Guitar Hero II – Recensione Guitar Hero II
E’ tempo di rockeggiare gente!!
Dopo l’incredibile successo del primo capitolo della saga, Activision e Harmonix ripropongono la nuova versione di uno dei giochi più innovativi e divertenti del panorama videoludico. Il nuovo titolo, così come il suo predecessore, è totalmente incentrato su musica rock e dispone del singolare controller-chitarra (la riproduzione di una Gibson SG) che permette di vivere ogni canzone come se fossimo sul palco di fronte a migliaia di spettatori. Obiettivo del gioco è sostanzialmente il premere i tasti giusti al momento adatto per riuscire a suonare le note e completare le varie canzoni così da andare avanti e sbloccarne di nuove. Fin qui vi direte: "non è nulla di che, suonare una chitarra vera è molto meglio". Probabilmente avreste ragione nella seconda affermazione, ma Guitar Hero II nasconde un potenziale non indifferente. Non si tratta solo di 40 brani (contando solo quelli principali) da eseguire uno dopo l’altro, ma di una vera e proprio enciclopedia del rock. Non c’è niente di meglio che Guitar Hero per appassionarsi ai grandi gruppi del passato o apprezzare qualche canzone di questo o quel cantante che non ci sembrava particolarmente adatto ai nostri gusti. E’ anche vero che suonandole (pur usando una chitarra con 5 tasti colorati, un piccolo appoggio per le pennate e qualche altra divertente e particolare opzione) si apprezza il lato migliore di queste canzoni, capolavori (alcuni senza dubbio, altri un po’ meno) fatti di assoli deliranti e combinazioni melodiche a regola d’arte fra chitarra elettrica, ritmica o basso.
Poca…ma buona!
L’estetica in un capitolo musicale non recita certo il ruolo principale, ma gli sviluppatori non hanno accettato scuse, regalando una veste grafica piacevole e divertente.
Il piano dove scorrono le note da suonare è ben visibile, simpaticamente decorato con uno scorpione o altri temi grafici che si ripetono durante tutta la durata del brano. Gli effetti non sono immensi ma il risultato c’è, difficilmente vedrete sfuggirvi una nota perchè poco visibile (almeno finché non si arriva alla difficoltà esperto, ma lì non sarà colpa della grafica) o la scambierete per quella accanto. Tutto è perfettamente funzionale alla giocabilità e imparare non sarà difficile, anche i principianti potranno facilmente divertirsi con almeno i primi brani. Unica pecca di questo lato può forse essere la modalità Star Power: questo bonus, attivabile suonando senza sbagliare delle frasi particolari sparse durante la canzone, quando verrà attivato oltre a raddoppiare il vostro moltiplicatore colorerà tutte le note di azzurro; a quel punto sarà un bel problema districarsi fra le canzoni più complesse o i cambi di nota rapidi e distanti, soprattutto ai livelli più alti. Tuttavia, una volta sviluppata una certa abilità con i tasti e conosciute almeno un po’ le canzoni questo problema non si presenterà più e vi capiterà molto spesso di vedere la scritta "sei grande" a fine brano.
Ottimo anche lo stile delle animazioni che accompagnano il gioco in sé: un vero appassionato di rock apprezzerà subito i disegni stilizzati, la grafica dei menù e le frasi che accompagnano i momenti precedenti alle canzoni, la sezione dell’emporio e così via.
Esilaranti saranno poi le esibizioni del personaggio scelto in carriera o quello predefinito nell’avvio veloce durante la vostra performance: chitarre volteggianti in aria, mani che si infuocano dopo una lunga serie di note esatte ed esaltazioni varie tipiche dei concerti di questo genere.
Carina anche la scelta di inserire diverse ambientazioni, dal palco del liceo a quello di un vero e proprio concerto passando per il pub al piano sotterraneo, mostrando un percorso di ascesa alla gloria del vostro eroe della chitarra. Tipici inoltre gli effetti spettacolari dei vari "bis" che il pubblico vi chiederà, con esplosioni e sovrapposizioni di scenari durante l’esibizione.
