voi hanno mai sfogliato le pagine di un libro game? I più giovani non sapranno nemmeno di cosa stiamo blaterando, i più anziani o i più informati avranno sicuramente urlato tutti in coro lo stesso nome: Lupo Solitario. Tra tutti questi testi, a metà tra gioco di ruolo e narrativa classica, l’opera di Joe Dever’s è sicuramente la più conosciuta e amata, facendo avanti e indietro tra le pagine dei suoi libri si vivevano avventure talmente interattive da sembrare un videogioco. Curioso vedere come accada l’esatto inverso giocando al titolo ispirato ai suoi libri: accompagnando Lupo Solitario nelle sue avventure sentirete l’odore della carta e dell’inchiostro fuoriuscire dai pixel del vostro schermo e il calore di una candela affiorare dal led del vostro pad.
“Da molti secoli i nobili cavalieri del regno di Sommerlund usano mandare i loro figli presso il monastero di Ramas, affinchè imparino le tecniche e le arti che fanno di un giovane un vero cavaliere[…]“
Ora il tuo nome è Lupo Solitario
Situati successivamente alla storia narrata nei primi cinque principali libri della serie, i quattro capitoli che compongono il gioco ci renderanno partecipi delle vicende che Lupo Solitario ha dovuto affrontare dopo la sconfitta di Zagarna.
Lone Wolf ormai proclamato conte si sente in dovere di difendere, ancor più di prima, le terre del Sommerlund dalle minacce dell’oscurità. Pare infatti che queste ultime siano ormai molto deboli in seguito alla sconfitta del loro comandate, ma che stiano comunque cercando di creare scompiglio nel regno. Il primo obbiettivo sarà la città Rockstarn dove il male ha deciso di manifestarsi per l’ennesima volta.
“[…]I monaci di Ramas sono maestri in molte discipline, e i giovani loro affidati li amano e li rispettano malgrado le durezze dell’addestramento, poichè sanno che solo così potranno difendere la loro terra dalla costante minaccia che viene da ovest, dai Signori delle Tenebre[…]”
Creare quattro nuovi capitoli da offrire al grande pubblico di una serie che conta ben 29 libri non era di certo una sfida semplice, ma i ragazzi di Forge Reply sono riusciti ad accoglierla e superarla con scioltezza. Limitandosi a una breve introduzione di un minuto scarso Joe Dever’s Lone Wolf riesce a spiegarvi perfettamente tutto ciò che vi servirà per comprendere a pieno tutte le vicende che vivrete nel gioco.
Azione e inchiostro
In questi capitoli di Lupo Solitario come al solito l’azione non manca e ogni tre o quattro pagine vi troverete di fronte a una scelta da compiere, che potrebbe tranquillamente portarvi a una morte veloce e dolorosa. Se c’è una caratteristica che il videogioco ha ripreso dai libri è infatti la severità, anche se in maniera più moderata rispetto ai testi, basterà un nonnulla per portare alla morte del personaggio.
Le interazioni che vi troverete a poter effettuare sono molteplici e ognuna porterà a un risultato differente e che spesso andrà a mutare totalmente lo svolgersi degli eventi. Trovandovi davanti a una porta sbarrata potrete decidere infatti, per esempio, di: saltare dalla finestra, distruggere la porta o utilizzare la vostra telecinesi, il vostro approccio cambierà il risultato e vi porterà verso una strada piuttosto che un’altra.
“[…]Anticamente i Signori delle Tenebre portarono guerra a Sommerlund. Il conflitto lungo e sanguinoso finì con la vittoria degli eserciti di Sommerlund, guidati dal Re Ulnar che scacciò le forze oscure e uccise il condottieri Vashna con la Spada del Sole. Da quel giorno i Signori delle Tenebre hanno giurato vendetta contro le terre del regno.[…]”
Gli scontri sul vostro cammino non saranno pochi e vi metteranno più volte a dura prova, sin dai piccoli Giak che incontrerete al villaggio di Rockstarn fino ad arrivare agli abitanti del tempio degli Shianti, ogni mostro potrà tranciarvi la testa e portarvi al Game Over. Fortunatamente però Lupo Solitario può contare su un vasto numero di armi e abilità.
