Harry Potter and the Chamber of Secrets – Recensione Harry Potter e la Camera dei Segreti
E la saga potteriana continua…
Il marchio "Harry Potter" è uno dei più grandi al mondo. Milioni di lettori hanno letto i suoi libri. Lo stesso numero è corso a vedere il primo film nel 2001 e molta gente era in una lunga fila per vedere il secondo. Ma una domanda viene spontanea: la trasformazione di Harry Potter in un videogioco rende giustizia al marchio? La risposta è sì. Harry Potter e la Camera dei Segreti per PlayStation 2 non è esente da difetti, ma rimane comunque un gioco raffinato e divertente che dovrebbe essere giocato da ogni fan del piccolo maghetto.
Tra Basilischi e controlli intuitivi
La Camera dei Segreti, originariamente sviluppato da Eurocom Entertainment per Xbox e Nintendo GameCube, per qualche motivo è stato sviluppato dalla Electronic Arts per PlayStation 2. Quasi identico alle altre versioni del gioco, la Camera dei Segreti è molto vicino alla trama del libro e del film. È il secondo anno di Harry a Hogwarts e troverà altri ostacoli da affrontare, come ad esempio trovare tutto l’occorrente scolastico a Diagon Alley oppure affrontare nuove partite di Quidditch. Le misteriose pietrificazioni di studenti renderà le cose ancora più difficili da affrontare. I giocatori, nel ruolo di Harry, aiutati dai fedeli Ron e Hermione, non dovranno solo sopravvivere agli eventi quotidiani di Hogwarts, ma dovranno anche risolvere il mistero che avvolge la Camera dei Segreti. Lo sviluppatore, ossia la Electronic Arts, ha modellato interamente Diagon Alley, completa di tutti i negozi, il Paiolo Magico (con sotterraneo), il Ghirigoro, il Serraglio Stregato e la Farmacia. E come non parlare dell’immensa e realistica Hogwarts che è piena di stanze, come ad esempio le classi, la biblioteca, la Serra di Erbologia e persino i sotterranei dei Serpeverde. Per i Potteriani è come se fosse un dono del cielo. È possibile essere scoperti con le mani nel sacco dal personale scolastico e si può esplorare interamente la magica scuola. A un certo punto, ai giocatori viene regalata una Nimbus 2000 e possono usarla liberamente per volare sopra i parchi di Hogwarts. È grandioso.
Un punto negativo, parecchio fastidioso, è che ogni stanza grande richiede un lungo periodo di caricamento. Così, se Harry passa dalla Sala Comune dei Grifondoro alla Scalinata principale, ci saranno circa 15 secondi da aspettare. Potrebbe rivelarsi noioso dato che si viene tagliati fuori dall’universo di Hogwarts per molte volte all’interno del gioco. Il sistema di controllo è facile da imparare. Harry si muove attraverso il control stick. La X viene utilizzata per azioni di base, come aprire una porta oppure interagire con i compagni. Invece, i bottoni Quadrato, Triangolo e Cerchio, possono essere usati per i vari incantesimi assegnati dal giocatore. Il tasto L1 viene usato per centrare la telecamere e per mirare ai nemici; il salto è automatico. Un punto a favore è dato dalle mosse speciali di Harry, come strisciare attorno ai muri. Ogni giorno passato al castello è diverso da quello precedente: di mattina e di pomeriggio si seguono le lezioni per apprendere nuovi incantesimi o si partecipa a delle partite di Quidditch. Per apprendere correttamente un incantesimo si dovrà affrontare la sfida del Professore, al termine della quale sarà possibile impostare l’incantesimo mediante uno dei tasti del controller. Di notte, invece, si esplora il castello, si portano a termine missioni e si devono ritrovare libri di incantesimi. Parliamo degli incantesimi: ci sono quelli per stordire nemici, per tagliare funi e piante, per levare ectoplasma che bloccano porte e nuove aree, per trasformare piccoli oggetti in uccelli e altri ancora. Quando il giocatore esplora Hogwarts si accorgerà che molte aree sono inaccessibili e, quindi, una volta imparato l’incantesimo giusto, sarebbe bello tornare sui propri passi per scoprire cosa è nascosto nella nuova area. La Camera dei Segreti è più bello di quanto si possa immaginare. C’è un mistero da svelare, che prevede missioni e incantesimi. Questo da solo porta via un buon numero d’ore. Poi ci sono gli incontri di Quidditch che influiscono sulle abilità e sui punti del personaggio. Infine ci sono le carte dei personaggi magici: ogni 10 carte, Harry guadagna più vita.
Motore grafico eccellente… L’unica pecca risiede nel framerate
Gli sviluppatori hanno svolto un ottimo lavoro riportando fedelmente lo stile dell’universo Potteriano su PlayStation 2. Diagon Alley è uguale alla locazione raccontata nel libro. Hogwarts è identica al castello descritto tra le pagine di HP e tutti i personaggi sembrano proprio quelli conosciuti attraverso il romanzo. Un motore grafico 3D impressionante ci rivela ambienti dettagliati per rappresentare al massimo i mondi e le atmosfere del mondo potteriano. La Gringott è rappresentata proprio come nel film. La via è piena di maghi e vi sono presenti i negozi più famosi. In Hogwarts ogni singolo particolare è dettagliato al massimo. Ma una volta che Harry sale sulla scopa, tutto diventa ancora più bello. Ogni cosa vista dall’alto sembre dolce e favolosa. La telecamera è generalmente stabile, mostrando l’azione dalla direzione appropriata. Invece, durante alcune fasi stealth, ci sarà bisogno di utilizzare lo stick destro per riuscire a vedere qualcosa e potrebbe rivelarsi noioso. Tutto sembra fatto alla perfezione. Quindi, dove risiede il problema? Nel framerate. Più problematico delle altre versioni della Camera dei Segreti, il render della PlayStation 2 non è così tecnico come dovrebbe essere. Non influisce assolutamente sulla giocabilità, ma quando entra in azione nel bel mezzo di un livello pieno di dettagli, si nota un rallentamento.
Musiche coinvolgenti al massimo
Il meglio del meglio. Il gioco è ben doppiato, dotato di eccezionali effetti sonori e di musica illuminante. Dai diversi dialoghi tra Harry, Ron e Hermione alla voce fuori campo delle partite di Quidditch, la qualità del suono è eccellente e il doppiaggio superbo, così bello che a volte sembra di sentire parlare gli attori reali, ma non è così. Le scene d’intermezzo sono caratterizzate da musica di sottofondo e voci mostruose che non si sa da dove provengano. La Camera dei Segreti ci metterà poco a coinvolgere il giocatore, anzi, ci si sentirà proprio parte del gioco.
Biblioteca o gioco? Entrambi
Non si sa mai cosa ci sia da aspettarsi da un gioco basato su una marca popolare, come quella di Harry Potter. Devo ammettere che questo nuovo capitolo non ha fallito nel suo intento di portare questo gioco oltre un livello impensabile prima. Si tratta di un’avventura 3D ben sviluppata, fornita di divertenti missioni, puzzle insidiosi e uno schema di controllo intuitivo. Per i fan di Harry Potter è un gioco da acquistare assolutamente. Il modo in cui la Eurocom ha ricreato Diagon Alley, Hogwarts e il Quidditch è brillante. Ci sono tante cose da vedere e fare nell’universo potteriano che è come se il gioco fosse una biblioteca dei luoghi, incatesimi e oggetti della saga. Harry Potter e la Camera dei Segreti è un brillante esempio di come si costruiscono giochi basati su saghe. Altamente raccomandato.