Goat Simulator Remastered Recensione

Nei primi anni dello scorso decennio, Goat simulator ha guadagnato una grandissima popolarità grazie al suo gameplay tanto semplice quanto divertente. Da Pewdiepie e Jacksepticeye fino all’italiano Favij, il titolo è stato un vero e proprio fenomeno commerciale, che ha spinto innumerevoli canali YouTube e conquistato un vasto pubblico su tutte le piattaforme.

Oggi, a quasi 10 anni dal suo rilascio originale, il titolo fa il suo ritorno in versione rimasterizzata. Ma era davvero necessario questo Goat Simulator Remastered? E soprattutto, come si comporta il titolo? Scopriamolo insieme in questa Goat Simulator remastered recensione.

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Goat Simulator Remastered mantiene le stesse caratteristiche che l’hanno contraddistinto da sempre: ovvero un gameplay diretto e immediato. I comandi sono pochi, semplici da imparare, ma in grado di dare vita a combinazioni esilaranti e imprevedibili.

L’obiettivo è uno solo: esplorare liberamente il mondo di gioco e dare sfogo alla propria fantasia. Che si tratti di calciare gli NPC o di far esplodere una stazione di rifornimento, Goat simulator offre una gamma di attività stravaganti, pensate per sorprendere e strappare un sorriso. Le possibilità sono infinite e, almeno alla prima volta, ogni trovata riesce a divertire con la sua assurda libertà di azione.

Uno dei punti di forza di questa remaster è il numero elevato di contenuti che offre: include infatti tutti i DLC e i livelli pubblicati dopo il rilascio del titolo originale. Appena avviato, il giocatore potrà scegliere tra varie mappe, ognuna con attività diverse ed originali. Si va dai furti ispirati alla serie Payday fino al salvataggio in stile Star Wars di alcuni ostaggi catturati da una navicella aliena.

Il gioco mette a disposizione diversi personaggi giocabili, alcuni dei quali possono essere sbloccati completando varie attività. Ogni personaggio presenta diverse versioni alternative: per esempio, potrete sbloccare una versione aliena della capra in un livello dedicato o giocare come un pinguino su una sedia a rotelle, solo per citarne alcuni.

L’esplorazione è fortemente incentivata dallo sblocco di nuovi personaggi e delle loro varianti. Ogni livello, inoltre, è ricco di trofei da collezionare e accessori speciali, come il jetpack, che vi permetterà di esplorare i livelli in volo.

Questa remaster era davvero necessaria?

Dal punto di vista tecnico non c’è molto su cui soffermarsi. Visivamente il titolo è stato potenziato, con un’illuminazione migliorata e texture più dettagliate, che rendono il mondo di gioco visivamente più accattivante rispetto all’originale.

Il comparto audio, tuttavia, non sembra aver subito grosse modifiche rispetto alla versione originale e di fatto non rappresenta nemmeno un aspetto fondamentale del titolo. Su PS5 Pro il titolo offre una performance stabile, senza cali di frame rate, crash improvvisi o bug evidenti, fattori che avevano spesso compromesso l’esperienza nella versione originale.

Tuttavia, nonostante la quantità e la varietà di contenuti, il prezzo richiesto appare difficile da giustificare. Anche se inizialmente diverte, il gioco tende a diventare monotono dopo anche un solo quarto d’ora di gioco facendo subentrare il senso di noia. Purtroppo il titolo è un gioco senza identità e il senso di vuoto che lascia è disarmante, specialmente se giocato in solitaria.

Il titolo offre inoltre la possibilità di giocare con un amico in split screen, fattore che può alleviare il senso di noia delle sessioni solitarie. Nonostante l’intento del titolo sia quello di divertire, non si può ignorare il fatto che Goat Simulator Remastered è un gioco pessimo, anche di fronte ai numerosi aggiornamenti apportati.

Ma va bene così, gli stessi creatori l’hanno sempre considerato come tale e l’acquisto da parte dei giocatori avviene attraverso una scelta consapevole.

Proprio per questo motivo dobbiamo spezzare una lancia a favore degli sviluppatori di Coffee Stain, un aneddoto divertente riguardante il titolo è il parere degli sviluppatori stessi che non consigliano l’acquisto del gioco. Quanto segue è solo una piccolo estratto delle dichiarazioni dei devs, che riassumono in poche righe gran parte della qualità del titolo, visitando la pagina di Steam, potete leggere la versione completa.

“Goat Simulator Remastered è un gioco assolutamente stupido e lo è sempre stato, fin dal primo Goat Simulator programmato oltre 10 anni fa. Te lo abbiamo già detto, ma vogliamo ripeterlo: spendi altrove i tuoi soldi. Magari acquista un bel cappello, un paio di mattoni o fai una colletta con gli amici e compra una capra vera.”

Visitando il seguente link, potrete leggere un articolo dedicato a Goat Simulator di qualche anno fa e approfondire meglio la questione.

Conclusione

In conclusione, questa remaster non ha senso di esistere,  probabilmente sarebbe bastata una semplice patch per console next gen. Nonostante questo, va riconosciuto il lavoro svolto dagli sviluppatori nel risolvere molti dei problemi dell’originale, il titolo è stato migliorato sotto ogni aspetto. Resta però la questione del prezzo di 30 Euro che rimane sicuramente troppo alto per l’esperienza che questa versione offre.

Goat Simulator Remastered è disponibile dal 7 Novembre su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X\S, il titolo inoltre è stato incluso nel Game pass di Microsoft e può essere scaricato senza costi aggiuntivi.

Per tutte gli aggiornamenti riguardanti Goat Simulator Remastered vi consiglio di rimanere su Gamesource, inoltre vi consiglio la visione del trailer di lancio per capire meglio le migliorie che sono state apportate dal team di Coffee Stain attraverso la comparazione con la versione originale del 2014.