Durante i duelli avrete tre possibilità: attacco corpo a corpo, attacco a distanza e Spada del Sole. Come in ogni RPG il vostro personaggio avrà delle risorse da sfruttare durante i combattimenti, in questo caso parliamo di: Stamina per gli attacchi corpo a corpo, munizioni per gli attacchi ranged e mana per l’utilizzo della Spada del Sole.
Il sistema di combattimento è basato sui turni: la barra gialla a sinistra si scaricherà e segnerà il tempo a vostra disposizione per agire, requisiti permettendo potrete eseguire quanti attacchi desiderate prima dello scadere del timer.
“[…]Oggi è il giorno della festa di Fendar, quando tutti i Ramas sono presenti al monastero per festeggiare la fine dell’addestramento. Improvvisamente un’enorme nuvola appare nel cielo a occidente: sono bestie dalle ali nere, e così tanti che oscurano il sole. I Signori delle Tenebre stanno attaccando. La guerra ricomincia.[…]”
Da buon cavaliere Ramas, Lone Wolf possiede anche alcune abilità (che potrete scegliere alla creazione del personaggio) che potranno essere usate sia durante i combattimenti che all’esterno per risolvere alcune situazioni spinose.
All’inizio della partita vi verrà chiesto di creare il vostro setup per Lupo Solitario, non consentendovi di cambiarne nome e aspetto fisico naturalmente. Le scelte che potrete effettuare riguarderanno in minima parte il background del personaggio, ma riguarderanno maggiormente le abilità che potrete decidere liberamente.
“[…] In questo giorno fatale tu, Lupo Silenzioso se stato mandato a raccogliere la legna come punizione per i tuoi comportamenti. Mentre stai tornando però assisti con orrore alla scena. […]”
Un libro in 1920×1080
Tecnicamente parlando il gioco, considerato anche che si tratta di un porting da Mobile, risulta eccellente, fluido e spettacolare per gli occhi, non tanto nelle fasi animate quanto in quelle “scritte”. Anche se pensiamo che giocare questo titolo su tablet restituisca un’esperienza sicuramente migliore e più immersiva, non neghiamo che la risoluzione maggiore e la migliore fluidità non facciano guadagnare più di qualche punto a questa versione console.
“[…] Lasciando cadere la legna corri verso la battaglia che infuria. Ma nel buio innaturale inciampi, e batti la testa su un tronco. Mentre perdi conoscenza l’ultima cosa che vedi sono le mura del monastero che crollano al suolo […]”
Una nota di merito va sicuramente anche allo stile con cui il titolo è stato realizzato, abbastanza anonimo nelle fasi di combattimento, ma eccezionale durante la lettura del libro: ogni pagina si scriverà davanti ai vostri occhi, le illustrazioni si muoveranno quel tanto che basta per farle fluttuare fra finzione e realtà e in più la mappa, consultabile in ogni momento, risulta dettagliata e ben realizzata.
Pregevoli anche le musiche del gioco, incalzanti durante i combattimenti e rilassanti durante le fasi di lettura, mai statiche accompagneranno le geste di Lupo Solitario alla perfezione in ogni momento
“[…] Ti risvegli dopo alcune ore e con le lacrime agli occhi guardi quello scenario di morte. Alzi lo sguardo al cielo ormai chiaro e giuri di vendicare il massacro dei cavalieri Ramas. Ora sei tu l’ultimo Ramas Superstite: ora il tuo nome è Lupo Solitario“
In conclusione
Joe Dever’s Lone Wolf offre su schermo tutta l’atmosfera, la dinamicità e la potenza narrativa degli omonimi libri. Ci sentiremmo di consigliare questo titolo oltre che agli appassionati della serie anche a coloro che non ci si sono mai avvicinati. Anche se questo titolo non rappresenta il miglior starting point per la saga di Lupo Solitario risulta essere godibile anche senza nessuna conoscenza del personaggio e del mondo che lo circonda
Pro
- Non copia i libri ma è molto fedele a essi
- Perfetto equilibrio fra azione e lettura
- Atmosfera fantastica
Contro
- Un po' cortino
- Rende meglio su mobile