Gotham City Impostors – Recensione Gotham City Impostors
Chi ha visto almeno una volta The Dark Knight, stupendo film su Batman diretto da Christophen Nolan, ricorderà una frase di forte impatto. Che succede quando una forza inarrestabile incontra un corpo inamovibile? Probabilmente niente, o probabilmente ne uscirebbe fuori il delirio totale. Vi starete chiedendo: che c’entra tutto questo? Stranamente, la cosa è più calzante di quello che sembra, e nemmno la citazione di un film di Batman è casuale. Parliamo, infatti, di Gotham City Impostors.
Sviluppato dai Monolith Production, e distribuito in digital delivery su PC, Xbox 360 e Playstation 3, Gotham City Impostors scaraventa il giocatore nella sordida Gotham City, in balia di mitomani mascherati che se la danno di santa ragione con tanto di mitra e gadget fuori di testa. Il gioco è un FPS multiplayer privo di qualsiasi modalità in singolo, che cavalca senza vergogna il successo del recente e splendido Arkham City. Avra le carte in regola per emergere in un calderone già stracolmo di titoli simili? Questa recensione è qui proprio per scoprirlo.
Forza inarrestabile o oggetto inamovibile?
Passato il veloce e istruttivo tutorial iniziale, il gioco rivela immediatamente al giocatore la sua natura. Gotham City Impostors è un FPS folle e fuori di testa, popolato da mitomani che cercano di imitare le gesta di Batman e del Joker. Parliamo di persone comuni, spesso ciccione e con gravi ed evidenti problemi, tanto fisici quanto mentali, che vestiti con tanto di mantellina o trucchi da clown se ne danno di santa ragione. Durante le partite si potranno vestire i panni dei Bats, paladini mascherati devoti al cavaliere oscuro, e dei Jokerz, fanatici del più pericoloso pagliaccio di Gotham. La scelta della fazione cambia davvero poco, dato che entrambi gli schieramenti possono contare sugli stessi gadget e le stesse armi, tanto più che spesso, giocando, capiterà di militare in entrambi i gruppi senza vera e propria continuità.
La vera forza di un mondo tanto folle sta nella profondissima customizzazione, che permette di personalizzare il proprio alter ego non solo dal punto di vista bellico (ossia, armandolo con armi e gadget mano a mano sempre più potenti), ma anche da quello stilistico, sia in maniera da impattare con il gioco (creando un bel guerriero con qualche chilo di troppo), sia in maniera puramente estatetica, con tanto di biglietti da visita e mascotte, tutte cose inutili al fini del gioco ma di chiaro impatto visivo. Ciò che fa un po storcere il naso è l’eccessiva lentezza nell’avanzamento, resa ancor più antipatica dalla possibilità di comperare potenziamenti prima di poterli sbloccare raggiungendo il livello necessario. Un po’ un non-sense, ma è una cosa che può però essere facilmente ignorata.
Pattini o Rampino? questo è il dilemma!
Si diceva, più su, che Gotham City Impostors è totalmente votato al multiplayer. Le modalità di gioco disponibili sono, bene o male, le classiche che qualsiasi veterano di FPS online conoscerà bene, ossia Deatmatch, Suffumigazione (una specie di King of the Hill) e Guerra Psicologica (ruba bandiera) . La differenza, anche se non sostanziale, è che queste sono interpretate in un modo particolare e decisamente folle, che la singolare costruzione delle mappe, affiancata all’utilizzo dei particolari gadget, rende ancor più originale.
Avviato il matchmaking, il giocatore viene inserito in una delle due squadre, e si può finalmente iniziare a combattere.Sin da subito si capisce che utilizzare al meglio i gadget scelti può portare facilmente alla vittoria. I rampini sono utili per arrampicarsi sui tetti, i roller blades rendono gli spostamenti più rapidi e veloci e gli stivali a molla rendono possibile compiere balzi non indifferenti. Le mappe (pochissime, solo cinque) sono ideate apposta per avvantaggiare l’uso tattico dei gadget, e basteranno pochi minuti di gioco per accorgersi che il classico spara spara ha poca ragione di esistere (anche perché lo scontro è solo sei contro sei). C’è una certa componente tattica, che però non riesce ad emergere mai come dovrebbe, ed è un grande peccato, perché il gameplay ne avrebbe sicuramente giovato. Tutto batte sul lato più folle e immediato, e da un certo punto di vista è anche condivisibile, vista l’atmosfera.
Poco riuscito il matchmaking, privo di un pur minimo filtro regionale, e sin troppo lento. Passa davvero troppo tempo tra una partita e l’altra, e questo può essere problematico per quei giocatori che vogliono solo farsi una partitina in un raro momento di relax. Senza considerare, poi, il lag eccessivo, in particolare quando si gioca con utenti extra-europei. In questi casi il tutto diventa praticamente instostenibile. Fortunatamente, quando si combatte con giocatori italiani o europei questo non avviene.
Mantello, naso rosso e fumo colorato
Graficamente parlando il titolo non fa certamente gridare al miracolo, ma risulta comunque molto gradevole alla vista. I modelli poligonali risultano ben disegnati e davvero simpatici, mentre gli ambienti riescono, con il loro spiccato contrasto cromatico, fatto di colori accesissimi e grigi marcati, a ricreare una piacevole atmosfera da fumetto. Peccato, come si diceva prima, per la penuria di mappe: sono solo cinque, e questo non giova certamente alla longevità complessiva. Ben riuscito anche il lato sonoro, con una completa localizzazione italiana decisamente apprezzabile, anche se, alla fine, le frasi in gioco sono pochissime, quindi non è che la prova per i nostri doppiatori fosse così ardua.
Verdetto Finale
Gotham City Impostors dimostra di poter dire la sua in un panorama decisamente sovraffolato come quello degli FPS multiplayer. Lo fa con uno stile folle e originale, che sicuramente cavalca l’attuale successo del brand Batman, ma comunque con gusto e approccio personali. Si tratta comunque di un prodotto con evidenti limiti, tanto nella proposta ludica, valida ma limitata nonostante la profonda libertà di customizzazione, tanto nella gestione del matchmaking e delle partite. Insomma, un titolo simpatico e divertente ma nulla più, capace comunque di appassionare quel tanto che basta per farne un gioco sicuramente apprezzabile e consigliato.
Se siete amanti di Batman ma non apprezzate molto gli FPS, stategli pure alla larga. Del cavaliere oscuro ha il pipistrello nero su sfondo giallo e nulla più. Se invece cercate un FPS divertente e, per una volta, lontano dall’essere una banale copia di Call of Duty, provate a dargli una possibilità. Potreste trovarlo interessante.