Inazuma Eleven Go: Shine – Inazuma Eleven GO: Luce e Ombra

Inazuma Eleven è una serie che è già famosa in tutto il mondo. Così come Pokemon e Digimon, è una serie di videogiochi di ruolo che ha dato vita anche a un anime, e da lì il successo è breve per arrivare a decine di articoli di merchandising, tra modellini, giochi di carte, e chi più ne ha più ne metta. Inazuma Eleven racchiude in sé il mondo del calcio, assieme a quello dei giochi di ruolo, personaggi originali e pieni di carisma, e una quantità industriale di mosse speciali e devastanti che tanto piacciono ai fan dei manga, il tutto mixato a una storia che il più delle volte, comunque, è una mera scusa per scendere in campo e distruggere il mondo con una pallonata. Pokemon è stato il primo gioco di ruolo a puntare sull’interazione tra giocatori creando due diverse versioni di ogni suo capitolo, e a seguire anche Digimon e Inazuma Eleven hanno fatto la stessa cosa. Quindi Inazuma Eleven GO, il quarto titolo della serie, presenta due versioni diverse: Luce e Ombra.

Una nuova generazione

Dagli eventi dei primi tre giochi, che hanno portato Mamoru Endou, alias Mark Evans, e la sua squadra a vincere il campionato mondiale, sono passati ben dieci anni. Il mondo del calcio è cambiato molto da allora, è diventato qualcosa di completamente diverso da ciò che faceva divertire e sognare milioni di bambini. Adesso infatti il calcio è ciò che determina ogni cosa, ciò che è al centro di tutto e che porta a livelli alti e bassi anche gli altri aspetti della vita delle persone. Un ragazzo che si trova in una squadra di calcio famosa e forte, si vedrà anche alzati i voti scolastici delle altre materie, per esempio, e avrà agevolazioni su tutto ciò che farà. Come se ciò non bastasse, ora il mondo del calcio è persino controllato da alcune persone poco raccomandabili.

Vi è infatti un’organizzazione, chiamata Quinto Settore, che gestisce le fila delle partite in maniera ben poco onesta. Ogni torneo è divenuto un teatrino, ogni risultato viene deciso in anteprima e tali punteggi vanno rispettati a ogni costo da ogni scuola e ogni squadra, se non si vuole incappare nell’ira e nelle punizioni del Quinto Settore. Naturalmente, il coach della Raimon non ne vuole sapere, e continua ad allenare i suoi nuovi ragazzi per la vittoria del campionato. Alla squadra si unisce un nuovo allievo, il protagonista della nostra storia: Tenma, qui chiamato Arion, il quale da piccolo fu salvato da un incidente da un calciatore della Raimon ed è quindi deciso a seguire le sue orme e scoprirne l’identità.

Colpi speciali ed evocazioni

Chi sta leggendo, in questo momento, questa recensione, probabilmente già conoscerà le basi della saga di Inazuma Eleven. Per chi invece fosse un profano e non ha mai toccato prima un capitolo di questa serie, ecco una breve rinfrescata.

Inazuma Eleven è un jrpg molto particolare: nonostante sia sempre presente un party di personaggi che vagherà per i vari luoghi così da proseguire la storia, non avremo combattimenti a turni pieni d’armi e con nemici da uccidere. Incontri casuali e boss sono infatti partite di calcio, durante le quali dovremo muovere i nostri giocatori con il pennino, toccare dove vogliamo che passino o tirino, e sfruttare (oltre alle loro statistiche e ai loro elementi in stile morra cinese che decideranno l’esito di tiri, parate, ed eventuali sfondamenti o scivolate) le centinaia di mosse speciali a disposizione di ogni giocatore, mosse che però consumano Punti Tecnica e stamina dei nostri personaggi e che vanno quindi ben dosate durante le partite.

