Halo Wars 2 – Recensione
Dopo la recente cancellazione di Scalebound, su Microsoft si è scatenata l’ira di molti appassionati. Una delle critiche più comuni che viene mossa all’azienda di Redmond, infatti, riguarda la poca varietà di esclusive che essa propone, soprattutto se confrontata alla diretta concorrente Sony. Se da una parte le lamentele possono risultare fondate, dall’altra occorre dare credito a Microsoft di avere dalla sua dei brand fortissimi quali Gears of War, Forza Motorsport e soprattutto Halo, con Master Chief a fare da mascotte principale per quanto concerne il brand Xbox.
Con una triade del genere, bisogna ammetterlo, è lecito che essa cerchi di sfruttare al massimo le proprie IP migliori, per cui non c’è da stupirsi se a breve uscirà sugli scaffali dei negozi il seguito di uno degli spin-off più lodati della scorsa generazione: Halo Wars 2.
Una nuova minaccia
In quanto spin-off, Halo Wars 2 non riprende ovviamente il gameplay da FPS tipico della serie Halo, ma si presenta invece come uno strategico in tempo reale. La storia prosegue gli avvenimenti del primo capitolo e vede coinvolto l’equipaggio della nave UNSC Spirit of Fire, il quale è rimasto in stasi criogenica per 28 anni, ma viene improvvisamente risvegliato da una misteriosa richiesta d’aiuto. Nei quasi tre decenni trascorsi, a darsi da fare è stata Serina, l’IA che avevamo conosciuto nel precedente episodio, la quale ha provveduto a riparare completamente la nave.
Appena tornato operativo, il capitano Cutter viene informato riguardo l’arrivo del segnale radio, il quale sembra essere stato lanciato da una base UNSC situata in un pianeta sconosciuto vicino all’attuale posizione della Spirit of Fire. Per indagare egli decide di mandare in esplorazione un manipolo di soldati, la Squadra Rossa, così da fare chiarezza sull’accaduto. Da lì a breve entreranno in gioco due personaggi fondamentali, l’IA Isabel e il temibile Atriox, ma ovviamente non ho intenzione di spoilerarvi nulla, per cui dovrete giocare la campagna per sapere come evolveranno le vicende.
Un pianeta è per sempre
La campagna di Halo Wars 2 ha luogo sul pianeta misterioso di cui sopra e senza ombra di dubbio rappresenta una parte molto importante dell’esperienza. Sebbene sul lungo termine sarà il multiplayer a farla da padrone, il fatto che gli sviluppatori abbiano posto tanta attenzione nella realizzazione della parte single player è un plus non da poco. Uno dei primi aspetti a lasciare a bocca aperta è l’impatto con i filmati in computer grafica, a dir poco magnifici tanto nella realizzazione quanto nella regia. The Creative Assembly e 343i non sono certamente andate al risparmio su questo aspetto e la cosa è molto positiva perché aiuta a immergersi nell’atmosfera del gioco.
La parte narrativa, per quanto gradita, non sarebbe però sufficiente a rendere la campagna memorabile, ma fortunatamente anche le missioni che la compongono sono divertenti e variegate e riescono a intrattenere senza problemi fino agli inevitabili titoli di coda. Sebbene la storia non sia lunghissima, ogni mappa può essere rigiocata più e più volte per raggiungere tutti gli obbiettivi principali e secondari, senza contare i teschi nascosti che sbloccano opzioni aggiuntive per le partite personalizzate e i livelli di difficoltà. A questo si aggiunge la possibilità di giocare il tutto in cooperazione con un amico, sebbene solo online e non in split screen.
Non si vive di solo single
Il single player di Halo Wars 2 non delude le aspettative e si presenta all’altezza del nome che porta, ma ovviamente il gioco offre decisamente di più. Il multiplayer, infatti, è la portata principale di questo titolo e per darvi un’idea di quello che vi troverete tra le mani una volta acquistato, basta citare tutte le modalità presenti. Per divertirvi potrete sfidare l’IA insieme a un amico, partecipare a una “Zuffa”, ovvero una partita 3 vs 3 con risorse limitate, cercare di raggiungere un obbiettivo di squadra, giocare un deathmatch classico nel quale chi sopravvive vince oppure combattere a squadre 2 vs 2 o 3 vs 3… ma non è tutto.
