Humankind – Recensione
Humankind racconta importanti tematiche, quali la storia, il multiculturalismo e la stratificazione sociale e siamo fieri di quello che abbiamo realizzato. Abbiamo creato un titolo storicamente credibile e un sandbox per dare ai videogiocatori la creatività di realizzare la loro narrativa storica. Queste sono alcune delle feature che Amplitude Studios ci ha voluto sottolineare inviandoci il codice per scrivere la recensione Humankind.
Il titolo vuole rappresentare una combinazione fra differenti culture nelle diverse ere storiche e per farlo si affida all’innovativo sistema della fama: qualunque azione svolgete all’interno del gioco, sia che si tratti di avere l’egemonia sul continente, che l’esercito più grande, una società tecnologicamente avanzata, o qualsivoglia scelta di gameplay decidete di volere seguire, l’obiettivo è di affermarsi come la civiltà più famosa dell’intero mondo di gioco. Non basta, in Humankind, tendere il gameplay verso uno dei cardini del progresso scientifico e culturale. Serve un’unione fra essi. Avere lanciato un satellite in orbita prima dei rivali non significa necessariamente avere raggiunto nuove vette tecnologiche. Un’industrializzazione arretrata non equivale necessariamente all’arretratezza della vostra nazione. Quello che conta è la fama che vi siete costruiti durante l’evoluzione delle ere geologiche: Humankind tende a questo.
Le feature cardine del titolo, come ha voluto sottolineare Amplitude Studios, si raffigurano in una nuova costruzione della città, ideologia, culto, allineamento sociologico e guerre. Humankind è un’unione fra tutte queste cose e le andiamo a descrivere in questa recensione.
Un gruppetto di cacciatori-raccoglitori sta esplorando in cerca di bacche o prede facili da catturare, qualche animale sta gironzolando nelle lande preistoriche e selvatiche, mentre una tribù rivale ha già deciso di stanziarsi sul limitare del fiume. Il Neolitico segna l’inizio della vostra avventura lungo le ere geologiche della Terra e da qui inizia l’evoluzione storica. I primi turni del gioco servono alla vostra tribù di cacciatori-raccoglitori per esplorare le terre desolate in cerca di rovine o cibo da raccogliere. Il gameplay è decisamente limitato nei primi turni di gioco ed è proprio questa limitatezza che ci fa scegliere il Neolitich quale l’era geologica più riuscita dell’intera avventura.
Durante l’esplorazione avete differenti opzioni per raggiungere l’Ancient era e sbloccare la prima società: scovare rovine, trovare abbastanza cibo per convincere altri cacciatori-raccoglitori a unirsi nella vostra tribù, o abbattere fauna selvatica. Amplitude non limita il gameplay e non obbliga il giocatore a evolvere in una società strutturata all’ottenimento della prima stella, anzi, se volete avete libertà di restare una tribù di cacciatori-raccoglitori fino allo sblocco di tutte le scelte suddette. Durante la Neolithic era avete un altro obiettivo, forse il principale considerando che dovete evolvervi lentamente in un impero: fondare il vostro insediamento. Una volta che avete deciso di fare stanziare la vostra tribù e avete ottenuto la prima stella, tocca alla scelta della cultura.
Siccome abbiamo già accennato alle stelle e agli insediamenti, entriamo nel dettaglio su come fare crescere la tribù per diventare un grande impero. Humankind divide la progressione della civiltà in differenti settori: militaristico, scientifico, agricolo ecc. Ogni settore ha a sua volta differenti obiettivi, al cui raggiungimento sbloccate una stella. Raggiunto il numero di stelle richiesto, avete la chance di raggiungere l’era successiva e sbloccare una nuova cultura. Le ere geologiche di Humankind vi fanno scegliere fra dieci culture differenti. Il gioco vi concede libera scelta anche in questo: non dovete necessariamente scegliere una nuova cultura a ogni evoluzione, se volete utilizzare la stessa società dall’Ancient era per tutte le successive ere del titolo, Humankind ve lo concede. Discutendo sull’impero, bisogna distinguere fra città e insediamenti stessi. Le città sono degli insediamenti avanzati a cui si legano gli insediamenti semplici e non avete un limite nel numero di insediamenti semplici da costruire, avete un limite al numero di città da governare, dettato dall’albero delle tecnologie e dall’allineamento sociologico del vostro impero.
Dobbiamo ancora discutere della crescita della città, delle ideologie e di come queste si raffigurano nell’allineamento sociologico, del culto e delle guerre.