Infine ci sarà una modesta ma adeguata scelta di personaggi base che avranno la loro chitarra predefinita (ma potranno impugnare anche quelle che verranno in seguito acquistate, delle quali alcune davvero originali); altri invece saranno sbloccabili e acquistabili e vi regaleranno inoltre una versione unica del loro gioiello, non ottenibile diversamente. In conclusione, nonostante la scarsa rilevanza di questo aspetto nel contesto del gioco, la grafica è curata più che sufficientemente, non stanca e anzi diverte, ideata in chiave rock e molto originale, che va ad arricchire l’elenco di aspetti positivi di questo titolo.
Let’s Rock, Baby!!
Il pacchetto sonoro in questo gioco la fa sicuramente da padrone. Forte di 40 brani base modificati e ritoccati appositamente, uno più bello dell’altro, Guitar Hero II non potrà non piacervi. A meno che non siate discepoli di dance/house o comunque musica in cui una chitarra non compaia nemmeno per errore (e in quel caso avreste sbagliato gioco) ci saranno almeno metà delle canzoni che per un motivo o per un altro vi entreranno in testa per non uscirne mai più. Lasciate perdere i pregiudizi, dimenticate che magari i Rolling Stones vi stanno antipatici o lo stile dei Kiss non è il vostro preferito, provate a suonare le varie canzoni di Rage Against The Machine, Motley Crue, Avenged Sevenfold, Aerosmith, Alice in Chains, Guns ‘N’ Roses, Lynyrd Skynyrd e così via con la vostra chitarra (soprattutto quando raggiungerete il livello medio) e con ogni probabilità sposterete almeno di un po’ il vostro orientamento in quanto a genere preferito, se non è già quello proposto dal gioco, che salirà quindi alle stelle!
Il misto della colonna sonora di questo titolo ha la capacità di catturarvi e farvi innamorare anche degli elementi che magari disprezzavate a priori. Può essere definita come una grande lente d’ingrandimento che vi mostra tutta la bellezza di suonare Freebird con una chitarra (e vi assicuro che sarà un’esperienza illuminante) o capire perchè i Guns ‘N’ Roses abbiano venduto tutte quelle magliette.
Certo, vi ritroverete anche qualche canzone che vi darà un bel po’ di fastidio perchè piace di meno o ha un particolare passaggio che proprio non riuscite ad eseguire: questa è forse l’unica pecca degna di nota in un gioco che con uno o due miti in più sarebbe stato veramente perfetto nella sua categoria. Si sente veramente tanto la mancanza di qualche leggendaria canzone dei Metallica o System of a Down che, pur discostandosi appena dalla linea musicale seguita dal titolo, sono composte da assoli e melodie da provare a suonare con una chitarra a tutti i costi.
La colonna sonora rimane tuttavia di altissimo livello, ottima per allargare la propria cultura musicale e scoprire gruppi più che meritevoli di maggiore attenzione; non bisogna dimenticare poi che oltre ai già descritti brani base sarà possibile sbloccare altri numerosi brani bonus grazie ai quali potrete sentire melodie nuove e originali.
In una società sempre più atta a promuovere solo un tipo di musica, il pacchetto sonoro di Guitar Hero II diventa una nuova rotta per scoprire orizzonti magari fino ad ora allontanati o sottovalutati.
Di fronte ad una lista titoli così importante e apprezzabile gli effetti sonori vengono quasi dimenticati. In effetti non saltano subito "all’orecchio" e in confronto a quello trattato appena sopra sarebbe inutile considerarli parte del sonoro, ma tutto sommato anche se pochi e poco funzionali gli effetti sonoro si inseriscono bene e riescono ad incorniciare al meglio i brani, accompagnandoli nella maniera e misura giusta. Per molti resterà sempre nella testa il rumore dei tasti che si poggiano sul piano delle note appena comparso all’inizio di ogni canzone: se starete affrontando un brano o una sfida veramente impegnativa quel leggero rumorino di "test corde" triplicherà la vostra tensione e qualche volta sarà capace di farvi scendere la prima gocciolina di sudore…quando succederà ciò, fermatevi, bevete un po’ d’acqua e riavviate, potrebbe essere un ottimo rimedio!
