inFamous 2 – Recensione inFamous 2
Cos’è InFamous? Potrebbe essere la domanda con la quale un qualsiasi videogiocatore decide di approcciarsi ad una nuova IP, ad un nuovo brand videoludico, e sicuramente metterebbe in difficoltà il proprio interlocutore, che non saprebbe realmente cosa rispondere. Si tratta di un action, ma oramai quanto possiamo ancora credere a questa definizione? Un action può essere tutto e niente, soprattutto oggi, quando risulta meramente inutile catalogare un videogioco in un compartimento stagno: finirà sicuramente per evadere e spostarsi a macchia d’olio altrove. Ecco quindi che InFamous può essere definito un free roaming, un action, un third person shooter e, perché no, un hack’n’slash, riunendo tutto sotto un unico tetto, un po’ come Jaleel White. Sucker Punch riprende questa miscela e la ripropone usando la fiducia che Sony aveva riposto nel prodotto, venendo sicuramente accontentata.
Mi chiamo Wolfe: dovrei risolvere problemi
Cole McGrath è alla ricerca di un nuovo potere per ampliare la sua gamma di capacità elettriche: in viaggio verso Empire City però, insieme con Zeke e l’agente Kuo, il nostro protagonista si troverà a dover fronteggiare la Bestia, la sua acerrima nemesi che si prepara a radere al suolo l’intera città. Dopo uno scontro che vi permetterà di intuire, se non siete reduci dall’avventura col primo capitolo, le funzionalità e i movimenti di Cole, vi ritroverete a dover assistere alla distruzione della vostra destinazione. La Bestia, non paga di essersi fatta portare via metà della sua faccia da una vostra tempesta, si scaraventerà su Empire City riducendola ad un mero ricordo per poi mandare KO il Nostro. Insieme con Zeke, quindi, Cole dovrà ripararsi a New Marais, dove si trova il dottor Wolfe, depositario del segreto per la distruzione della Bestia. Qui la situazione però è tragica: la città è in mano alla Milizia, un gruppo di soldati addestrati da Bertrand, un folle dittatore che è intenzionato ad annullare le anormalità, in primis Cole, in secundis qualsiasi altro mutante.
La narrazione, insomma, non offre nessuno spunto in più rispetto al primo capitolo: Cole è sempre lo stesso eroe alla ricerca della sua strada, che può essere quella malvagia o quella samaritana. I video di intermezzo vi guideranno a seconda delle vostre scelte e vi cambieranno, ovviamente, anche il finale stesso. Una meccanica già nota, quindi, che ovviamente se risulta essere vincente risulta essere altrettanto inutile modificare.
Cole, io sono tuo padre
Per evitare di risultare monotoni e di dover rispiegare le funzionalità di InFamous, già ben note a chi ha provato il primo capitolo, partiamo subito con le innovazioni: si parlava in apertura di un ritrovato sistema di hack’n’slash e quindi arriviamo ora a confermarlo. Dopo il nostro arrivo a New Marais, Zeke ci fornirà una senz’altro simpatica arma, più rassomigliante a dei detriti messi assieme, che insieme al nostro potere elettrico ci permetterà di colpire e stendere gli avversari a suon di melee. Gli attacchi saranno contornati, ovviamente, anche da delle combo che potranno essere terminate con delle sontuose, e al rallentatore, finisher, coreograficamente stupende: più colpi riuscirete ad assestare, quindi più forte sarà il nemico, più finisher potrete mettere a segno, rendendoli più belli a lungo andare. Indubbiamente anche qui sarà presente la componente RPG, che vi costrigerà ad accumulare livelli ed esperienza nel corso dell’avventura per sbloccare nuovi colpi e nuovi poteri da utilizzare con la vostra arma a mo’ di Star Wars. La seconda aggiunta riguarda poi le missioni secondarie: saranno molte di più e soprattutto saranno sparse per la mappa senza necessità di doverle per forza avviare da un NPC: nei primi momenti di gioco, infatti, sarà possibile sventare rapine, annientando così la Milizia, o anche salvare ostaggi, solo notando sulla mappa un punto strategico che vi avvisa dove si sta compiendo l’accaduto e sfruttare l’evento scriptato al meglio.
