Heavy Bullets – Recensione
Tra le innumerevoli sfilze di sparatutto che si contendono i primi posti nelle classifiche di vendita, Terri Vellmann e Devolver Digital rilasciano un rogue-like fps, Heavy Bullets, che possiede l’ambiziosa volontà di distinguersi dalla massa realistica dei vari blast-em-up. Con un approccio molto arcade, rende immediatamente chiara al giocatore la sua determinazione, che si troverà ben lontano dalle sue abitudini videoludiche, e sarà catapultato in un mashup dallo stile sia vecchio che moderno.
Psichedelico e vivido al punto giusto, Heavy Bullets mostra le sue caratteristiche fin da subito, nel primo dei suoi otto livelli casuali. Niente tutorial o altre guide, solo un piccolo prologo di una decina di secondi dove ci viene spiegato il nostro obiettivo principale: raggiungere il security mainframe e resettarlo, per far si che le infezioni vengano debellate. Ci aspetta un bel dungeon virtuale da superare e i soli sei proiettili della nostra revolver, non sempre basteranno.
Oltre alla nostra arma principale, e alcuni oggetti esplosivi che potranno essere usati, non avremo il solito inventario di equipaggiamenti tra cui potremmo selezionare fucili, uzi e mitragliatori di vario genere. La revolver è il nostro unico mezzo di sopravvivenza. Ma per ovviare a questa limitazione – che di per sé rende il gioco molto più difficile – Vellmann ha deciso di aggiungere il riutilizzo dei proiettili: una volta sparato il colpo, questo potrà essere recuperato per essere sparato una seconda volta.
Colpi illimitati, insomma. Ma se pensate che questo possa inficiare troppo bonariamente sulla difficoltà generale del titolo, siete ben lontani dalla verità. I colpi sparati, infatti, dovranno essere recuperati dai resti dei nemici o dal bersaglio che abbiamo mirato. Non tutti i mostri però necessitano di un colpo solo per essere eliminati, e in alcuni casi non avremo di certo il tempo di recuperare le munizioni dalle carcasse, perché saremo circondati da troppi pericoli.
Per fortuna ogni volta che si uccide un mostro, questi lascerà cadere al suolo un determinato numero di monete d’oro, attraverso le quali sarà possibile compiere determinate operazioni: acquistare oggetti secondari, potenziamenti o munizioni; si potranno depositare in banca; oppure li potremmo impegnare in qualche assicurazione sulla vita. Il tutto tramite degli appositi distributori casualmente sparsi per le mappe. Sarà inoltre possibile vendere alcuni degli oggetti recuperati, ma solo alcuni di essi permettono dei guadagni davvero consistenti.
Di oggetti secondari il titolo ne è stracolmo, ma a meno di possedere un piccolo zainetto, potremo portarne solo uno per volta con noi. Alcuni avranno effetti passivi, come il repellente che servirà per allontanare i serpenti; altri invece dovranno essere utilizzati con la pressione dell’apposito tasto per ottenere gli effetti desiderati. La descrizione dell’oggetto può essere raggiunta mettendo il gioco in pausa, e andando avanti nel gioco, vi renderete conto di quanto sarà importante badare a ogni piccolo dettaglio.
In fin dei conti la salute del protagonista è davvero ridotta, solo tre cuori, e il suo funzionamento ricorda molto quello di The Legend of Zelda, ma a differenza di quest’ultimo, potremmo aumentare il numero di cuoricini spendendo una somma di denaro, anche se alta. In ogni caso la banca permette di depositare tutto il denaro, che sarà disponibile all’inizio di ogni nuova partita. A tal proposito ci teniamo a informarvi che il Game Over non vi permetterà di ripartire da un determinato livello: tutte le volte che la salute arriverà a zero, sarà necessario iniziare la partita da capo. Dal primo livello.
Inoltre ogni volta che si inizierà il gioco sarà un po’ come averlo giocato per la prima volta, perché questo dungeon crawler futuristico che è Heavy Bullets, possiede un algoritmo procedurale che modifica a suo piacimento la mappa di gioco. Anche se ogni livello manterrà il proprio stile di nemici, questi si troveranno in punti diversi della mappa, e ogni angolo potrebbe celare delle cattive sorprese. I mostri sono veramente tanti, e a parte i più ingegnosi come le torrette e le mega torrette, la maggior parte saranno di tema animale.
Sfortunatamente la loro IA non è proprio delle migliori: i nemici si accorgeranno di voi appena entrerete nella loro area e vi si fionderanno addosso seguendo una linea retta ben stabilita. In questo modo sarà possibile prevedere con largo anticipo i loro movimenti. D’altra parte, i nemici da tenere in considerazione saranno davvero molti, e una volta raggiunti i livelli più avanzati la varietà degli opponenti diventerà così minacciosa, che sarà necessario giocare le nostre carte con molta attenzione.
La visuale in prima persona mostra la pistola da cui partono i colpi, e a parte gli HUD, è abbastanza striminzita. I poligoni utilizzati possono essere decisamente contati uno a uno, perché di per sé Heavy Bullets non brilla per la sua scelta artistica. Anche se il suo stile retrò non è ben lontano dall’essere adeguato: i vividi colori sono sempre gli stessi, e sembra quasi di essere all’interno di un mondo composto di neon. Diversa è la storia quando si tratta di musiche e di effetti (soprattutto), poiché riescono a risaltare l’azione e danno quel colore in più che manca al comparto grafico.
[signoff icon=”quote-circled”]Livello otto? Un incubo!
Il gioco di per sé è molto competitivo. Per quanto sia facile prevedere le mosse dei nemici, raggiungere l’end game alla prima partita sarà quasi impossibile. Vi saranno due boss ad attenderci, e tantissimi altri mostri casuali che non avranno alcuna intenzione di finire a pezzi. Il livello otto inoltre cela dietro di sé la vera sfida di Heavy Bullets: il caldo benvenuto regalatoci dai nemici è accogliente quasi quanto un letto di lava. Le cose si fanno molto serie qui. Certamente questa estrema difficoltà tenderà ad allontanare la maggior parte dei giocatori, e tanti altri non lo apprezzeranno perché stanchi di dover iniziare da capo la partita dopo l’ennesimo Game Over. Eppure resta un gioco da consigliare a chi ama le sfide e a chi piace mettersi in gioco, con molta pazienza. Ma se vi aspettate la solita release in stile Activision, di sicuro non farà al caso vostro.[/signoff]