Grand Slam Tennis 2 – Recensione Grand Slam Tennis 2
Un po’ simulazione e un po’ arcade
Electronic Arts ha certamente raggiunto l’eccellenza nella simulazione calcistica con Fifa o nel segmento del pugilato con l’ottimo brand di Fight Night. Nel caso invece di altri prodotti, come i giochi dedicati all’NBA, EA ha preferito mettere in stand by la serie per qualche anno, data la netta superiorità della concorrenza, nel caso specifico di NBA 2k di 2k Games, appunto. Per quanto concerne il tennis, Electronic Arts a oggi ci propone un titolo che si pone come ponte tra la giocabilità arcade di Virtua Tennis di Sega e l’estremo grado di simulazione di Top Spin. Un titolo, questo Grand Slam Tennis 2, che aveva fatto il suo esordio su Wii qualche tempo fa e che ora approda anche sulle altre console, con un sistema di gioco migliorato e una tonnellata di contenuti ufficiali in pieno stile EA. Vediamo assieme come si comporta sul campo.
Ma la tua maglietta è originale?
In piena tradizione Electronic Arts, come abbiamo appena specificato, il titolo è ricco di licenze ufficiali, con tutti i giocatori più importanti del circuito riprodotti fedelmente e le maggiori competizioni ufficiali presenti. La modalità per giocatore singolo si dipanerà per 10 anni virtuali, in modo da farci scalare le vette del tennis mondiale attraverso sacrifici e sudore sul campo. Dovremo perciò creare immediatamente il nostro giocatore, personalizzandolo in ogni minimo dettaglio: dall’aspetto fisico, volto incluso, alle caratteristiche e alle peculiarità di gioco sul campo, fino ai minimi dettagli dell’abbigliamento indossato durante i tornei. Queste competizioni che ci troveremo ad affrontare sono quelle classiche del Grande Slam, ossia US Open, Roland Garros, Australian Open e soprattutto Wimbledon, tutte licenziate completamente. I primi incontri saranno superabili molto facilmente, mentre con il progredire del gioco i match diventeranno sempre più complicati e impegnativi. I tornei ufficiali saranno inframmezzati da sessioni di allenamento per permettere al giocatore di impratichirsi ulteriormente con i comandi, così come saranno presenti delle "amichevoli" con i campioni di questo sport, per apprezzarne lo stile e carpirne le tecniche. Avremo anche la possibilità di vincere nuovi equipaggiamenti, come racchette e capi di abbigliamento, portando a termine dei compiti dedicati e obiettivi prefissati dal computer. Di cose da fare, insomma, ne avrete parecchie per completare il gioco nella sua totalità. In multiplayer naturalmente potremo affrontare in singolo e in doppio, sia online che offline, match indiavolati con giocatori di tutto il mondo. Non si sono riscontrati durante le sessioni multiplayer particolari problemi di lag o connessione. Nella modalità in singolo, inoltre, è stata introdotta un’autentica chicca per veri appassionati. Saremo in grado di rievocare match divenuti dei classici degli ultimi anni, come ad esempio quello di Serena contro Venus Williams agli Australian Open del 2003.
Controllo totale della racchetta
Veniamo al punto nodale di questa analisi: il sistema di controllo. Grand Slam Tennis 2 si presenta con un sistema totalmente rinnovato che prende il nome di Total Racquet Control. Il TRC prevede la gestione dei movimenti del giocatore e anche della racchetta attraverso l’uso degli stick analogici. Con lo stick sinistro muoveremo infatti il nostro giocatore sul campo, mentre quello destro è adibito ai vari colpi da eseguire con la racchetta, incluso il controllo di parametri come forza, direzione nonché tipologia. Alcuni esempi concreti: spostando la levetta destra in avanti realizzeremo un top spin, portandola indietro invece realizzeremo dei colpi pieni di effetto. Risulterà fondamentale il tempismo durante l’esecuzione di tali mosse per ottenere dei colpi ben riusciti. E’ necessaria quindi un po’ di pratica per padroneggiare al meglio questo sistema, in particolar modo nelle fasi più concitate e rapide dei match. Per quanto riguarda il servizio, invece, il tutto si fa molto più immediato e intuitivo poiché dovremo solamente scegliere il tipo di colpo con un movimento verso il basso dello stick destro e successivamente direzionare la battuta, sempre seguendo il tempismo giusto. Per quanto concerne le volée o le palle a fil di rete, invece, dovremo utilizzare i grilletti destro e sinistro. Gli amanti del tennis e di questo tipo di titoli avranno già capito da tale impostazione che i duelli sotto rete si faranno sempre rapidissimi, privi di margine d’errore e quindi implacabili. Importante mettere in evidenza come però sarà in ogni momento disponibile il sistema di controllo classico, ossia quello con un colpo preciso assegnato ad ogni tasto del joypad. Questo consentirà quindi di non compromettere tornei o match importanti durante la carriera a causa dell’inesperienza nel nuovo sistema di controllo. Nonostante tutto questo, però, l’impressione generale è che le partite risulteranno comunque sempre molto più arcade che ad alto tasso di simulazione, e soprattutto estremamente rapide e veloci.
Oh ma quello è Djokovic!
Il comparto tecnico di questo titolo colpisce positivamente. Questo elemento si palesa soprattutto per quanto concerne i modelli poligonali dei giocatori celebri presenti nel titolo. Gli appassionati non faticheranno a riconoscere nell’aspetto e nelle movenze campioni di oggi del calibro di Rafa Nadal o Djokovic, o del passato come Pete Sampras. Ottima la realizzazione anche dei campi e degli stadi dove forse però poteva essere fatto qualcosa di più nelle rifiniture del pubblico sugli spalti. Sono presenti anche delle autentiche note di classe a livello grafico. Provate ad esempio a soffermarvi sulle impronte o sulle strisciate dei giocatori lasciate sulla terra rossa del Roland Garros, in maniera molto realistica e convincente. Il commento tecnico è stato affidato a due grandi nomi, come l’ex campione John McEnroe e Pat Cash, mentre gli effetti sonori sono campionature molto credibili dei vari campi di tennis di tutto il circuito ATP.
Concludendo
Questo Grand Slam Tennis 2, come detto nell’introduzione, si pone esattamente a metà fra Top Spin e Virtua Tennis, e questo è evidente soprattutto nel nuovo sistema di controllo Total Racquet Control, innovativo ma ancora certamente perfettibile. Possiamo affermare con certezza, comunque, che gli appassionati potranno divertirsi sicuramente con questo gioco: grazie soprattutto alle ricche licenze presenti nel titolo, Wimbledon su tutte, a una modalità carriera sostanziosa e a un comparto multiplayer completo, la longevità è assicurata.