.hack//G.U. vol. 3//Redemption – Recensione .hack//G.U. vol. 3//Redemption

La seconda serie videoludica di .hack è giunta al termine con questo terzo "G.U.", andando a chiudere nuovamente i conti in quello che è diventato ormai un fenomeno multi-formato di massa, contando ovviamente anime e manga ad esso ispirati.
Fin’ora i giochi della serie "G.U." si sono ben distinti dalla saga originale per essere obiettivamente più solidi su tutti i punti di vista, anche se il concetto originario rimane lo stesso. Vediamo se anche questo titolo riesce a mantenere il ritmo raggiunto e soprattutto se si rivela come degna conclusione della trilogia.
A chi fosse capitato su questa recensione senza sapere di cosa si sta parlando, consiglio vivamente di leggersi le recensioni dei primi due capitoli: .hack//G.U. Vol.1//Rebirth – .hack//G.U. Vol.2//Reminisce.

Redenzione

Dopo aver vinto il torneo del precedente gioco, ora Haseo dovrà affrontare l’ultima arena disponibile. Intanto Sasaki, la cui mente è infestata da AIDA, è deciso a rifarsi con la sua rivincita per la sconfitta subita; egli prende il controllo della Serpent Lore e fa indire un nuovo torneo di Player-Killers, e con esso il PKing si estende in maniera esponenziale, persino nelle città nelle quali si era al riparo. Il panico dunque dilaga tra i giocatori.
Nel frattempo ci sono dei problemi anche all’interno di "G.U.": Yata sembra essere scomparso, sia da The World che nel mondo reale.
Ancora una volta starà a voi risolvere la situazione e riportare la normalità su The World.

Come per il precedente titolo, anche questa volta troviamo una serie di storie parallele che orbitano e si intrecciano con quella principale; alcune di esse possono essere portate a termine solamente intraprendendo i sotto-eventi disponibili.
Ancora una volta la caratterizzazione e lo sviluppo dei personaggi saranno un elemento portante della storia. Senza contare che vedremo il ritorno di vecchi personaggi dell’universo di .hack.
 A proposito di personaggi, in questo capitolo se ne potranno controllare altri cinque, e altri cinque ancora saranno disponibili dopo aver completato il gioco stesso.
Ancora una volta la storyline si svilupperà in corpose sequenze non interattive; non a tutti i tipi di giocatori potrà piacere la quantità e la lunghezza di questi intermezzi, ma si suppone che, chi intraprenda una serie come quella di .hack, cerchi proprio una massiccia quantità di storia, quindi c’è poco da obiettare su questo punto di vista.
Probabilmente qualcuno resterà un po’ deluso dal finale, soprattutto coloro che avranno maturato grandi aspettative nel tempo; ma in generale esso compie egregiamente il suo compito facendo combaciare e emergere tutti gli elementi sollevati durante i tre capitoli della serie. In particolare, coloro che hanno seguito l’universo di .hack in tutte le sue emanazioni, (compreso l’anime .hack//Roots) saranno soddisfatti dalla trama di Redemption, la quale aiuta a comprendere chi sia realmente Haseo.


Il mondo di The World avrà nuovamente bisogno del vostro aiuto

Dash and Slash

Ancora una volta le dinamiche di base del gioco rimangono invariate, ma, come avvenuto per il precedente titolo, sono stati introdotti degli elementi che vanno a implementare e in qualche modo a diversificare il gameplay.
Haseo otterrà il suo ultimo Job Extension e con esso l’accesso al suo quarto tipo di arma: le Dual Guns, armi veloci e letali armi capaci di dar vita a micidiali e prolungate combo.
Oltre a questo, egli potrà usare il comando Dash per spostarsi velocemente nell’arena di battaglia e evitare gli attacchi di alcuni nemici. Inoltre potrà finire una qualsiasi Skill con un attacco “Double Trigger”, che ovviamente arrecherà una buona dose di danno extra.
Avrete la possibilità di esaminare dati anomali che vi porteranno a scoprire nuovi dungeon e ad ottenere oggetti e componenti necessari per potenziare il vostro equipaggiamento raro.
Sono presenti ovviamente le aggiunte che chiunque si sarebbe aspettato: un ulteriore potenziamento per il vostro Avatar, due nuove città, una nuova Awakening e il ritorno di Ondine Jack e Crimson Vs..

