Inazuma Eleven Strikers – Recensione Inazuma Eleven Strikers
In un panorama di videogames dove molto spesso vengono creati tie-in dedicati ai più svariati film, manga e cartoni, ci sono volte in cui accade il contrario. Questo è il caso di Inazuma Eleven, serie di giochi rpg a sfondo calcistico che hanno ottenuto un successo tale da dare vita, oltre a tutta una serie di seguiti, anche ad un seguitissimo anime, arrivato anche qui da noi in Italia, almeno in parte. Nonostante ciò, nel nostro paese, sono arrivati ben pochi dei giochi dedicati ad Inazuma Eleven, solo il primo e il secondo, mentre in Giappone sono già al quarto. In ogni caso, lasciandoci alle spalle il gioco di ruolo, in questa sede parliamo di uno spin off per Wii, che è un gioco di calcio verso e proprio e non un rpg: Inazuma Eleven Strikers, anche se, il fatto che sia uscito adesso, fa storcere un po’ il naso dato che in Giappone è già uscito il sequel che comprende tutti i contenuti di questo titolo più altri.
Soccer yaroze!
Inazuma Eleven Strikers non ha una vera e propria modalità storia, anzi, ricalca semplicemente gli incontri più importanti dell’intera serie, dandoci come personaggi segreti anche alcuni del nuovo Inazuma Eleven GO, qui in Italia ancora inedito, così come ovviamente lo è il sequel in onda nelle reti televisive in questo periodo: Inazuma Eleven GO Chrono Stone. Per tutti gli appassionati che lo seguono nella sua versione originale ci sarà comunque immediatamente una grossa delusione (che risulterà però nella gioia dei fan che lo seguono solo in Italia): non è presente il doppiaggio Giapponese, ma solo quello Italiano (che almeno rimane fedele come voci all’anime trasmesso in Italia) e quindi, conseguentemente, tutti i nomi dei personaggi e delle squadre sono quelli non originali, costringendo un povero Endou Mamoru a farsi chiamare Mark Evans, e così via.
In ogni caso, all’inizio, potremo scegliere un nome ed una icona per il nostro file di salvataggio, per poi cimentarci in un breve tutorial. Ci verrà spiegato, brevemente con del testo e immagini ad aiutare, ogni comando del gioco ed il tutto è piuttosto semplice da memorizzare e provare poi nel gioco vero e proprio. Nel caso ci scordassimo qualcosa, in ogni caso, potremo tornare su questo tutorial ogni volta che vogliamo.
Passiamo dunque alle modalità presenti in questo titolo di calcio, che come già detto è una sorta di PES o FIFA e non un gioco di ruolo, anche se ha molte meccaniche che riconducono all’rpg della Level-5. Potremo fare una partita amichevole con le squadre sbloccate o con quella personalizzata da noi, o anche un torneo contro il computer. Tutto questo può essere fatto fino a 4 giocatori, che sia in diverse squadre o nella stessa squadra, cosa molto interessante e che in compagnia dà quel tocco in più di divertimento. In ogni caso, la modalità principale, di cui parleremo ora, è la Scuola.
God Hand!
Nella modalità scuola avremo molte opzioni di fronte a noi. Innanzitutto c’è il torneo, la modalità principale dove sfideremo le squadre più importanti della serie di Inazuma Eleven. Poi ci sono le amichevoli, dove potenziare i nostri personaggi tramite delle partite non troppo impegnative, anche se, per potenziarli ancor più, dovremo spostarci sugli allenamenti: una serie di 5 minigiochi molto semplici e intuitivi in grado di potenziare i TP dei personaggi, cioè i punti con cui si possono effettuare le mosse speciali, così come il legame tra due personaggi, nella speranza di sbloccare delle tecniche di coppia. Abbiamo poi le opzioni della rosa, in cui potremo cambiare cose come la formazione e le varie tattiche di gioco, il Reclutamento, dove tramite punti Inazuma guadagnati vincendo le partite potremo comprare i giocatori delle squadre sconfitte fino a quel momento così da creare una nostra squadra originale, e infine gli oggetti, comprabili anch’essi coi punti Inazuma, e utili per varie mansioni come ripristinare i TP dei giocatori stanchi.