Un altro punto cardine di questo Halo Wars 2, probabilmente quello su cui gli sviluppatori puntano di più per la lunga sopravvivenza del gioco, prevede la nuova modalità chiamata “Blitz”. In questo caso i giocatori avranno la possibilità di ottenere, in diversi modi (non ultimo quello di pagare con soldi veri) dei pacchetti di carte da aprire e utilizzare appunto nel “Blitz”. Con le carte trovate si avrà poi la possibilità di creare vari mazzi personalizzati per diversi leader, i quali saranno ovviamente impiegati in battaglia. Lo scopo delle carte è quello di fornire accesso a diversi bonus e unità nel corso dello scontro, che può avvenire in singolo contro la CPU o online con altri giocatori. La caratteristica portante di queste battaglie è la velocità di svolgimento e la frenesia, forse un po’ atipica per uno strategico in tempo reale, eppure estremamente divertente.
Ma la strategia?
Finora vi ho parlato di ciò che caratterizza Halo Wars 2 a livello di contenuti, ma le fondamenta sulle quali poggia il tutto sono e saranno sempre quelle del gameplay. Fortunatamente, anche in questo campo, il titolo non delude. Sebbene Halo Wars 2 faccia parte del nuovo servizio Microsoft “Play Anywhere“, per cui ci sarà data la possibilità di giocarlo sia su Xbox One che su PC comprando una sola copia, quello che naturalmente preoccupa la maggior parte dei giocatori sprovvisti di PC da gioco è quanto bene si comandi il tutto non avendo a disposizione mouse e tastiera, ma soltanto il controller. Beh, tirate pure un respiro di sollievo, perché il lavoro fatto da The Creative Assembly è veramente encomiabile. Dopo un accurato tutorial e al massimo un paio di missioni per prenderci la mano, muoversi per le mappe, controllare le unità, utilizzare i poteri e costruire le proprie basi sarà di un’intuitività sorprendente. In aiuto ci viene anche il fatto che i campi di battaglia non sono mai esageratamente grandi, preferendo invece un design più compatto, ma non per questo banale.
La curva di apprendimento, poi, favorisce la sperimentazione delle proprie strategie ed è abbastanza docile da permettere di capire il funzionamento di tutte le unità a disposizione, ognuna utile per un diverso proposito, che sia la ricognizione, il supporto o lo scontro vero e proprio. Un plauso, inoltre, va fatto anche al comparto tecnico, nulla di sorprendente sul fronte visivo, ma davvero molto stabile anche nelle situazioni più concitate, caratteristica fondamentale per riuscire a gestire sempre bene il proprio esercito. Di ben altra caratura, occorre sottolinearlo, la grandiosa colonna sonora, la quale è da sempre una caratteristica vincente della serie di Halo e anche questa volta non si smentisce.
A lasciare leggermente perplessi, invece, è la mancanza del doppiaggio in italiano, ormai praticamente scontato nelle produzioni “tripla AAA”, ma qui stranamente assente. Certo, non una tragedia, ma quando sul campo di battaglia Isabel o chi per lei ci darà consigli decisamente utili su cose che non abbiamo sott’occhio, chi non capisce abbastanza bene l’inglese potrebbe rischiare di perderseli, infatti le scritte a schermo sono parecchie e a volte i sottotitoli del parlato vanno a sommarsi ad altre didascalie, rendendo tutto un po’ confusionario.
Halo Wars 2 è un ottimo titolo, uno stupendo strategico (non solo per quanto riguarda le console, ma anche sul fronte PC) e una grande opportunità per chi non è avvezzo al genere di provare qualcosa di nuovo. Il fatto che sia ambientato nell’universo di Halo lo rende già di per sé interessante, ma la grande quantità di contenuti, unità all’accessibilità del gameplay sono le carte vincenti di questo grande spin off. Se siete appassionati di strategia potete buttarvi sul gioco a occhi chiusi, ma anche nel caso non lo foste, questa potrebbe essere una buona occasione per cambiare idea.
Pro
- Intuitivo anche per i neofiti del genere
- Ricco di contenuti
- Colonna sonora magnifica
Contro
- Manca il doppiaggio italiano