Il tutto sembra molto allettante, peccato che l’ultimo potenziamento di Haseo non avvenga che dopo la prima metà del gioco. Sicuramente le implementazioni aggiunte convergono perfettamente con gli elementi principali del gioco. Sebbene le meccaniche rimangano sostanzialmente le stesse, le nuove strutture portano una piccola ventata di novità.
In generale la difficoltà dei nemici, e in particolare dei boss, è aumentata; anche se forse più che “più difficili” i vostri avversari saranno “più coriacei”, in quanto gran parte della difficoltà è costituita dalle loro alte statistiche. Niente che qualche sessione di ivellaggio non possa risolvere. Visto e considerato che stiamo parlando di un “simulatore di MMORPG”, sarebbe stato apprezzato un livello diverso di sfida.


Haseo, nella sua nuova forma, grazie alle Dual Gun è capace di attacchi ancora più devastanti

Bello e costante

C’è poco da dire riguardo alla grafica, dato che rimane sostanzialmente la stessa. Ancora una volta l’aspetto visivo è appagante su quasi ogni punto di vista, con un buon design per personaggi, mostri e ambienti.
Il vero grande problema dell’aspetto grafico di "G.U." (e di .hack in generale) è l’alta ripetitività delle ambientazioni, e questo purtroppo incide sulla qualità generale.

Anche per il sonoro il discorso è simile. Se da un lato alcuni brani di accompagnamento possono essere alla lunga ripetitivi, è anche vero che per questo capitolo sono state aggiunte nuove tracce alla colonna sonora. Ancora una volta il lavoro di Fukuda è di discreto valore.


La grafica non manca di soddisfare i nostri occhi

La fine di un viaggio, l’inizio del divertimento

Se è vero che per i capitoli precedenti il giocatore come unico stimolo a continuare a giocare, dopo la fine di questo episodio, aveva la speranza di arrivare al titolo successivo con il livello e l’equipaggiamento più alto possibile, per l’ultimo elemento della trilogia sarebbe potuta essere una prospettiva facilmente accantonabile. E’ per questo che gli sviluppatori hanno cercato di incentivare il videogiocatore a continuare nel gioco anche dopo la fine introducendo alcuni elementi da non sottovalutare.
In primis troviamo i già citati cinque personaggi giocabili che, come per la serie originaria, faranno la gioia dei fan dell’universo di .hack. Haseo potrà affrontare  la Forest of Pain (un dungeon di 100 livelli), continuare a portare al limite il suo equipaggiamento, affrontare altri giocatori nell’arena e persino sposarsi.
Ci sono inoltre le immancabili quest in attesa di essere intraprese e completate tutte. Insomma anche dopo la fine dell’avventura principale il giocatore più smaliziato avrà ancora molto da fare. Se invece avete intrapreso il gioco nell’interesse principale di vedere la fine della storia potrete semplicemente ignorare tutto il resto.
L’avventura principale vi terrà impegnati per circa 30 ore, mentre per portare a compimento il resto, il tempo di gioco potrebbe raddoppiarsi.


Gli Outer Dungeon hanno tutti lo stesso aspetto. Non ricorda un po’ Tron?

Conclusione

Redemption si presenta senza dubbio come una buona conclusione per la trilogia di "G.U." aggiungendo ancora qualcosa ai precedenti due capitoli, seppur in maniera marginale. La storia mantiene un buon ritmo per tutta la durata del gioco e il finale saprà appagare chi ha avuto la pazienza di percorrerli tutti e tre.
Se confrontata con la quadrilogia originale di .hack, la serie di "G.U." risulta sicuramente più solida, specialmente se vengono considerati i capitoli singoli, senz’altro più indipendenti e auto-sufficienti che in passato.
Magari si sarebbe potuta riassumere la trilogia in uno o due titoli, ma rispetto ai 4 capitoli nei quali si estendeva la prima saga, e considerndo la differenza di ‘consistenza’ individuale dei giochi, possiamo dire che il rapporto è molto più congruo, sebbene sia palese l’intenzione di ricavare il più possibile da una storia unica.
Inutile dire che per chi ha già intrapreso (e presumibilmente apprezzato) i due passati capitoli l’acquisto è praticamente obbligatorio.

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