Ma tutto questo è solo il contorno, non è così? Durante la vera partita, naturalmente, non potremo aspettarci comandi precisi e scorrevoli o movimenti dei personaggi fluidi come nei giochi di calcio professionali, è invece tutto piuttosto macchinoso. Durante il possesso di palla potremo passare la palla, tirare, fare uno scatto in avanti o dribblare, mentre in difesa potremo effettuare una scivolata, un tackle, chiamare i nostri compagni in aiuto o cambiare personaggio da controllare. In pratica un set di mosse molto semplice da imparare ad usare al meglio, entro pochi minuti di gioco. Ciò che differenzia il tutto dagli altri giochi, però, sono appunto le mosse speciali. Ad ogni giocatore crescerà infatti man mano una speciale barra, che giunta al suo apice gli permetterà di sferrare una tecnica segreta sacrificando alcuni dei suoi TP. Per quanto riguarda i tiri, l’attaccante dovrà tenere premuto il tasto del tiro e caricare in questo modo vari livelli di potenza così da scegliere diverse mosse segrete o addirittura combinarle con dei compagni di squadra vicini, quando possibile. L’unico problema di questo sistema, anche se fin troppo evidente e pesante, è il fatto che segnare una rete con tiri normali è IMPOSSIBILE. Solo tiri speciali possono sperare di fare goal. Ma ovviamente, non sono solo i tiratori a possederne, ce ne sono di tutti i gusti: parate speciali per i portieri, tackle speciali per le difese, acrobazie per il dribbling. Tutto questo contornato da magnifici video delle tecniche che faranno la gioia degli appassionati, anche se a lungo andare diventeranno solo un fastidio che spezza il gioco e impossibili da saltare.
A parte tutto ciò, c’è anche un’altra barra, nella parte superiore dello schermo, che si carica col tempo. Questa è in grado di cambiare le sorti dell’incontro: premendo infatti i due dorsali allo stesso tempo, per un certo periodo di tempo la nostra squadra riceverà un boost in attacco e in difesa, sbaragliando letteralmente qualunque giocatore avversario ci ritroveremo sulla strada.
Per quanto riguarda la componente multiplayer e della giocabilità, una nota a favore del titolo è la possibilità di giocare sia con Wiimote e basta, sia con Wiimote e Nunchuk, sia col Classic Controller. E, come detto sopra, è possibile giocare in quattro persone, anche tutti nella stessa squadra. Purtroppo, e questa è una nota molto dolente, manca completamente una modalità online, costringendoci a giocare nell’unico limite del divano di casa.
Scheda tecnica
C’è da dire che graficamente Inazuma Eleven Strikers fa davvero la sua figura. La Level-5 prende il Cell shading che ha già perfezionato con i giochi per DS e lo porta qui all’ennesima potenza, regalandoci modelli poligonali di una accuratezza e colorazione che sembrano davvero usciti dall’anime. Avrebbero senz’altro dovuto impegnarsi di più sui movimenti durante la partita, ma vedere poi invece i video delle mosse speciali è una vera gioia per gli occhi. L’audio è molto ben realizzato, soprattutto per il doppiaggio italiano che fa tornare i doppiatori dell’anime nostrano, con l’unico problema che questo comprende anche un adattamento veramente orribile, ricalcato da quello a cui siamo abituati a vedere qui. Questa non è una cosa "ovvia", oltretutto, visto che invece nei giochi di Dragon Ball vengono utilizzati i nomi originali e non quelli imposti dal cartone animato visto su Mediaset.
Per quanto riguarda la longevità, è buona grazie al divertimento che il gioco procura e il tempo necessario a sbloccare tutto, ma la mancanza dell’online e la monotonia, a lungo andare dei video delle mosse speciali, tende a minare questo suo lato positivo.
In conclusione
Inazuma Eleven Strikers è un tentativo di fondere un gioco di calcio vero e proprio con le meccaniche da gioco di ruolo viste su DS, un tentativo che è risultato in un discreto successo. Con una buona grafica e un sistema di gioco semplice ma divertente, questo titolo porta sullo schermo di casa i personaggi di un grande anime di calcio, seppur con il suo penoso adattamento italiano. Manca l’online, grave pecca, ma per il resto il multiplayer con gli amici rimane davvero divertente e i fan della serie troveranno gran parte dei personaggi in questa trasposizione, che arriva a contenere addirittura personaggi della nuovissima serie GO. Insomma, molto fan service, ma anche molto divertimento. Consigliato a tutti, obbligatorio per gli appassionati.