Hooligans – Recensione Hooligans
Il mito degli RTS
La strategia in tempo reale è senza ombra di dubbio un genere molto divertente e allo stesso tempo intelligente. Fino ad oggi sono stati numerosi i titoli che hanno deliziato la platea a tal punto da posizionarsi nelle prime posizioni delle migliori classifiche, per quanto ben fatti. La maggior parte dei giochi appartenenti a questo genere è stata costruita su tematiche a fondo storico: il videogame proponeva pertanto determinati periodi storici in cui giocare, con le loro principali vicende, le civiltà, i personaggi, le leggende e così via. La collocazione temporale, sia essa reale o fantascientifica, ha rappresentato il nucleo germinale di titoli memorabili, come la mitica saga di Age of Empires ed Empire Earth (reale); Command & Conquer, ambientato in ipotetici futuri non molto lontani o in passati recenti alternativi e la saga di Warcraft (fantascienza). Ovviamente negli strategici dovremo appunto gestire e coordinare diverse unità, impersonando molto spesso la parte di un "governo", di un generale, o comunque di un organismo di comando, con lo scopo di coordinare e far progredire una civiltà raccogliendo le risorse che l’ambiente ci offre a disposizione per costruire nuovi edifici e scoprire nuove tecnologie, creando anche un folto esercito da mandare in guerra contro i nemici.
Ma non tutti i titoli del genere rispondono a questi "requisiti" di base, e il titolo che analizzeremo in queste righe ne è la conferma. La Darxabre, infatti, ha dato vita ad uno strategico originalissimo, la cui tematica è incentrata attorno ad una delle problematiche che più ha fatto discutere in Europa, e in particolare in Inghilterra, nei decenni passati: gli Hooligans. Ebbene sì, in questo gioco la nostra "popolazione" non sarà una civiltà antica, bensì un gruppo di temibili hooligans al seguito della loro squadra, e non dovremo raccogliere risorse e costuire edifici per avanzare. Ci troviamo di fronte ad un RTS sostanzialmente atipico, nato da un’idea indubbiamente originale e interessante che ora passeremo ad analizzare più da vicino.
Diario di bordo di un hooligan
Una volta avviato il gioco verremo proiettati di fronte ad un menù principale semplice e funzionale, dove potremo scegliere tra le diverse modalità, opzioni e altro. La prima cosa da fare sarà quella di creare il nostro profilo per cominciare a giocare, e lo faremo scegliendo il nome dell’utente e la squadra di calcio fittizia (non ci sono club realmente esistenti) della quale saremo i portabandiera. Fatto ciò, potremo finalmente entrare nel vivo del gioco, accedendo alla modalità principale "Stagione". Essa si articola in ben undici livelli che saranno via via sempre più impegnativi e complessi da superare, nei quali ci verranno richiesti obiettivi differenti da centrare per accedere a quello successivo. Sono insomma vere e proprie missioni, che avranno quasi l’intero continente europeo come campo di battaglia, dati i costanti impegni europei della nostra prestigiosa squadra. Il primo livello esordisce con un breve tutorial, grazie al quale sarà possibile cominciare ad apprendere i meccanismi di gioco basilari, che malgrado possano sembrare difficoltosi ad un giocatore alle prime armi riusciranno ad essere tranquillamente assimilati facendo pratica. Il tutorial può essere saltato per passare direttamente agli obiettivi della missione, ma è consigliabile seguirlo per bene poiché non è semplice imparare alla perfezione i meccanismi di gioco di questo videogame. Un aspetto molto interessante è la presenza di filmati reali posti tra i vari livelli che ci introducono alla missione successiva. Sono stati definiti "reali" poiché i protagonisti sono appunto attori in carne ed ossa che impersonano i vari personaggi del gioco. Questo gradito tocco di realismo rende il titolo quasi come un film a puntate, e contribuisce pertanto a coinvolgere maggiormente i giocatori e a rendere più interessanti le missioni.