Nulla di nuovo per quanto riguarda i poteri, invece, già tutti pronti e sbloccati, essendo Cole reduce dalle mirabolanti imprese del primo capitolo, sia dalla granata che dalla spinta sonica. Col procedere però del gioco avrete modo di migliorare le vostre azioni, potenziarle e anche sbloccarne delle altre, a seconda di come indirizzerete il vostro Karma: in InFamous 2, questo è, infatti, molto suscettibile e ogni piccola azione comporta una modifica. Provate a lanciarvi da una torre, facendo un baffo ad Assassin’s Creed sia per la rapidità di arrampicata che per la caduta, e atterrare con grande violenza: colpirete dei passati e distruggerete sicuramente delle macchine per un ammontare di Karma negativo. Inoltre a seconda delle vostre azioni anche la popolazione si comporterà di conseguenza: gli abitanti scapperanno alla vostra vista o vi acclameranno a seconda di come vi state comportando. Dalla vostra, poi, avrete anche la possibilità di sbloccare dei poteri legati alla natura che vi circonda: terremoti, cataclismi e tempeste saranno al centro delle vostre potenzialità, con ovviamente il rischio di distruggere ciò che vi sta attorno. A mali estremi, estremi rimedi, però.
Per quanto riguarda gli extra avremo, invece, sempre le stesse raccolte del primo capitolo: frammenti dell’esplosione che aumenteranno la vostra capacità elettrica, reperti audio da recuperare da piccioni volanti, che vi costringeranno ad arrampicate per tutti gli edifici più alti, e chi più ne ha più ne metta. L’unico appunto negativo da avanzare allo sviluppo della Sucker Punch è nella sessione di parkour, dove Cole, correndo sui tralicci del tram o dei treni o anche sui fili della corrente che passano tra i palazzi, sembrerà quasi incollato a questi senza possibilità di cadere: un movimento quasi a binari che semplificherà molto il movimento, ma annullerà la realtà.
New Marais, bellezza scostante
L’aspetto grafico merita sicuramente un’analisi molto accurata partendo da una ritica agli sviluppatori che meriterebbe quantomeno una spiegazione: Cole, per quanto possa essre il protagonista della nostra avventura, è fin troppo ben caratterizzato rispetto alle altre compagini, come ad esempio già Zeke e l’agente Kuo, che sembrano essere rimasti al primo capitolo della saga. Il Nostro dalla sua parte è più snello, più aerobico, più agile e riesce a muoversi con maggior scioltezza: non è più un pezzo di legno con dei poteri elettrici, insomma. Però si devono segnalare imperfezioni anche nei movimenti: potrebbe capitarvi, affacciandovi da un cornicione, quindi in fase di arrampicata, di vedere il collo di Cole girare in maniera del tutto innaturale facendo scemare tutti i valori dell’anatomia e della realtà. A molti potrebbe anche dare problemi di stomaco, sinceramente.
Questione diversa è per l’ambiente, caratterizzato nel migliore dei modi: le visioni dall’alto, per le quali ci piace sempre poter fare il paragone con Assassin’s Creed, sono di grandissima fattura e di pregevole riproduzione. Il panorama risulta essere davvero mozzafiato e i giochi di luce aiutano a ricreare un sistema di grande spessore. Potrebbero saltare all’occhio, però solo all’occhio allenato e impegnato, qualche imperfezione nei dettagli, magari visibili solo avvicinandosi ad un oggetto in particolare. Il tutto è comunque ben differenziato di luogo in luogo e potrete memorizzare New Marais senza difficoltà, come se fosse la vostra città. Vediamoci alla banca di fronte la fermata del tram: la troverete sicuramente.
L’aspetto sonoro, infine, non eccelle. Il doppiaggio è sicuramente di buon livello, anche se le voci soffrono ancora di un bilanciamento poco valido nel tono, ma per il resto non è per nulla da criticare, anzi. La colonna sonora però lascia molto a desiderare e spesso sarebbe preferibile non avere alcun accompagnamento se non quello degli effetti sonori.
Ai bordi della società
Avete mai detto a qualcuno "sei un infame" ? Mi auguro per il vostro interlocutore di no, ma se doveste trovarvi a palrare di InFamous potrete sicuramente fare uno strappo alla regola. Sicuramente però "infame" non sarebbe l’aggettivo più adatto per InFamous: il secondo capitolo del brand della Sucker Punch non macchia l’onore di nessuno, anzi, conferma l’ottimo lavoro fatto col primo capitolo e rilancia l’avventura di Cole McGrath in un secondo capitolo ancora più avvincente, più rapido e più d’azione, con scariche di adrenalina che vi terranno impegnati per almeno 20 ore, dando il là alle numerose ricerche degli extra e al tentativo di conquistare i numerosi trofei messi a disposizione.
Confermiamo tutte le aspettative del caso dicendo che InFamous 2 è l’esclusiva PlayStation 3 che in molti aspettavano, un motivo per potersi vantare, in maniera coscienziosa, di possedere una console Sony senza dover cadere in inutili console war. Prendere una formula già vincente e migliorarla è sicuramente quello che ci aspetteremo dai più, ma per fortuna c’è Sucker Puch ad accontentarci.