Naturalmente Inazuma Elevan GO, essendo il primo vero gioco per 3DS (il 3 era in realtà per DS, ma in Italia è arrivato con svariati anni di ritardo) porta molte novità alla serie, e non solo in campo tecnico, ma anche di gameplay. Innanzitutto possiamo dire finalmente addio ai fastidiosi incontri casuali: adesso se vogliamo allenarci per ottenere punti esperienza potremo andare tranquillamente a parlare con i png relativi alle partite amichevoli (per partite lunghe quanto quelle normali e che danno diverse ricompense) oppure quelli relativi alle sfide (velocissime partite a 5 giocatori dove dovremo semplicemente segnare un goal, o rubare la palla agli avversari, o resistere per qualche tempo senza far toccare loro la palla e così via, a seconda dei requisiti). Insomma, niente più interruzioni, e quindi anche se ciò non è decisamente consigliato, si potrebbe anche andare di filato con la storia senza mai potenziare i nostri personaggi in alcun modo.

Naturalmente il potenziamento non è relativo solamente a punti esperienza ed equipaggiamento, ma anche ai reclutamenti di nuovi personaggi. In Inazuma Eleven 3 era stato implementato un sistema di reclutamento con cui usavamo gettoni in speciali macchine di gashapon, e queste facevano uscire casualmente contratti con alcuni calciatori. Questa idea è stata scartata, e si è tornato ora ai reclutatori, con cui dovremo parlare per trovare nuovi personaggi con cui andare a fare conoscenza e invitarli a entrare in squadra, cosa che potrebbe risultare automatica oppure richiedere un qualche requisito.

Tuttavia la novità principale di questo gioco è un’altra: non saranno solo i colpi speciali a farla da padroni, ma scopriremo che i giocatori più in gamba e che hanno raggiunto il limite delle proprie energie, sono in grado di evocare degli Spiriti Guerrieri, una sorta di Stand delle Bizzarre Avventure di Jojo. Di tali spiriti in campo, potranno esserne evocati al massimo 3 allo stesso momento (è comunque possibile evocarne un quarto annullando una delle 3 evocazioni già attive). I personaggi con l’evocazione attivata brilleranno di una luce azzurra, e le loro statistiche saranno incredibilmente aumentate, portandoli a essere già di per sé super giocatori quasi inarrestabili. Oltre a ciò, le evocazioni sono anche in grado di avanzare di livello e imparare mosse speciali a loro volta, cosa che segnerà la differenza negli scontri più impegnativi contro avversari che dispongono di Spiriti Guerrieri. Tutto ciò porta una ventata d’aria fresca alla serie, con una nuova tecnicità di equilibri e di strategie.
 


È 3D davvero.

Dopo la clamorosa presa in giro propinataci con Inazuma Eleven 3 (che, ricordiamo, era un gioco per DS, e in Giappone in seguito uscì una cartuccia per 3DS con tutti e 3 i capitoli assieme ma che qui è arrivata per 3DS con il solo IE3), finalmente abbiamo tra le nostre mani il primo vero gioco della saga inteso per l’ultima console portatile della Nintendo. In termini tecnici, la differenza è assolutamente abissale. I personaggi sono modellati ottimamente e con animazioni veramente belle da vedere, oltre al fatto che sia sulla mappa che durante le partite sarà tutto in 3d e vengono abbandonati i piccoli sprite bidimensionali.

L’effetto 3D della console dona come sempre grande profondità alle scene, soprattutto agli spezzoni video in versione anime. Il comparto audio presenta musiche orecchiabili, ma che sarebbero potute venire meglio in chiave orchestrata, tuttavia il doppiaggio italiano è di ottima fattura e come al solito il tutto sarebbe stato decisamente più apprezzato se fossero stati usati i nomi originali dei personaggi piuttosto che quelli americani (ancora è impossibile capire come sia possibile che in Giappone, tutti i giapponesi abbiano nomi americani). La longevità si attesta come per tutti i titoli della serie sulla trentina di ore per completare la storia, ma supera in tranquillità le 100 ore nel tentativo di raggiungere il 100%.

In conclusione

Inazuma Eleven Go si fa perdonare l'”errore” (almeno in versione europea) del capitolo precedente e ci regala svariate ore di divertimento con una grafica stavolta all’altezza della console su cui viene giocato. La serie continua a sfornare titoli dalla dubbia storia, ma in fondo è tutta una scusa per divertirsi senza stare troppo a pensare. In fondo, dopo alieni scesi sulla Terra a distruggere scuole e organizzazioni criminali che pensano di conquistare il mondo giocando a calcio, la trama di Inazuma Eleven Go è quasi da oscar. Tante novità, tra gameplay e strategie, che non falliranno nel catturare chiunque metta le mani su questo titolo.

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