Hades – Recensione (PlayStation 5)
Hades è un titolo che non ha più bisogno di presentazioni, un’opera che da subito ha convinto pubblico e critica (qui trovate la nostra recensione della versione Switch) e che tutti aspettavano anche sulle console di Sony e Microsoft. Ed eccoci finalmente, dopo un anno dall’uscita su PC e Nintendo Switch, a darvi la nostra opinione sulla versione console (PS5 in questo caso) di Hades.
Ritorno negli abissi
La fuga dall’Oltretomba e dal rapporto conflittuale con il padre, Ade, sono i motivi che spingono Zagreus ad affrontare tutte le prove che l’inferno greco gli proporrà. La fuga dall’Ade non è mai riuscita a nessuno, ma il nostro protagonista potrà contare sull’aiuto di tutte le divinità del Pantheon greco. Questi offriranno a turno un potenziamento iniziale legato al proprio elemento all’inizio di ogni avventura: Dioniso, per esempio, permette di far ubriacare gli avversari, danneggiandoli; Afrodite di indebolirli; l’immancabile Zeus, invece, dona al principe il potere del fulmine. Inoltre, in quello che è considerato l’hub di gioco, il luogo in cui Zagreus tornerà dopo ogni morte, ci saranno diversi personaggi come Achille, Hypnos o Nyx che lo aiuteranno nella sua impresa.
Il vero punto forte della narrazione di Hades resta, anche su PS5, la proceduralità di quest’ultima. La trama di fondo infatti si sviluppa nonostante i vincoli del roguelike, che per sua natura punta a diventare sempre più difficile salvo poi ricominciare tutto da zero. Questo aiuta anche a non far percepire al giocatore il senso di frustrazione per ogni game over, in quanto si avrà sempre l’impressione di aver progredito nel gioco.
La morte è parte del viaggio
Come per ogni rouguelike la morte, il game over è una fase fondamentale per il gameplay. In particolare per Hades poiché ogni volta che Zagreus sarà sconfitto torneremo nel palazzo di Ade dove potremo potenziarci o scoprire nuovi dettagli della storia. Ovviamente il fulcro del gioco è nell’azione, nel susseguirsi di stanze pieni di creature che cercheranno di impedire la nostra fuga.
Su PlayStation 5 i comandi risultano estremamente reattivi, il che rende i combattimenti piacevolissimi da affrontare. La visuale è isometrica e non avremo mai la possibilità di spostare la camera, cosa che in alcuni casi potrebbe risultare fastidiosa (soprattutto nella stanze con più nemici). Zagreus ha la possibilità di scattare, compiere un attacco normale o speciale, lanciare gli emoliti (personalizzabili a seconda degli Dei incontrati) e avere a disposizione una serie di “build” diverse a ogni partita grazie anche alla possibilità di scegliere quale dono ricevere, quale invece potenziare. Sarà possibile anche cambiare arma prima di iniziare una nuova run, e ognuna di queste potrà essere sbloccata tramite risorse ottenibili in game.
Hades non è un gioco semplice, e chi aveva già provato la versione PC o Switch lo sa bene. Nonostante la difficoltà crescente di ogni run sarà difficile arrendersi e smettere di provare. “Un’ultima run e poi basta” vi ritroverete a dire più e più volte senza mai arrivare alla fine, una run tira l’altra… è inevitabile. I ragazzi di Supergiant Games sono riusciti a creare un mix perfetto tra complessità e soddisfazione, in modo da non far mai arrivare l’utente alla frustrazione.
I possessori di una console hanno aspettato questo momento per un anno, e dobbiamo ammettere che Supergiant Games ha fatto un ottimo lavoro. Il punto di forza del titolo su Nintendo Switch era la sua portatilità, mentre collegandolo a una TV perdeva leggermente nell’impatto grafico. Hades su PS5 invece ci regala un lato tecnico perfetto, 60 fps di roccia e comandi reattivi al massimo. Questa versione è dunque perfetta per chi non ama giocare su uno schermo piccolo da portarsi in giro o semplicemente per chi non possiede una Switch o un PC.
Ci saremmo aspettati un supporto maggiore per il DualSense, che invece si limita a restituire delle semplici vibrazioni durante i colpi. Nulla di particolare quindi questa volta per il controller di PS5. Per quanto riguarda l’audio, invece, c’è da sottolineare la magnifica colonna sonora che accompagna Zagreus in ogni suo scontro. I dialoghi godono di un ottimo doppiaggio, ma anche per la versione PS5 sono solo in inglese con una localizzazione in italiano (ormai da non dare per scontata).
Con la versione console di Hades (PS5 in questo caso) i ragazzi di Supergiant Games hanno di nuovo fatto centro, dando la possibilità a tutti di godere della loro opera. Un’opera che è destinata a rimanere nella memoria dei giocatori e che, già un anno fa, aveva decisamente alzato l’asticella dei rouguelike. Ora è possibile avventurarsi nell’Ade anche comodamente dal proprio divano, senza dover essere costretti a perdere qualità visiva o immediatezza nei comandi. Non esiste più alcuna scusa ormai, visto anche il prezzo budget a cui è venduto, per non provare Hades.
Pro
- Sempre divertente e mai frustrante
- Una run tira l'altra
- Non perde qualità visiva rispetto alle vecchie versioni...
Contro
- ... ma perde la comodità della portatilità
- Per forza di cose alla lunga diventa ripetitivo