Ghostrunner 2 RECENSIONE | Un ottimo mix di vecchio e nuovo
Ghostrunner 2 RECENSIONE vuole raccontare di un seguito molto più difficile da costruire di quanto non sembri. Il primo capitolo è uno di quei giochi che, limiti tecnici sulle versioni console a parte, rasenta la perfezione in ciò che si pone di fare.
Presenta poche meccaniche, curate al meglio possibile e con un level design che ne rispecchia la qualità.
Optare per un “more of the same” è pericoloso, considerando come la narrazione non sia un punto forte del prodotto. Si rischia inevitabilmente di ritrovarsi tra le mani un bel gioco che però non sorprende, né soddisfa quanto l’originale.
Ghostrunner 2 RECENSIONE | Un seguito che non cerca di migliorare il predecessore, invece lo espande con nuove idee.
Nel primo 40% del gioco (42 se ci vogliamo fidare della percentuale di completamento della Playstation 5), sembra che gli sviluppatori abbiano optato per questa formula. Ripetere ciò che è stato in passato, con qualche piccolo twist qua e là.
Al di fuori della divertentissima modalità secondaria in stile rogue-like (aggiunta solo dopo nel primo), c’è poco di sorprendente.
Si tratta semplicemente di nuovi livelli del primo Ghostrunner. Ora è disponibile una parata, che sostituisce la meccanica di colpire al volo i proiettili per spedirli al mittente e che col tempo mi ha convinto sempre più. C’è anche una varietà nemici superiore e qualche battaglia boss con buone idee realizzate abbastanza bene.
Poi però, l’esperienza cambia. Arriva la moto, si esplora una nuova zona, la formula Ghostrunner viene applicata ad uno stile di gioco diverso, con più enfasi sull’esplorazione, maggiore profondità del platforming e nuove possibilità di game design e boss design.
Il rischio dell’evoluzione, vale la candela?
Espandere il mondo di gioco è una scelta che, personalmente, ho apprezzato molto. L’estetica di Ghostrunner 2 è molto bella, ma anche molto monotona. Considerando il genere è normale trovarsi sempre circondati da neon nel mentre si salta da tetto a tetto della distopica Dharma Tower, tuttavia, arrivati al secondo capitolo, la ripetitività si fa sentire.
Con l’inclusione della moto e di alcune missioni più aperte, ambientate in un grande deserto post-apocalittico, si va a rimediare al rischio di stuccare il giocatore. Aiuta anche il fatto che la direzione artistica rimane molto interessante anche in queste sezioni di gioco che completano bene l’atmosfera della Dharma.
Il gameplay è invece il punto dove questa scelta può risultare divisiva. Da livelli lineari e frenetici si passa ad un ritmo più rilassato, a mio parere adatto sia all’estetica che all’atmosfera generale di queste missioni. Tuttavia, a me è piaciuto questo esperimento degli sviluppatori.
Sentirsi a casa in un nuovo quartiere
L’essenza di Ghostrunner è nel suo gameplay più puro che alterna fasi di platform a battaglie molto veloci, tutto con una spiccata anima trial and error. Ogni colpo equivale alla morte. Persino la neo-arrivata parata non vi salverà da praticamente alcun nemico, a meno di riuscire ad utilizzarla come parry.
Nei livelli più simili al primo gioco, che rappresentano circa metà dell’avventura considerando che alla fine si ritorna su quella formula, il gameplay funziona benissimo. Si tratta di qualcosa di già perfettamente affinato in passato dopotutto.
Nelle sezioni più sperimentali di Ghostrunner 2 gli sviluppatori correvano il rischio di perdere di vista il nucleo dell’esperienza, a mio parere però, il mix di platform e combattimento rimane distribuito alla perfezione anche quando intervallato da un’esplorazione più libera.
Ghostrunner 2 è spiccatamente Ghostrunner in ogni suo momento.
Nuovi pregi, vecchi difetti
In generale posso dire che la cosa più soddisfacente che fa Ghostrunner 2 è essere diverso il giusto. Riesce a preservare tutto ciò che ho amato del primo pur portando sul piatto nuovi elementi. Purtroppo ciò significa anche che alcuni dei difetti tornano, nonostante le nuove idee.
Narrativamente, il gioco è ancora poco interessante. In questo aspetto ritengo il sequel inferiore. C’è un’enfasi maggiore sulla narrazione con alcuni colpi di scena interessanti qua e là ed un cast decisamente più espanso. Purtroppo però, entrambi questi elementi sono punti deboli del prodotto.
Nessuno si aspetta né vuole che Ghostrunner sia un intenso drama con personaggi complessi e motivazioni più articolate di “lo faccio per vendetta” o “lo faccio perché ingiustizie”, ma Jack sembra non avere vero interesse negli eventi del gioco e i personaggi che lo circondano sono tutti dimenticabili.
Lo scambio di battute punta a sfruttare l’indifferenza di Jack per creare della comicità, ma fallisce. Anzi, quasi infastidisce. Fortunatamente non è qualcosa su cui il gioco punta tantissimo, con molta esposizione sepolta dalla frenesia del gameplay.
Torna anche qualche problema di performance, fortunatamente più raro e meno grave che nella release originale del primo gioco. Sulla versione Playstation 5 mi è capitato di vedere dei rallentamenti in un paio di sezioni.
A onor del vero, questi rallentamenti erano spesso in momenti nei quali non era prevista alcuna interazione, quindi il fastidio è minimo
E si conclude con le vecchie certezze
Graficamente Ghostrunner 2 è molto bello da vedere. Non si tratta di un gioco che punta tanto sulla densità di dettagli, adottando uno stile più concentrato sull’illuminazione generale e il colpo d’occhio generale. Io lo gradisco parecchio e penso si sposi bene con la filosofia generale del gioco.
La musica riflette la frenesia degli eventi e accompagna bene ogni sezione. Forse risulta un po’ ripetitiva alla lunga, in quanto non subisce un parziale cambiamento per accompagnare il cambio di estetica citato prima, tuttavia non mi sento di criticarla.
In conclusione
Ghostrunner 2 è l’ennesimo giocone di questo 2023. Un sequel che mantiene tutto ciò che rende il primo divertente ma non manca di sperimentare un po’ con la formula.
Tali esperimenti potrebbero allontanare alcuni fan (principalmente ho l’impressione che siano dannosi per le speedrun) ma li ho trovati tutto sommato ben riusciti.
Unendo ciò a delle bossfight migliori rispetto al passato e alle certezze della formula di gioco, non posso che consigliare Ghostrunner 2 a chiunque voglia un titolo frenetico e divertente.
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Ghostrunner 2 è l'ennesimo giocone di questo 2023.
Pro
- Sperimenta senza perdere lo spirito del primo gioco
- Frenetico, divertente, difficile
- Varietà di nemici ottima
- Graficamente molto gradevole
Contro
- Narrazione dimenticabile
- Rari problemi tecnici