E una volta terminati tutti gli undici livelli? Possiamo già smettere di giocare? Certo che no, infatti i programmatori hanno elaborato anche una seconda modalità di gioco: "Riot" (rivolta), grazie alla quale potremo intraprendere quante partite vogliamo in modalità multiplayer. Inutile dire che in questo genere di videogiochi le partite in multigiocatore sono sempre speciali e più appassionanti di una comune partita a singolo giocatore, poiché intraprenderemo sfide all’ultimo sangue contro altri esseri umani, ovviamente più difficoltose ed avvincenti rispetto a quelle in cui i nostri avversari sono comandati dalla CPU.
Hooligans forever!
Come in ogni altro strategico, sono diverse le unità sulle quali potremo contare durante una partita, e ognuna di queste è dotata di capacità e caratteristiche proprie. Innanzitutto ci sono i capi, che, assumendo appunto il ruolo di leader della nostra firm, oltre a costituire un punto di riferimento per il gruppo (in diverse missioni ci verrà richiesto come obiettivo di far sopravvivere i leader o almeno uno di loro) sono in grado di eseguire determinate azioni che non possono essere effettuate da un comune componente della banda. Poi distinguiamo altre unità, che si differenziano, oltre che per l’aspetto, per determinate caratteristiche e capacità. Ad esempio possiamo disporre di Bulch, l’unità più potente e dotata di grande forza fisica, che però non è il massimo in velocità a causa della sua grossa mole; Rat, invece, è un’unità debole nel combattimento corpo a corpo ma è in grado di compiere movimenti velocissimi, che lo rendono ideale nelle situazioni in cui sarà richiesta tanta sveltezza. Le forza degli hooligans, oltre ad essere determinata da parametri come attacco, difesa e velocità, di entità differente a seconda del tipo di unità, sono influenzate anche da parametri esclusivamente variabili come la rabbia, la droga e l’alcol, che aumentano rispettivamente per particolari eventi come cariche e scontri (rabbia), abuso di droga, abuso di alcol. Più elevati sono questi indici diverso sarà il comportamento degli hooligans. Le variazioni dei parametri alcol e droga non sono univoche per ogni unità, ma sono di diversa entità a seconda del grado di tolleranza che ciascuna di esse ha nei confronti di queste sostanze. Così, mentre alcuni hooligans potrebbero riuscire a ingerire litri di birra rimanendo in piedi senza problemi, altri potrebbero ubriacarsi con due bicchieri, così come alcuni hanno una buona resistenza all’effetto delle droghe, altri possono andare in overdose con facilità. Ogni unità è inoltre dotata di speciali abilità: Biker, ad esempio, è in grado di guidare; Rat, invece, può scassinare le case per permettere al resto del gruppo di nascondervisi, e così via.
In Hooligans, il punto di riferimento delle firm sono i pub, che potremo "conquistare" occupandoli (se neutri), e distruggere per poi occuparli se appartenenti ai gruppi hooligan nemici. Al loro interno, potremo reclutare le unità disponibili per allargare e rinforzare il nostro gruppo, oppure, potremo offrire giri di birra per indurre i "supporters" a unirsi alla nostra causa. Questi ultimi non sono veri e propri hooligans e non potremo avere un controllo diretto su di loro, ma, se guidati da uno dei nostri leader, ci aiuteranno prendendo parte a tafferugli e scorribande varie.
Da hooligans che si rispettino, anche i componenti della nostra firm possono essere armati, e ciascuna unità dispone di una particolare tipologia di arma. Ovviamente per procurarcele avremo bisogno di denaro, che potremo facilmente "guadagnare" scassinando i vari negozi che troveremo in città (cercando però di non attirare l’attenzione della polizia) per poi spenderli con cura in un’armeria. Ovviamente le sorprese non finiscono qui, ci sono tante altre novità da scoprire, e riusciremo a farlo man mano che faremo progressi nella storia del gioco.
