Inayah Life after Gods Recensione

Se come me sei anche tu un appassionato di giochi metroidvania, ti sarà sicuramente capitato di imbatterti in titoli che cercano di ricreare le glorie del passato: a volte centrano il bersaglio e a volte non riescono a farlo in modo del tutto convincente.
Inayah Life after Gods è il titolo di cui oggi, dopo averlo provato vi parlerò cercando di farvi capire se l’obiettivo è raggiunto o meno.
Il titolo ha delle potenzialità notevoli: è come un libro che inizi a leggere e ti accorgi che la trama è interessante, ma c’è anche qualcosa che non ti convince. In Inayah Life after Gods si combina il fascino dei giochi retrò con un pizzico di modernità e questo mi piace ma presenta alcuni difetti che potrebbero deludere chi cerca l’esperienza perfetta.
Inayah Life after Gods Recensione
La trama di “INAYAH – Life after Gods” è una sorta di viaggio nel post-apocalittico. Dopo la caduta degli Dei, la protagonista, Inayah, si trova a dover affrontare le rovine di un mondo ormai dimenticato. Pochi ricordi di infanzia la rendono protagonista di una stirpe importante e dopo essere la sola scampata all’assassino del suo popolo le toccherà riprendere in mano il suo destino.
La premessa non è particolarmente innovativa, ma funziona. Come ci si aspetta in questo tipo di giochi, la protagonista è alla ricerca di risposte, di senso, di vendetta… di qualcosa che dia un significato a questo mondo desolato e naturalmente, ci sono molti momenti di pura azione con i nemici da abbattere.
La narrazione pur essendo scarna non presenta notevoli lacune. I dialoghi sono presenti, e riescono a mantenere alta l’attenzione e a sviluppare adeguatamente i personaggi. La sensazione è che il gioco racconti una storia, ma lo faccia in modo frammentato, quasi a tenere viva l’0attenzione del giocatore forzatamente, dando piccoli pezzi di vita e di ricordi in pasto alla protagonista.
Gameplay
Il gameplay di “INAYAH – Life after Gods” è forse l’aspetto più interessante. Il gioco segue la formula classica dei metroidvania: esplorazione, sblocco di abilità, backtracking e combattimento. Per un giocatore navigato come me (si sono vecchio), che ama il genere questa formula funziona bene.
C’è un senso di appagamento nello sbloccare nuove abilità e scoprire angoli nascosti della mappa con delle ambientazioni notevoli anche se in questo caso devo dire che a volte ho avuto la sensazione di avere troppa carne al fuoco che poteva essere cucinata meglio.
Se da un lato l’esplorazione è soddisfacente, la mappa non è sempre facile da leggere. Spesso ci si ritrova a vagare senza una direzione chiara, il che può essere frustrante, soprattutto quando si cerca di godersi un’avventura rilassante. Inoltre, il sistema di combattimento è un po’ scivoloso: i nemici non sono sempre facili da affrontare e la sensazione di colpire non è mai completamente soddisfacente.
Sembra che i dev abbiano voluto mettere un minimo di souls negli scontri ma alla fine questo schiva di continuo per dare uno o due colpi e poi ricominciare non sono certo che sia compatibile al 100% con il genere.
I boss e mini boss si comportano meglio, con pattern migliori e difficoltà bilanciata che premia l’attenzione e la pratica.
L’interazione ambientale invece ha dei problemi. Tutto è disegnato a mano davvero in modo sublime ma l’integrazione con trappole ed elementi a schermo più che mettere in difficoltà innervosisce. Gli elementi di interazione che non sono chiari e i comandi imprecisi in alcune occasioni rendono l’esperienza frustrante
Armi e Skill Tree
In INAYAH – Life after Gods, le armi e il sistema delle abilità offrono diverse possibilità per personalizzare il tuo stile di combattimento.
Partiamo dalle armi: Inayah ha tre opzioni iniziali davvero interessanti. Puoi scegliere tra guanti, spade o martello, ciascuna adatta a uno stile di combattimento diverso. Le spade sono versatili e potenti perfette per uno stile di gioco rapido ed equilibrato. Il martello, invece è più lento ma molto potente, ideale per chi preferisce l’approccio brutale con attacchi devastanti ad area.
I guanti, infine, permettono attacchi veloci e a distanza, ma con danni inferiori rispetto alle altre armi. Questa varietà ti permette di adattare facilmente il tuo stile di gioco, e ogni arma ha una serie di combo e attacchi speciali che rendono i combattimenti più dinamici e divertenti. Se ne scegli una e poi cambi idea non ti preoccupare nel corso della storia potrai acquisire anche le armi mancanti.