Cinque tasti per la gloria
La giocabilità di un videogame musicale è così importante che pur avendo la nostra colonna sonora perfetta se il sistema di gioco non fosse adatto ci stancheremmo dopo due minuti e quel disco non servirebbe nemmeno ad ascoltare qualche canzone. Ebbene, Harmonix ha pensato anche a questo e non ci ha delusi nemmeno stavolta. Forti dell’ottimo risultato ottenuto dall’esperimento "Controller Chitarra" bisognava lavorare più sul sistema di gioco, che presenta degli ottimi pregi e una cura dei dettagli che aumenta il valore assoluto generale.
Innanzi tutto l’introduzione al gioco è molto intuitiva e verrà naturale sin dal primo momento: navigare tra le varie voci per la prima volta sarà come bere un bicchier d’acqua. La struttura del menù è appunto semplice e chiara, accessibile immediatamente e senza difficoltà. Il capitolo della pratica, il primo da visitare, vi indirizzerà subito verso l’utilissimo tutorial che vi spiegherà quanto vi basta per immergervi senza perdite di tempo fastidiose nella vostra scalata alla vetta del rock. Se è vero infatti che per eseguire una canzone a livello esperto con ottimi risultati bisogna essere talenti naturali con un solido allenamento alle spalle, per iniziare la modalità carriera a livello facile basterà la vostra voglia di divertirvi. Non c’è da preoccuparsi se inizialmente non riuscirete nemmeno a guardare lo schermo per trovare i tasti colorati, dopo qualche tentativo eseguirete la vostra prima canzone a 5 stelle.
I brani iniziali sono stati perfettamente scelti e lavorati: difficilmente ad ogni nuova modalità troverete enormi ostacoli in queste canzoni, scelte appositamente per introdurvi ai cambiamenti del livello senza troppi problemi. I vari pezzi si suddividono in 8 gruppi: ognuno è distinto da un particolare tipo di melodia della chitarra e se magari scivolerete via con facilità in amplificazioni distorte eseguire un pezzo appartenente a "tecnica sovraumana" potrebbe divenire un’utopia, almeno fino a che non sarete migliorati.
I tasti diventano presto facili da trovare e si iniziano ad avere grossi problemi solo dal momento in cui entra in gioco l’ultimo, quello arancione, per raggiungere il quale dovrete necessariamente scalare di una posizione la mano. Le note si differenziano in corte, per le quali basterà una simultanea pressione del tasto e pennata, e in lunghe, che richiederanno la pennata iniziale ma la permanenza del tasto fino al termine del fascio di luce che le segue.
Suonando una serie di 10 note senza sbagliare il moltiplicatore del punteggio salirà di un livello fino ad un massimo di 4x una volta azzeccate 30 note consecutive, ma se ne mancherete una dovrete ricominciare da capo! Più suonerete meglio, più manterrete il rockometro al massimo; questo particolare indicatore posto a destra dello schermo dà una valutazione in tempo reale alla vostra performance, rivelandone il gradimento da parte del pubblico passando dal verde al giallo e al rosso fino a lampeggiare nel caso stiate andando troppo male. In quest’ultimo caso, non c’è arma migliore dello "Star Power" per riprendersi e rimettersi in carreggiata: durante il brano infatti troverete delle particolari serie di note circondate da stelline azzurre e se suonerete queste "frasi" riceverete 1/4 di barra star power che dal raggiungimento della sua metà sarà attivabile e raddoppierà il vostro moltiplicatore attuale e l’aumento del gradimento generale ad ogni nota suonata. Il tutto durerà qualche secondo fino all’esaurimento della carica accumulata sino a quel momento ma sarà importante utilizzarlo bene per ottenere il massimo del punteggio.
Alla fine di ogni pezzo verrà giudicata la vostra performance e saprete così quante stelle (da 3 normali a 5 dorate) avrete ottenuto a seconda dei punti totalizzati e delle note suonate.