Aspetto tecnico
Mentre l’idea è promettente ed originale e la storia ben strutturata, non possiamo purtroppo dire lo stesso per quanto riguarda l’aspetto tecnico, non particolarmente entusiasmante. E’ il caso, in particolare, del comparto grafico che lascia alquanto a desiderare. Nulla da eccepire sull’aspetto dei menù del gioco, ordinati e semplici da usare, delle schermate di "loading" prima di ogni livello contornati da colonne sonore e immagini azzeccate, e dei mini-film all’inizio di ogni missione, deludente invece l’elaborazione grafica durante le partite. Ci troveremo di fronte ad una visuale completamente in 2D accompagnata, purtroppo, da un controllo strattonante che, specialmente nelle situazioni più caotiche, rende difficile la gestione delle unità e dell’intera schermata. E’ inoltre da segnalare la presenza di alcuni bug, su tutti il fastidioso "effetto fantasma" dell’ambiente che va a coprirci la visuale. Questo fenomeno è riscontrabile specialmente quando si riduce momentaneamente a icona il gioco per poi rimetterlo in primo piano, e può essere risolto muovendo il cursore del mouse spostandoci in altre zone della mappa. Spesso accade che i programmatori sacrifichino il dettaglio grafico per esigenze maggiori, come quella di consentire al giocatore un buon controllo sulla schermata anche nelle situazioni più congestionate, ma in Hooligans, invece, nonostante una bassa qualità nel dettaglio lo scorrimento della schermata di gioco è comunque difettoso e a scatti.
Un altro problema tecnico degno di nota è la scarsa intelligenza artificiale della CPU, la cui pochezza compromette la difficoltà di gioco, togliendo punti in termini di sfida. Basta pensare che a volte le nostre unità riescono a passare indisturbate vicino alle firm nemiche e che le unità "supporters" (quelle sulle quali non abbiamo un controllo diretto), se non vincolate a nessun leader, incasseranno botte e mazzate senza reagire… Fortunatamente i programmatori hanno riservato molta cura nello strutturare i vari livelli, che, indipendentemente da quello che abbiamo appena detto, sono in grado di mettere veramente a dura prova le nostre abilità per una longevità assicurata, ulteriormente prolungata dalla possibilità di giocare in multiplayer in cui i problemi di IA vengono meno per ovvi motivi.
Promosso a pieni voti invece il comparto sonoro, che può vantare musiche particolarmente adatte e suoni ambientali perfettamente in grado di riprodurre il caos di un tafferuglio o di una rissa, i rumori di un pub e via dicendo. Non dimentichiamoci inoltre delle nostre unità, ognuna delle quali, oltre alla facoltà di poter intonare divertenti cori, ha delle proprie frasi che pronuncia in base ai comandi come ad esempio il grido "hooligans forever!" pronunciato sul punto di morte.
Sassaiole, cariche, tafferugli e quant’altro!
Insomma, risse e scazzottate sono il fulcro di questo gioco. Affrontare le firm avversarie e scontrarsi con le forze dell’ordine, sfruttando l’ambiente circostante a nostro favore e utilizzando ogni mezzo a disposizione è quello che dovremo fare per raggiungere i nostri obiettivi e passare al livello successivo, facendo così proseguire la storia. Come preannunciato nell’introduzione, abbiamo a che fare con un RTS atipico, in cui i nostri ordini non saranno impartiti ad una civiltà, ma ad un gruppo di feroci hooligans. Non dovremo raccogliere le risorse per costruire edifici, ma dovremo cercare solamente denaro contante che ci servirà per ingrandire il nostro gruppo, per comprare birra, droga e armi. Un’idea fantastica sulla quale, purtroppo, pesa come un macigno il lavoro carente effettuato sul comparto tecnico del videogame. Grafica scarsa, spostamento della schermata a strattoni, alcuni bug e un’intelligenza artificiale da rivedere hanno senza dubbio un certo peso sulla valutazione complessiva.
Positiva la presenza di filmati con persone in carne ed ossa che recitano la parte dei protagonisti del gioco, che ci introducono ad ogni nuovo livello invogliando il giocatore a proseguire nell’avventura. Ottima idea anche quella della modalità multigiocatore, che ci permette di allungare notevolmente la longevità del titolo e di ovviare ai problemi di IA.
Un lavoro senza dubbio più che sufficiente, ma non c’è dubbio che se la Darxabre avesse agito in maniera oculata anche sull’aspetto tecnico, ora ci troveremo a dare un giudizio indubbiamente molto più elevato.