Passiamo ora allo skill tree. Il sistema di progressione delle abilità consente di sviluppare Inayah in modo molto flessibile, dandoti tante opzioni per personalizzare il personaggio. Puoi concentrarti sull’aumento dei danni, sulla salute, sulla velocità di movimento o potenziare le abilità specifiche di ognuna arma, adattando il personaggio ai tuoi gusti.
Il gioco offre due principali direzioni da intraprendere: una che punta sull’aggressività, con attacchi speciali più potenti, e una che favorisce la difesa e la mobilità, migliorando abilità come la schivata e la resistenza ai danni. Questo ti permette di scegliere tra uno stile di gioco più offensivo o difensivo, creando un’esperienza unica in base alle tue preferenze.
In conclusione, il sistema di armi e skill tree di INAYAH – Life after Gods è ben pensato e arricchisce il gameplay senza risultare mai troppo rigido o limitante. Sebbene la personalizzazione potesse essere più profonda, le opzioni disponibili sono abbastanza interessanti da offrire un’esperienza coinvolgente e divertente.
Grafica
Qui entra in gioco l’aspetto un po’ più “sentimentale” del gioco. La grafica di “INAYAH – Life after Gods” ha un look artistico che ricorda alcuni giochi della vecchia scuola, con uno stile dipinto a mano che può piacere a chi è appassionato allo stile e incuriosire chi non conosce il genere.
La palette di colori tende verso il buio pur mantenendo una gran varietà di colori e i toni scuri che si sposano bene con l’atmosfera apocalittica. Purtroppo come dicevo però, a volte risulta difficile distinguere alcuni elementi di interazione a causa di una visibilità non ottimale.
Non è tanto una questione di qualità, quanto di design: ogni tanto sembra che la grafica, seppur evocativa, non riesca a trasmettere completamente la praticità che dovrebbe.
Colonna Sonora
La colonna sonora è un altro aspetto che merita attenzione. Le musiche sono davvero azzeccate e creano l’atmosfera giusta per il contesto, ma non sono particolarmente memorabili. Alcuni pezzi sono ben orchestrati e ti immergono nel mondo, ma a distanza di giorni non mi è rimasto granché in testa.
È come un buon sottofondo che fa il suo lavoro senza troppi fronzoli, ma non rimarrà nella tua playlist. Anche gli effetti sonori dei combattimenti e delle interazioni con l’ambiente sono discreti, ma niente di eccezionale.
Longevità
La longevità di “INAYAH – Life after Gods” non è eccezionale, è in linea con il genere metroidvania. Puoi tranquillamente completarlo in una quindicina di ore, se ti concentri sulla storia principale. Se invece ti piace esplorare ogni angolo, fare backtracking e scoprire tutte le abilità nascoste, potresti arrivare a giocare oltre le 25 ore.
Il backtracking e il bisogno del completismo che mi contraddistingue sono bastati per farmi esplorare più volte la stessa ambientazione alla ricerca di quello che potevo essermi perso per strada.
Accessibilità
Dal punto di vista dell’accessibilità, non ci sono grosse difficoltà. “INAYAH – Life after Gods” non richiede un PC di ultima generazione per essere giocato e va benissimo su Steam Deck, dove l’esperienza risulta piuttosto fluida anche se la gestione della mappa e delle abilità potrebbe risultare un po’ macchinosa.
Capirete meglio quando avrete il titolo per le mani.
Conclusioni
In sintesi, “INAYAH – Life after Gods” è un titolo che ha sicuramente del potenziale non del tutto espresso. Sarebbero potuti bastare pochi accorgimenti per renderlo un titolo di prima classe. Se sei un casual gamer alla ricerca di un’esperienza metroidvania leggera, potrebbe offrirti qualche momento divertente, ma preparati a fare i conti con qualche imperfezione.
La grafica è interessante ma non indimenticabile, il gameplay è divertente ma a tratti frustrante, e la storia, purtroppo, non è in grado di sollevarlo come dovrebbe. Con un po’ più di attenzione ai dettagli, magari un tocco in più nel design e nei dialoghi, potremmo davvero parlare di un gioiellino.
In ogni caso devo dire che il titolo merita di essere acquistato anche solo per gameplay e skill tree soprattutto grazie al costo contenuto a cui viene proposto.
[Se volete acquistare INAYAH Life after Gods potete seguire questo Link a Steam]
Un metroidvania con potenzialità, ma acerbo sotto alcuni aspetti
Pro
- Sistema di combattimento variegato
- Atmosfera evocativa
- Buona progressione
Contro
- Interazione ambientale poco chiara
- Esplorazione e mappa da rivedere
- Si poteva fare un piccolo sforzo in più