Da notare è poi la presenza della geniale modalità multiplayer che aggiunge un tocco di originalità speciale: disponendo di un’altra chitarra (o dualshock 2, in quanto è utilizzabile anch’esso come controller) si potranno rieseguire i brani sfidandosi uno vs uno o in modalità cooperativa suonando due tipi diversi di chitarra e affrontando quindi anche quegli spezzoni che in single player potevano essere solo ascoltati e accompagnavano la melodia principale. La divisione dello schermo non risulta fastidiosa e il divertimento in due giocatori è raddoppiato!
Ultime caratteristiche da sottolineare sono l’organizzazione del menù dei brani, le opzioni disponibili e l’emporio. Il primo elemento è molto curato: le canzoni sono ottimamente divise e selezionando per qualche secondo il titolo di una qualunque di esse partirà un piccolo spezzone registrato del ritornello che vi farà ricordare di che pezzo si tratta o ve ne darà un’idea sommaria nel caso non lo abbiate mai provato. Il secondo si adatta veramente bene alle diverse esigenze ed è utilissimo a garantire la massima funzionalità del gioco anche a chi ha "condizioni diverse dalla norma": se siete mancini o disponete di un Tv HD potrete tranquillamente cambiare la visualizzazione delle note o equilibrare il ritardo audio-video per giocare al meglio. Il terzo infine permette di acquistare con i soldi guadagnati in carriera chitarre personalizzate, originali personaggi, canzoni bonus e altri extra sbloccabili completando i vari livelli con determinati punteggi a seconda della "rarità" dell’oggetto da acquistare.
Concludendo, è possibile dire che la giocabilità di Guitar Hero II si adatta perfettamente allo standard della colonna sonora e con essa va a formare un misto di semplicità di gioco, sfida e divertimento accompagnate da splendide canzoni rock che costituisce l’elemento di successo di questo titolo.
Non finisce mai (evvai!)
Come già introdotto, il gioco può essere affrontato in quattro differenti livelli:
- Facile: obbligatoria per i principianti e utile ad automatizzare i meccanismi del gioco e conoscere le canzoni.
- Medio: adatta a chi realizza senza problemi 5 stelle in quasi tutte le canzoni della categoria facile.
- Difficile: dove le cose iniziano a farsi serie; i tasti da utilizzare sono tutti, la velocità notevole e il numero di note sensibilmente aumentato.
- Esperto: consigliato solo ai veri veterani del gioco; se riuscirete a finire un pezzo senza sbagliare nemmeno una nota allora completare God of War in modalità Dio vi risulterà facile anche con una mano.
Nonostante il concetto di base riguardo la longevità di un videogame musicale possa essere prettamente pessimista, o più che altro consapevole che quel gioco passerà entro non troppo tempo ad accumulare polvere in un angolino dello scaffale, Guitar Hero II vuole lottare anche contro questa convinzione. Magari per i meno appassionati del genere musicale in questione potrebbe esserci una buona possibilità che dopo aver finito la carriera in modalità facile e medio la voglia possa via via attenuarsi, anche a causa della crescente difficoltà; ma chi invece riesce sin da subito ad apprezzare le qualità del gioco non lo abbandonerà più per tre ottimi motivi:
1) il divertimento nel riuscire ad eseguire passaggi sempre più rapidi e difficili, unito al coinvolgimento per il genere che carica notevolmente il giocatore, facendolo "gasare";
2) la possibilità di rigiocare in gruppo grazie alla modalità multiplayer, in sfida o cooperando;
3) il proprio orgoglio personale: la difficoltà sempre più alta dei vari livelli del gioco funziona come una "provocazione" verso il giocatore, che si sente sfidato e deciso a migliorare sino a superare la prova finale, eseguire Freebird al 100% in modalità esperto.
Quindi anche sotto questo aspetto i difetti rilevanti sono molto pochi e comunque più imputabili al genere del videogame che al prodotto stesso.
Sei Grande!
L’ampio parco musicale, i vari livelli di difficoltà, la grafica curata, una modalità carriera (insieme all’emporio) abbastanza coinvolgente fanno di Guitar Hero II un must per la maggior parte degli appassionati di videogame, un titolo da comprare non appena si può e da giocare fino in fondo, adatto a pressoché qualsiasi categoria. Bisogna provare per credere!