Granblue Fantasy: Versus – Recensione
Quando la tigre di Yokohama ruggisce, è tempo di impugnare i Pad, imbracciare gli Arcade Sticks e darci dentro. Arc System Works è da sempre sinonimo di picchiaduro 2D, ed è tornata a ricordarcelo regalandoci un nuovo titolo di combattimento anime: stiamo naturalmente parlando di Granblue Fantasy: Versus.
Dopo gli ottimi Dragon Ball FighterZ e BlazBlue: Cross Tag Battle, è tempo di distanziarci dai titoli Tag per tornare agli scontri uno contro uno, percorrendo il sentiero della semplificazione tracciato negli ultimi anni. Perché negli ultimi tempi, al fine di rilanciare il genere picchiaduro, le scelte della compagnia di Yokohama ci hanno dimostrato l’interesse di creare nuovi titoli ammiccanti ai neofiti, ma abbondantemente complessi da suscitare interesse nei veterani del genere.
Prima di andare a sviscerare complessità e semplificazioni di Versus, è necessario fare un passo indietro per esaminare le radici di Granblue: originariamente rilasciato nel 2014 per mobile in oriente nella sua incarnazione ruolistica ammiccante al genere Gacha, da Granblue Fantasy sono state originariamente tratte una serie di light novel e addirittura una serie animata ancora inedite in Italia.
La trama narra le vicende del protagonista Gran che, accompagnato dal suo fido draghetto Vyrn, si troverà a vivere un susseguirsi di avvincenti battaglie, avventure e tradimenti, con tanto di pulzella in difficoltà da salvare. L’evocativa ambientazione ci propone un setting di navi volanti ed isole sospese nei cieli, con un malvagio impero alle nostre calcagna, un mistero da svelare e una ricerca disperata. Se a tutto questo aggiungiamo la splendida veste Cel Shading di finto 2D del motore di Arc System, non potremo che deliziarci in un susseguirsi di incontri e scontri.
Sebbene la trama nel genere picchiaduro svolga il mero ruolo di sottofondo narrativo, con le sue contraddizioni e perplessità, non è questo il caso. Granblue Fantasy: Versus si distingue infatti per un’articolatissima campagna GDR, ricca di dialoghi e filmati, riscattando in pieno l’eredità donatagli dal suo predecessore e ibridandola con la sua natura guerresca. Durante lo svolgersi della campagna verremo chiamati infatti a imbracciare le armi in una serie di livelli a scorrimento laterale 2D, decisamente Hack and Slash, dove ci verranno proposte orde di nemici da abbattere e imponenti Boss da affrontare.
Assieme alla crescita dei personaggi, banalmente strutturata in livelli, questa modalità poggia sul ben oliato cardine dell’evoluzione dell’equipaggiamento. Dovremo infatti investire il nostro bottino al fine di potenziare l’arma in possesso, incantarla con abilità e riportarla costantemente al livello 1 per poterne successivamente potenziare le statistiche oltre il suo limite. La natura elementale delle armi fa sì che dovremo spesso adattare il nostro equipaggiamento per far fronte alle debolezze e resistenze dei nostri avversari, regalandoci quel pizzico di grinding in grado di insaporire la ricetta originale.
Sebbene la modalità GDR non sfiori mai le complessità del genere, regala un prezioso aiuto ai neofiti proponendo una progressione naturale e ricca di tutorial, in grado di preparare perfettamente il giocatore agli scontri multigiocatore ai quali il titolo è destinato. Proprio ai neofiti in Granblue Fantasy: Versus è rivolta una particolare attenzione, con un tasto dedicato alla semplificazione degli input che, combinando le combo degli attacchi, permetterà di eseguire le classiche Hadoken e ShoryuKen senza dover inserire i rispettivi comandi manualmente.
In Versus vediamo riproposta la solidissima formula composta da attacco debole, medio, forte e speciale. La combinazione in ordine di potenza crescente di questi attacchi, legando una mossa speciale alla fine della sequenza, è lo scheletro di gioco sul quale il titolo si basa. La novità in termini di gameplay è legata invece alle mosse speciali: siamo abituati a poter eseguire questi mirabolanti attacchi nelle loro tre più classiche incarnazioni, laddove l’utilizzo della mossa in versione potente avrebbe canonicamente consumato una “barra”.
