Injustice 2 – Recensione Pc

Impossibile sottrarsi al seducente fascino della calzamaglia! Di certo non abbiamo scampo noi incalliti videogiocatori,  che sovente siamo chiamati a vestire le pesanti maschere di eroi e criminali galattici, giustizieri ed esaltati di ogni tipo. Sebbene sia impossibile definire con certezza l’origine della figura del supereroe nell’immaginario collettivo – probabilmente mesozoica – Jerry Siegel e Joe Shuster firmavano nel 1938 la prima vignetta di Superman sul neonato Action Comics.

Il rapporto dicotomico tra l’invincibile Kriptoniano e  il miope Clark ha ispirato e affascinato generazioni di lettori e creativi, fino a brillare nell’eccezionale “Che cosa è successo all’uomo del domani” di Alan Moore e condurre all’indimenticabile riflessione sull’identità di Kal-El per bocca del celeberrimo Bill di Quentin Tarantino. A poco più d’un ventennio dal centenario di Clark, ora complice di una nutritissima schiera di comprimari, la calzamaglia continua ad affascinare il grande pubblico con numerosi film e videogiochi.

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Il picchiaduro è un genere che si presta ottimamente a ospitare le calzamaglie della DC Comics, ed è infine giunto su PC Injustice 2 (con sei mesi di ritardo rispetto alle versioni console), seguito dell’apprezzato Injustice: Gods among us.

Un mondo di ingiustizie

La modalità storia ci condurrà per mano a fronteggiare l’invasione di Braniac, che torna a occhieggiare il pianeta terra con perfide mire espansionistiche. La qualità dell’avventura è facilmente paragonabile per spettacolarità e scrittura a un buon cinecomic: è in grado di intrattenere, intrigare e offrire un buon livello di sfida sia per il principiante che per il picchiatore più rodato. In una decina di ore avrete salvato il pianeta terra e ricucito la frattura avvenuta all’interno della Justice League durante lo scorso capitolo.

Un multiverso di sfide

A spalleggiare la modalità storia si fanno avanti le battaglie per il multiverso, scontri a cadenza oraria o giornaliera dove sconfiggendo una serie di nemici e ottenendo un punteggio eleggibile per le ricompense guadagneremo delle casse contenenti equipaggiamenti per i nostri eroi, che andranno a modificare l’estetica dei combattenti e le statistiche ad essi associate come vitalità, forza e difesa.

Questa componente Gdr andrà a interagire con il multiverso stesso e con gli scontri amichevoli multigiocatore. Se siete fan della competizione nuda e cruda niente paura, gli equipaggiamenti svolgeranno una funzione meramente estetica.

Qualcuno ha detto Netcode?

Ricordate il porting PC di Mortal Kombat X? Speriamo vivamente di no, altrimenti avrete di certo sofferto della quasi totale ingiocabilità del comparto online, che sanciva battaglie all’ultima laggata. Nel caso di Injustice 2, fortunatamente, il Netcode è stato completamente rivisitato garantendo un’esperienza ottimale nella quasi totalità dei match che disputeremo.

NetherRealm Studios ha affidato il porting PC ai ragazzi di Qloc, studio polacco che ha svolto un egregio lavoro. Con i giusti settaggi e una macchina performante potremo assistere a dei miglioramenti quasi miracolosi nella fluidità dei combattimenti – che riescono a mantenere 60 Fps stabili anche nelle situazioni più concitate – e a una drastica riduzione dell’imput lag che rende il prodotto finale sicuramente più godibile e competitivo rispetto alla controparte console.

Smascheriamo il pipistrello

Injustice 2 può essere considerato una creatura viva e in costante evoluzione, con il chiodo fisso di entrare a far parte nell’olimpo dei picchiaduro competitivi. La sua presenza all’Evo 2017 sicuramente ha sancito il suo ingresso in una nicchia d’interesse di cui i suoi predecessori non avevano di certo goduto, (ricordate quel Mortal Kombat Vs Dc Universe del 2008?) ma c’è ancora qualcuno che storce il naso.

Il gioco neutrale di Injustice 2, ovvero quella fase in cui gli avversari da media distanza si studiano prima di gettarsi nella tenzone, è assolutamente dominato da personaggi con proiettili istantanei, che escludono inevitabilmente dalla competizione tutti i personaggi sprovveduti di una simile potenza di fuoco o di una mossa d’avvicinamento rapido.

Anche se il Roster vede al momento ben 35 personaggi giocabili in costante aumento, alla luce del problema appena espresso i giocatori competitivi si chiedono quanti siano i personaggi realmente utilizzabili e quanti siano inseriti solo per fare numero. Un vero peccato se consideriamo la cura con cui il kit di ogni personaggio è stato congegnato al fine di creare il connubio perfetto tra la caratterizzazione e la giocabilità.

I muscoli del PC supportano Injustice 2 elevandolo oltre il mero porting, andando a influenzare positivamente la fruibilità del gameplay, definendo un nuovo limite per la possibilità di reattività stessa. Il picchiaduro di NetherRealm Studios si ripropone quindi in forma smagliante, regalando all’utenza Pc un titolo perfetto per chi si è appena affacciato al mondo dei duelli all’ultimo Bat-Rang e raffinato al punto giusto da affascinare i veterani dei combattimenti su schermo.