Iniziamo dalla città e dagli insediamenti. Humankind vi dà libera scelta su come fare crescere le vostre città, se farle diventare un centro agricolo, militaristico, industriale, economico o scientifico. La scelta della cultura dovrebbe seguire il vostro stile di gioco: una scientifica, dovrebbe focalizzarsi sulle tecnologie; una industriale, sulla crescita dell’industrializzazione. Costruire la roccaforte necessita di strategia: all’aumentare dei distretti, aumenta lo scontento che alla lunga sfocia in rivolte. Serve bilanciare la crescita della città utilizzando il ragionamento e non basta espandere i confini, bisogna dare equilibrio all’impero, e qui fanno il loro ingresso nel gameplay le ideologie e il culto.
Quale governatore dell’impero, sta a voi delineare l’ideologia della vostra cultura, che rappresenta i valori fondanti della vostra società all’interno del gioco. Da una cultura dittatoriale e schiavistica, fino a diventare un impero libero, le decisioni si riflettono sui vostri insediamenti e sui rivali: se volete costruire alleanze durature, dovete avere quanti più punti in comune per gestire l’amicizia con gli altri governatori, o preparare l’esercito a guerre coloniali. Siccome abbiamo detto del culto, anche questa feature serve a delineare il vostro stile di gioco. Facendo crescere i seguaci sia all’interno del vostro impero che in quelli rivali, sbloccate i tenets, ovvero i dogmi fondanti, che vi danno boost in una delle aree focali: militaristico, scientifico, agricolo ecc. Avere ideologia e culto similari fornisce un boost nella gestione degli insediamenti e diminuisce le rivolte.
Le interazioni con le società rivali generano amicizia o scontento, questo una volta raggiunta una certa soglia scaturisce in una guerra. Quanto più le vostre città ritengono di avere subito un torto dalle altre culture, ad esempio il rifiuto di un trattato per garantire un libero scambio, tanto più cresce la volontà di guerra. Le fasi del conflitto si dividono fra schieramento e schermaglia. Durante la fase di schieramento dobbiamo schierare le truppe nell’area, considerando i punti di forza e debolezza che ha ogni reggimento del nostro esercito, ad esempio gli arcieri non dovrebbero venire schierati in prima linea, quanto in zone arretrate considerando l’elevato raggio del loro attacco, a differenza dei lancieri. L’obiettivo è di conquistare la bandiera nemica o, in alternativa, costringere il nemico alla ritirata.
Abbiamo delineato quelle che riteniamo le caratteristiche fondamentali dell’iterazione Amplitude, senza addentrarci nelle feature secondarie di Humankind quali la gestione delle risorse di lusso e la costruzione delle meraviglie culturali, siccome nel gioco avete una sezione tutorial che ha tanti video esplicativi sulle funzioni del titolo.
Humankind è un titolo innovativo che ha ancora qualche lacuna. Abbiamo trovato diverse caratteristiche del gioco che secondo noi andrebbero fixate, fra cui il livello di difficoltà, la gestione dei trattati, e l’assenza di una localizzazione. Questi elementi non inficiano la giocabilità del titolo, tuttavia in fase di valutazione ne dobbiamo tenere conto. Humankind è un videogioco difficile, che ha bisogno di ore e ore di gioco per riuscire ad apprenderne i segreti. Non è un videogioco adatto ai casual gamer, strizza l’occhio invece ai giocatori assidui degli strategici. Gli accordi di scambio fra le diverse culture sono decisamente limitanti, non si può rifiutare la vendita di una determinata risorsa di lusso, se non bloccando completamente gli scambi. Un titolo così ambizioso, inoltre, non avrebbe dovuto escludere dalla fruibilità quei videogiocatori non avvezzi alla lingua inglese.
Abbiamo scritto tanto e chiudiamo la recensione di Humankind delineando gli elementi della grafica e del sonoro. Lo stile cartoonesco, unito a una colonna sonora intrigante, si mescolano in un raffinato gioco artistico che fanno del titolo Amplitude un videogioco assolutamente riuscito.
In questa recensione Humankind vi abbiamo raccontato di quanto lo studio abbia voluto rinnovare i videogiochi strategici che si rifanno al 4X e per diverse meccaniche innovative raggiunge questo obiettivo. Lo stile artistico, grafico e sonoro, danno sicuramente un boost all’intero titolo che diventa uno fra i migliori videogiochi di strategia. Amplitude Studios ha lavorato a questa iterazione con minuziosità e questo si nota, tuttavia alcune lacune andrebbero fixate, per riuscire a raggiungere la perfezione cui tende lo studio. Un videogioco decisamente consigliato agli utenti assidui dei videogiochi strategici.
Pro
- Artisticamente raffinato
- Evoluzione culturale
- Controllo degli insediamenti
Contro
- Gestione dei trattati