Niente barre per gli attacchi speciali, in GranBlue Fantasy: Versus, bensì un sistema di Cooldown delle mosse, in grado di farci lanciare a volontà le nostre special nelle incarnazioni leggere e medie, ma costringendoci a vivere preziosi secondi di ricarica nel caso in cui scegliessimo di rilasciarne la piena potenza. Questo particolare accorgimento ci vedrà spesso scegliere tra la massimizzazione dei danni o la scelta di non rinunciare a parte del nostro kit e limitarci ad un gameplan più ragionato e morigerato.
La possibilità di connettere gli attacchi tra loro per generare combo o juggle a dir si voglia, è sancita e limitata dalla “prossimità”. In Versus i nostri attacchi cambieranno dunque in base alla distanza dall’avversario, permettendoci di connettere le mosse solamente quando saremo veramente vicini al nemico, proponendoci un titolo dal neutrale solido, dove giocheremo e sentiremo tantissimo ogni singolo passo che ci separa dall’avversario.
Con un Roster al lancio di appena 14 personaggi (2 dei quali appartenenti al DLC della Season 1) siamo ben lontani dalla faraonica moltitudine di combattenti proposti dai titoli concorrenti, eppure la diversificazione del gameplay è enorme. Ce n’è per tutti i gusti: dal personaggio rushdown allo zoning puro, fino a chi si affida a un gioco di prese. Se cercate un particolare stile di gioco, possiamo assicurarvi che troverete sicuramente un’incarnazione nel roster che fa per voi. Qui l’esperienza di Arc System Works si fa davvero sentire, e nella sua semplicità Granblue Fantasy: Versus non ha nulla da invidiare dai più popolosi roster dei suoi rivali.
Non aspettatevi combo chilometriche, instant air dash o tasti speciali per ridurre in un balzo la distanza tra voi e l’avversario come visto in Dragon Ball FighterZ, l’unico strumento a vostra disposizione per far fronte a un gioco di zoning sarà affidato ai vostri riflessi, alla corsa e al tasto schivata. La schivata vi permetterà di eseguire un breve dash in grado di regalare qualche attimo di invincibilità e passare attraverso i proiettili nemici, o di sparire per qualche breve frame sul posto, così da inserivi nell’offensiva del vostro avversario.
Il fatidico dilemma che accompagna ogni picchiaduro – e ne sancisce la vitalità – riguarda naturalmente la solidità del comparto Online. Potete trarre un sospiro di sollievo, perché durante le nostre prove in rete, Granblue Fantasy: Versus si è dimostrato solido sia nelle sfide dirette contro i nostri amici, sia negli incontri svolti nelle simpatiche lobby multigiocatore. Discorso diverso quando si vanno ad affrontare giocatori geograficamente lontani, dove ci è capitato sistematicamente di perdere qualche frame.
Granblue Fantasy: Versus riscrive le regole del picchiaduro 2D e lo fa cominciando dalla basi, proponendo un titolo semplice, scarno di voli pindarici e poggiato solidamente sui fondamentali del genere. Sebbene i fan più accaniti dei sistemi di juggle possano storcere il naso, la validità del titolo è al di sopra di ogni possibile dubbio. Versus sembra prendere spunto dai tutti i suoi predecessori, proponendo un gioco neutrale ragionato e ben ritmato, con tanto di super da connettere alle proprie combo. Questa sua semplicità propone un titolo accessibile a tutti, dove il perfezionamento del proprio stile di gioco passa inevitabilmente attraverso il consolidamento delle basi universali del genere, basi valide in tutti gli altri titoli e spesso soffocate da sistemi di contorno fin troppo invadenti.
Pro
- Gameplay solido
- Adatto ai neofiti
- Semplice e accessibile
Contro
- Poco stimolante nel tempo per i veterani
- Narrativamente destinato agli appassionati dell'Anime