Hatoful Boyfriend
Uscito il 4 settembre 2014 per PC come remake di un vecchio titolo free del 2011, Hatoful Boyfriend (traslitterazione decisamente erronea di Hurtful, anche se è probabile sia stato fatto appositamente) approda questo mese anche su console Playstation. Di cosa si tratta, però? Forse non tutti conoscono il genere dei Dating Sim, molto famosi in Giappone, ma quasi inesistenti in occidente. Tale categoria di videogames affonda le proprie radici nelle visual novel, quindi privi di un gameplay vero e proprio e più una sorta di libro dove possiamo compiere alcune scelte per modificare il risultato degli eventi. La differenza tra le normali visual novel e i dating sim, però, è il fatto che il protagonista (maschile o femminile) si ritrova in una situazione dove ha la possibilità di conoscere svariati personaggi del sesso opposto, e il suo scopo sarà scegliere quello che gli piace di più e tentare di conquistare il suo cuore.
Naturalmente, quelli destinati alle ragazze sono solitamente romantici e pieni di ragazzi galanti e interessanti, quelli destinati ai ragazzi invece tendono solitamente più all’ecchi e alla ricerca del finale con un artwork erotico. Ma cosa accade se i ragazzi di cui dobbiamo innamorarci sono piccioni? Sì, avete letto bene.
Una scuola che ti mette le ali
Ci troviamo in una scuola prestigiosa, un luogo elitario solo per volatili. Naturalmente parliamo di volatili di una certa intelligenza, che parlano e si comportano come umani veri e propri. Tuttavia, c’è qualcuno in questa scuola che è come un pesce fuor d’acqua: si tratta della nostra protagonista, l’unica umana che si trova in questa struttura. Costei si è ben ambientata tra tutti gli uccelli che si trovano attorno a lei, e anche loro la trattano come se fosse una loro simile. Tuttavia, forse per la sua natura “diversa”, è anche oggetto di forti sentimenti da parte di molti pennuti, che vorrebbero vincere il suo cuore. Ce n’è per tutti i gusti: abbiamo l’amico d’infanzia, il ragazzo timido, il professore di matemativa, il dottore scolastico, il borioso rappresentante degli studenti e così via, per un totale di oltre otto”picciotti” da conquistare.
Tanto da leggere, poco da fare
Parlare del gameplay di Hatoful Boyfriend è complicato, non tanto perché sia difficile il gameplay stesso, ma piuttosto perché c’è ben poco di cui parlare. Hatoful Boyfriend si presenta come una serie di testi da leggere, nei quali verremo a conoscenza della storia dei vari piccioni e della maniera in cui si rapportano alla nostra eroina. Gli unici momenti in cui verremo chiamati a fare effettivamente qualcosa, saranno scelte che sembrano di poca importanza, come per esempio a quale club scolastico appartenere, cosa studiare in un determinato giorno (cosa che può alzare le nostre stat di intelligenza, agilità o carisma), o in che luogo andare. Tali decisioni possono apparire prive di senso logico, tuttavia nella realtà dei fatti ogni nostra scelta andrà a influire pesantemente sulla storia del gioco, portando al nostro cuore un piccione rispetto a un altro. Sta a noi quindi far maturare la nostra storia d’amore con il volatile a noi preferito. Il tutto dura anche molto poco, circa una o due ore, ma tutto lo svolgimento dei fatti cambia a seconda delle decisioni prese durate il gameplay, che quindi invoglia a ricominciare il titolo più volte per ottenere tutti i finali. Oltre a ciò c’è anche una storia “segreta”, molto più cupa e oscura delle altre, che dura molto più di tutte le altre messe insieme e che quindi può essere considerata la vera trama del gioco; sta a noi però sbloccarla per scoprire tutti i retroscena del titolo.
Comparto tecnico
Anche da questo punto di vista, il lavoro del recensore è estremamente complicato. Singolarmente, le caratteristiche tecniche di Hatoful Boyfriend sono tutte ben sotto la sufficienza, eppure nella sua totalità il titolo funziona, generando curiosità nell’utente sullo scoprire la storia di tutti i volatili e voglia di sbloccare tutti i finali possibili. Graficamente avremo sempre e soltanto le foto dei piccioni con uno sfondo: il massimo a cui potremo aspirare è un artwork, durante la presentazione di ogni personaggio, che ci mostra la sua eventuale forma umana se fosse stato parte della razza della protagonista. Le musiche sono poche e ripetitive, finiranno ben presto per divenire fastidiose, mentre la longevità è pochissima per una singola run ma ben più ampia per sbloccare tutti i finali, sempre se non viene prima a noia il tutto. C’è da dire, comunque, che la versione Playstation conta un nuovo volatile che con la sua storia è destinato a cambiare ogni intreccio narrativo che conoscevamo, nel caso avessimo giocato in passato alla versione PC.
[signoff icon=”quote-circled”]Hatoful Boyfriend è un titolo molto particolare. Singolarmente ogni suo aspetto è inferiore alla sufficienza, ma nella sua totalità il gioco è simpatico e nelle persone giuste può anche generare una certa dipendenza. Un inchino ovviamente all’assurdità del tema, che già da solo può suscitare un certo interesse e curiosità nell’utente, peccato però per una traduzione italiana decisamente affidata a qualcuno di sbagliato.[/signoff]