Henry Hatsworth in the Puzzling Adventure – Recensione Henry Hatsworth in the Puzzling Adventure

Good show!

Henry Hatsworth in the Puzzling Adventure è l’ultima creazione di EA per Nintendo DS. Questo gioco, di casa Redwood, sembra rappresentare un ritorno ai vecchi, gloriosi tempi : si tratta infatti di un platform di eccellente qualità, divertente e con pochi effettivi difetti. Andiamo ora ad analizzarlo nel dettaglio.

It’s a puzzling world

Il titolo si presenta al giocatore in modo molto insolito: il personaggio principale non è infatti un tipico eroe da videogioco, ma un distinto gentiluomo inglese e, per di più, anche piuttosto attempato! Si tratta dell’Henry Hatsworth del titolo, un avventuriero che, seppur in età avanzata, non avrà remore ad imbarcarsi in una nuova avventura. Il suo giovane assistente, Cole, lo informa dell’esistenza di un set di oggetti magici appartenuti ad una figura leggendaria: dopo una breve ricerca, Hatsworth trova il primo pezzo del set, un cappello che gli consente di manipolare i nemici eliminati in modo da guadagnare energia. Questo incipit, che corrisponde poi al primo livello, è la giustificazione del gameplay del gioco: il gentiluomo dovrà infatti farsi strada in cinque mondi, ognuno composto da 6 livelli , per recuperare tutti i pezzi della divisa magica ed impedire al mondo parallelo dei puzzle di collassare nel nostro.

A spasso per il mondo con una tazza di thè

Come anticipato, il gameplay ruota attorno alla ricerca dei pezzi del set magico, ma trovarli tutti sarà un compito tutt’altro che semplice. Nei panni di Hatsworth, ci troveremo a fronteggiare miriadi di creaturine, uscite dal mondo dei puzzle, a colpi di bastone da passeggio. Una volta eliminati i nemici questi finiscono, sotto forma di blocchi, nello schermo tattile del DS, dove diventano parte di un puzzle dalle meccaniche che, di primo acchito, potrebbero ricordare quelle del Tetris, ma che risultano di fatto totalmente differenti: si tratterà di impilare 3 o più blocchi dello stesso colore, per eliminare quelli contenenti nemici che, altrimenti, tornerebbero sullo schermo superiore dopo poco tempo, danneggiandoci e distraendoci. Sarà inoltre possibile, in questo modo, acquisire power ups e, una volta accumulata abbastanza energia, dapprima Hatsworth "tornerà giovane", diventerà più potente ed avrà più energia a disposizione; quindi, una volta riempito completamente il "Puzzle meter", ci sarà la possibilità di attivare il Tea Time e trasformarsi nel "Golden Robot": in questo stato, il giocatore sarà invincibile e molto più potente del normale, e sarà possibile sconfiggere i nemici con facilità.
Una volta acquisiti più pezzi del set, Hatsworth entrerà in possesso di nuove abilità, come il wall-jump, o la capacità di respirare sott’acqua, che rendono il gameplay più profondo e vario. E’ anche possibile acquistare potenziamenti , come un’unità di energia extra, una maggior possibilità che appaiano power ups e così via; questo grazie a delle gemme trovate in giro per i livelli, oppure lasciate dai nemici sconfitti. Le meccaniche di esplorazione ricordano i primi Mario o Megaman, sebbene con sostanziali differenze, ma le somiglianze non si fermano qui: nei livelli più avanzati, la difficoltà del gioco subisce un’impennata vorticosa e, per completarli, dovrete stringere i denti e riprovare più e più volte. Questo gioco non perdona, ma il divertimento che offre lo rende degno di essere giocato sino alla fine.
 

 

 L’attivazione del Tea Time da luogo a simpatici siparietti, con protagonisti alcuni personaggi inglesi

Due dimensioni, tanta musica

Graficamente parlando, il titolo non è certo all’ultimo grido: il gioco è interamente in due dimensioni, e la qualità degli "sprite" (modelli grafici) lascia leggermente a desiderare. Probabilmente, le grafiche hanno subito un downgrade per compensare l’occasionale sovrabbondanza di nemici su schermo e, comunque, la freneticità che contraddistingue i combattimenti rende difficile lamentarsi di questo aspetto del gioco. Anche i vari livelli non hanno nulla da invidiare a quelli di alcuni "colleghi" ben più illustri: che stiate visitando una fitta giungla o il Big Ben, l’atmosfera che contraddistingue il titolo vi accompagnerà passo dopo passo.
L’aspetto sonoro del gioco è decisamente il fattore più interessante dopo il gameplay: le musiche, che fanno da sottofondo ai livelli, non solo sono incredibilmente ispirate, ma anche particolarmente accattivanti; gli stessi sviluppatori hanno per fortuna messo a disposizione gratuitamente la OST (Colonna Sonora Originale ) del gioco, disponibile per il download sul sito ufficiale, in modo da poter ascoltare le proprie tracce preferite ogniqualvolta lo si desideri. Ovviamente il download è caldamente consigliato, anche solo per farsi un’idea della qualità del gioco.
 

 

 Le animazioni vi strapperanno più di un sorriso

È l’ora del thè

In conclusione, Henry Hatsworth non è solo un gioco, ma un segno che EA sta ritrovando la giusta dimensione; acquistarlo sarà un ottimo modo per dimostrargli che questa è la strada corretta. Se amate i platform, far vostro questo titolo dev’essere per voi una priorità assoluta.

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