Heroes of Newerth – Recensione Heroes of Newerth

Heroes of Newerth, sviluppato dalla S2 Games, punta ad essere l’erede spirituale e commerciale di DotA, riprendendo integralmente il famoso mod di Warcraft 3 e modificandone sostanzialmente solo alcuni aspetti stilistici. Come vedremo, tutti gli sforzi profusi nella realizzazione del gioco, sono stati orientati alla creazione di un gioco esclusivamente per i puristi del genere che hanno amato DotA.

 

Dota 2.0

Per coloro che non avessero la più pallida di cosa sia DotA, facciamo una piccola introduzione. Questo mod venne realizzato per Warcraft 3, strategico progettato da Blizzard, che grazie ad un motore e ad un editor molto versatile, ha permesso lo sviluppo di una modalità estremamente particolare ed originale, DotA appunto, che mischiava elementi tattici, micro gestionali e RPG in un gioco che con il tempo, è diventato estremamente skill-based, orientandosi al pubblico e-sportivo e fornendo un gameplay totalmente votato allo spirito di gruppo e alla coordinazione.

La struttura di fondo, ripresa da HoN, prevede, senza farla troppo lunga, due fazioni il cui obiettivo sarà quello di avanzare fino alla base avversaria per demolirla. Per fare questo dovranno essere sfruttate le Creep, unità generate ad intervalli regolari dalla propria base, le quali avanzeranno inesorabilmente sulle strade che collegano le due basi.

Su queste strade saranno presenti alcune torri, in grado  di offrire difesa e copertura ai giocatori che dovranno sfruttarle per crescere di livello uccidendo le creep nemiche, uccidendo i nemici stessi ed impedendogli a loro volta di crescere uccidendo le creep alleate.

Se la struttura di fondo sembra molto semplice, nella pratica si sono sviluppate una moltitudine di sotto-componenti che rendono il gioco estremamente vario e complesso. Non scenderemo qui troppo nel dettaglio ma i giocatori di DotA, possono stare tranquilli poichè la struttura di HoN riprenderà quasi integralmente tutte le componenti.


Un gioco nuovo o un restyling?

Dalla grafica ai vari eroi selezionabili, HoN riprenderà in tutto e per tutto le componenti di DotA ma le riproporrà con uno stile grafico e un background in linea con quelli degli altri prodotti della S2, come ad esempio Savage e Savage 2.

In questo senso, il gioco si lascia andare a numerose variazioni sul tema generalmente cupo, con effetti sonori buffi o ridicoli, eroi "bizzarri" come Pandamonium e scelte estetiche originali. I giocatori, durante la lunga fase di beta, si sono divisi in due fazioni nettamente contrapposte, sostenendo alcuni che il gioco fosse bello così, mentre per altri il tutto risultava piatto e monotono. Tuttavia l’aspetto estetico risulta ininfluente per un prodotto come questo che punta ad un’utenza notoriamente più interessata al gameplay solido e alle performance del client piuttosto che agli effetti grafici.

Una nota a parte la meritano gli effetti estetici delle abilità. Questi saranno…come dire…"tamarri". L’azione del gioco si svolge sempre su un range estremamente ampio per necessità di gameplay e la controparte visiva non mancherà di creare appunto sconvolgimenti su tutto lo schermo, rendendo sicuramente il gioco bello da vedere e soddisfacente per i giocatori che utilizzeranno gli eroi più "esibizionisti" ma renderà confusionario il gioco per i neofiti. Tuttavia questa caratteristica, per i giocatori più navigati, significherà poter riconoscere anche nelle mischie più concitate, gli effetti delle skill a zona.

Anche l’interfaccia è stata ripresa in maniera integrale da DotA per ovvi motivi: perchè costringere i vecchi giocatori ad adattarsi a qualcosa di nuovo quando l’interfaccia originaria funzionava a dovere? Questo tuttavia per i newbie, vorrà dire dover imparare un’interfaccia già matura, frutto di un’evoluzione progressiva. Risulterà veramente poco intuitiva e talvolta confusionaria sopratutto nella gestione degli oggetti e dello shop. Nulla che non si possa superare con una ventina di partite.

 


Un gioco per tutti? NO!

Ribadisco ancora una volta che il gioco è stato pensato esclusivamente per giocatori hardcore che vogliano impegnarsi ad imparare un gioco in tutte le sue componenti prima di iniziare a divertirsi e a vincere. Oltre al gameplay ostico, all’interfaccia complicata, al gran numero di eroi estremamente particolareggiati, sono presenti una serie di features aggiuntive volte appunto a massimizzare il supporto all’e-sporting e all’allenamento costante, sacrificando l’immediatezza.

Ad esempio risulta interessante la possibilità di nominare degli osservatori che controllino il match per evitare scorrettezze o per annotare sistemi di punteggio particolari relativi ai vari tornei. Vi è poi la voice chat integrata con un’interfaccia minimale e molto comoda.

Inoltre è presente un buon sistema di rating, statistiche ed opzioni per creare la partita. Potrete impostare numerose modalità di selezione dei personaggi, come i Draft, i Draft con ban, i ban normali, il random forzato e tanto altro ancora.

A questo sistema, si aggiunge una lobby estremamente ben realizzata, con supporto ai clan, filtri per la ricerca delle stanze, numerosi canali di chat, messenger interno e tanto altro ancora. Il client in genere si rivela stabile e pulito, con solo occasionali burst di traffico sulla connessione nei momenti antecedenti ad un gank.

Arrivato ormai alla conclusione della recensione, molti di voi si chiederanno perchè non ho ancora fatto paragoni con League of Legends, Avalon Heroes e tutti gli altri prodotti minori che si sono ispirati a DotA. Quasi tutti i giornalisti, sia italiani che stranieri, che hanno trattato di uno di questi giochi, ha avuto la pretesa, a mio parere erronea, di equipararli come categorie di prodotti simili. Per me è appunto un’approssimazione troppo grande per essere fatta con leggerezza.

HoN rimane nient’altro che un seguito senza una propria anima: è semplicemente un attrezzo, un ottimo attrezzo, ma nulla più di questo. Nel calcio c’è bisogno di palloni nuovi e più performanti, reti, pali, bandierine e divise nuove, migliorano il gioco a modo loro e non se ne potrebbe fare a meno, ma se a qualcuno viene a noia il calcio, cambiare le attrezzature difficilmente potrà cambiare le cose.

HoN quindi vuole essere fondamentalmente questo e ci riesce a perfezione, difficilmente sarebbe potuto essere migliore, ma il difetto è che scinde l’utenza in due tronconi, attirando irrimediabilmente tutti gli appassionati di DotA e respingendo brutalmente la maggior parte dei neofiti interessati ad un gioco 4fun. Sta a voi quindi decidere se acquistare un gioco del genere e se siete rimasti frustrati con l’originale, giocare ad HoN difficilmente potrebbe avere esiti diversi.

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