Hitman – Recensione
Annunciato come titolo episodico, il nuovo Hitman ha destato subito stupore per avere lasciato da parte il rilascio completo concentrandosi su un rilascio cadenzato, come vi avevamo raccontato nella nostra anteprima. Il lavoro svolto da Io Interactive sembra tuttavia dare ragione alla scelta della software house di distribuire il titolo a episodi.
Il nuovo Hitman, in ogni aspetto del gioco è curato in ogni dettaglio, riprendendo al meglio le meccaniche dei precedenti titoli e rifinendoli, per dare azione a quello che sulla carta potrebbe rappresentare il migliore capitolo della serie. Scopritelo in questa recensione.
Il ritorno di Hitman
Il lungo prologo che funge da tutorial, racconta del primo incontro fra l’Agente 47 e Diana Burnwood, analizzando le scelte che hanno portato la ICA a entrare in contatto con il nuovo agente. Nei primi due livelli, di cui il primo giocabile due volte in modi differenti, entreremo in contatto con quelle che sono le nuove meccaniche e il nuovo stile di gioco che Io Interactive ha voluto dare al titolo. Lo stile sandbox, ripreso da Hitman Blood Money, su cui vengono sviluppati tutti i livelli, da un lato toglie la componente narrativa, dall’altro ci mette a disposizione quadri efficienti in cui ogni centimetro sembra essere studiato in ogni dettaglio.
Nei primi due livelli del gioco impostati come una simulazione della ICA, saremo inviati su una barca nel corso di una festa tenuta dal nostro obiettivo, il nostro compito è quello di intrufolarci e cercare il nostro bersaglio. Lo schema della prima missione è standard, dovremo fare effettivamente quello che la simulazione ci impone di eseguire, senza avere libertà di movimento e caratterizzando il nostro approccio in base a quello che ci viene detto dai suggerimenti del tutorial. Completato il primo livello che funge da tutorial, dove avremo imparato i nuovi comandi, ci verrà data l’occasione di ripetere la missione utilizzando un approccio completamente libero. Completato ancora una volta il livello iniziale e avendo appreso le meccaniche di base verremo inviati al livello finale di addestramento. Una missione che simula quella che ha dovuto effettuare il direttore Soders. Dovremo cercare una una spia sovietica nascosta in una base militare e protetta da un piccolo esercito di soldati. Anche in questo caso gli approcci sono diversi, sia a livello di infiltrazione che di eliminazione del bersaglio, il che rende il titolo rigiocabile infinite volte per sbloccare tutti gli obiettivi possibili per ogni singolo livello.
Varietà sinonimo di qualità
Le avventure del nostro Agente 47 inizieranno effettivamente nella vera prima missione del titolo, ambientata a Parigi nel corso di una sfilata di moda all’interno di una lussuosa villa, in cui dovremo cercare di eliminare due componenti di alto livello di un’organizzazione di alta moda che lavorano sotto copertura per l’agenzia criminale della IAGO. Una volta giunti sul campo avremo subito modo di vedere il level design eccellente. Nelle simulazioni che fungono da tutorial le ambientazioni sono ridotte e le opportunità di infiltrazione sono abbastanza limitate dal contesto in cui si svolge la simulazione. Nel primo vero livello, invece, già dall’ambientazione capiamo il grande lavoro di Io Interactive. Una villa a tre piani, uno scantinato, un enorme giardino e un’infinità di personaggi non giocanti che grazie al motore grafico di Io Interactive, Glacier, danno uno sfondo stratificato e variabile.
Lo schema del gameplay resta quello consolidato di Hitman Absolution, in cui potremo travestirci diverse volte per cercare di superare dei punti ostici che altrimenti sarebbero risultati difficili da superare inosservati, cercando di avvicinarci al bersaglio senza destare sospetti. Anche nella tecnica di mimetizzazione Io Interactive dimostra di avere lavorato in maniera eccellente, una volta ottenute le vesti di un inserviente saremo invisibili a tutti gli altri gruppi di lavoro, i soldati non ci riconosceranno, i camerieri neanche, dovremo tuttavia stare alla larga dagli altri inservienti in quanto potranno insospettirsi e fare saltare la nostra copertura. In questo senso ci viene in aiuto il classico istinto, questa volta infinito e non limitato, che segnerà sulla mappa in diversi colori i nemici che non ci riconosceranno da quelli che invece se avvicinandoci a loro potrebbero fare scattare l’allarme delle guardie. Inoltre sempre l’istinto ci permetterà di scoprire le cosiddette opportunità, che potremo decidere di seguire per facilitarci il compito, ascoltando conversazioni o trovando elementi nei livelli che ci permetteranno un accesso alternativo e vario al nostro obiettivo. Cercare diversi modi di infiltrazioni e diverse tecniche per avvicinarsi al nostro bersaglio è quello che rende il nuovo Hitman un titolo rigiocabile infinite volte, ogni volta cercando un approccio diverso per sbloccare tutti gli obiettivi, diversi e vari in ogni livello. Oltre ai detti obiettivi ogni livello ha a disposizione diverse sfide, che consisteranno nel completare la missione vestiti in un certo modo piuttosto che eliminare il bersaglio in modo diretto o facendo fare il lavoro sporco ad altri, e che solo completandole tutte potremo effettivamente dire di avere scoperto tutto di un livello.
Oltre alla storia, avremo a disposizione anche la modalità contratti, sfide alternative create dal titolo per dare nuova rigiocabilità a ogni livello. Contratti che inoltre potranno anche essere creati dagli utenti scegliendo obiettivo, vestito e arma, dando una grande varianza a ogni missione e che grazie all’enorme vastità di questo level design risulteranno sempre diversi. Ai classici contratti vengono affiancati anche i contratti escalation, in cui nel corso di cinque sfide gradualmente sempre più difficili e complesse dovremo cercare di eliminare il nostro bersaglio, talvolta con degli abiti diversi e cercando prima determinati oggetti.
Lo stile grafico e il sonoro restano di assoluto livello e inoltre avremo anche la possibilità di sbloccare il frame rate, raggiungendo talvolta i 60 fps ma avendo diversi balzi che potrebbero causare rallentamenti, o decidere di bloccarlo a 30 fps stabili per una migliore fruizione. I bug che hanno caratterizzato la Beta sembrano essere stati risolti, tuttavia si nota ancora una certa lentezza nei menu di gioco, e una scarsa fluidità in alcuni movimenti del nostro agente. Inoltre vi sono ancora alcuni lievi problemi di compenetrazione poligonale e qualche comportamento dell’IA non sempre impeccabile. Anche il sistema di illuminazione non raggiunge alti livelli ma considerando il level design maniacale in ogni angolo dei livelli Io Interactive ci ha comunque distribuito un titolo eccellente.
[signoff icon=”quote-circled”]Il nuovo Hitman ci dimostra il grande lavoro svolto da Io Interactive. Un level design accurato e la rigiocabilità quasi infinita delle missioni sono sicuramente un punto a favore. Il tutto viene corredato da qualche errore tecnico ma che non abbassa la godibilità del titolo. Nel complesso quindi possiamo dire che il nuovo capitolo di Hitman riesce comunque a stupire.[/signoff]