Genshin Impact – Recensione
Genshin Impact è un gioco incredibile, non perchè sia un capolavoro, ma perchè va contro a (quasi) ogni preconcetto negativo a cui il modello free-to-play ci ha abituato da ormai oltre dieci anni. Il nuovo gioco di Mihoyo è doppiamente incredibile perché nonostante sia un mobile game, sembra naturale da giocare anche su PlayStation 4 e PC. E infine, Genshin Impact è incredibile anche perché prende la formula di gameplay di Breath of the Wild e la trasforma in un ibrido tra Zelda e un MMO, senza però sacrificare completamente il fascino dei due mondi. Insomma, quello che si presentava come un interessante clone dell’ultima avventura zeldiana, puntato però ai telefoni, si è in realtà rivelato un prodotto molto più singolare e unico che funge da perfetta base da ampliare in futuro per creare qualcosa di davvero speciale.
Il nucleo dell’esperienza di Genshin Impact consiste nell’esplorare il misterioso mondo di Tervyat, prendendo il controllo di uno dei due gemelli protagonisti. Dai primi minuti si notano subito le fondamenta Breath of the Wild-like che compongono il gioco: si può scalare ovunque, ci sono ingredienti da raccogliere in ogni dove e la mappa è costruita per spingere all’esplorazione creativa, cercando sempre strade diverse. In questo primo impatto, sono immediatamente visibili anche i limiti di Genshin Impact rispetto a Zelda, il level design è meno ispirato e il sistema chimico non viene implementato nell’esplorazione ma solo nel combattimento (ad eccezione del ghiaccio, utilizzabile per creare passaggi sull’acqua). Dopo qualche minuto d’introduzione veniamo quindi introdotti alle meccaniche che differenziano il free-to-play di Mihoyo dal gioco Nintendo.
Cominceremo a incontrare alcuni personaggi, i quali si uniranno a un nostro party. Ognuno di questi ha moveset diversi, abilità diverse e soprattutto delle magie elementali diverse. In Genshin Impact non avremo multiple armi a disposizione, ma dovremo invece ruotare tra i personaggi per costruire delle combo elementali con le quali sconfiggere i nemici. Inizialmente potrà sembrare scomodo, ma ci vorrà poco per afferrare l’immediata qualità di questo sistema di combattimento che trasforma ogni incontro in un piccolo puzzle, nel quale si dovranno alternare personaggi e abilità in base al tipo di nemico. Non ci si limita però a un semplice sistema di forze e debolezze in stile Pokèmon, gli elementi (sia dei personaggi controllabili che quelli passivi dei nemici) di concatenano tra loro e sfruttare queste catene è la chiave per superare gli scontri più ardui di Genshin Impact.
Purtroppo questo sistema è inevitabilmente legato a uno dei due punti più controversi dell’opera di Mihoyo. Se apparentemente la qualità del gioco rende difficile credere che sia davvero Free-To-Play, una volta sbloccata la funzione “Wish” e i “Battle pass” si capisce esattamente dove in futuro potrebbero spingere molto per guadagnare. Essenzialmente Genshin Impact è un Gacha game, un gioco nel quale di utilizza una valuta acquistabile tramite microtransazioni o ottenuta ben più lentamente in gioco per sbloccare nuovi personaggi. Questi verranno “pescati” in modo casuale da una pull che contiene decine di personaggi e centinaia di armi. Le percentuali per ottenere i personaggi a rarità maggiore sono infime, si parla dello 0,6%. Fortunatamente non sembra essere necessario avere i personaggi top tier per proseguire nella storia, però sconsigliamo fortemente il gioco a chiunque abbia problemi di ludopatia o voglia essere forzatamente completista e sbloccare tutti i personaggi giocabili. Nonostante l’equilibrio di gioco sia sinceramente ottimo, è inevitabile sottolineare come il sistema Wish renda il titolo difficile da fruire per chiunque abbia forte fastidio dinnanzi a microtransazioni tanto appetitose.
Tuttavia possiamo dirvi che, a conclusione del contenuto di trama disponibile ad ora, non ci siamo sentiti penalizzati dal non aver pescato alcun personaggio di rarità massima, e sottolineiamo come l’esperienza di Honkai Impact 3rd e questo inizio di Genshin ci fanno ben sperare per il futuro. Dopotutto Mihoyo, nonostante la percentuale infima nel Gacha, è abbastanza nota per regalare buoni personaggi, essendo quindi abbastanza Free-to-Play friendly. Attualmente i due personaggi disponibili in regalo (oltre ai 4 che verranno forniti di base) sono ottimi e ricoprono i due ruoli più sensibili in un team, essendo un solido dps e un eccezionale healer.
Parliamo quindi delle influenze MMO di Genshin Impact. Mentre l’esplorazione e il feeling di gioco ricordano molto Breath of the Wild, il sistema di missioni ci ha ricordato moltissimo una versione molto migliorata di quella visibile in giochi come Tera o negli ultimi Assassin’s Creed. La trama principale è strutturata in missioni, alla conclusione di una serie di esse però si incontrerà un muro: non sarà possibile proseguire prima di aver raggiunto un certo “livello avventuriero”. Questo livello aumenta facendo letteralmente qualsiasi cosa, tuttavia i modi più efficaci per livellarlo sono esplorare zone completamente oscure, sbloccando i teletrasporti e i dungeon, oppure prendere parte a delle missioni secondarie. Queste ultime ci hanno sorpreso. Non si tratta del solito, inutile, “busywork” tipico degli MMO o particolarmente offensivo nei giochi Ubisoft moderni. Molto spesso trattano di piccole avventure, con parecchi dialoghi e video unici, che arricchiscono la lore di Tervyat e presentano alcuni dei personaggi poi ottenibili tramite il Wish.
Se il sistema generale rimane notevolmente solido a nostro parere, nonostante le influenze MMO in un gioco single player siano raramente un plus, il secondo punto ove Genshin Impact pecca gravemente è la componente co-op. Come abbiamo specificato, il gioco è principalmente indirizzato al giocatore singolo, tuttavia è possibile anche giocare in cooperativa; le attività sono però estremamente limitate. Si può entrare nel mondo di un amico, ma non si otterrà esperienza e non si potrà interagire con nulla che non sia un nemico da sconfiggere. Non è nemmeno possibile affrontare assieme i dungeon, sostituiti invece da delle specie di challenge che però durano poco e non sono soddisfacenti. Ironicamente il sistema di challenge più avvincente, l’Abisso, non è giocabile in cooperativa. La sezione multiplayer è quindi per ora estremamente povera, tanto da sembrare praticamente inutile. Ci auguriamo che Mihoyo abbia in piano di inserire qualche contenuto interessante in tal senso, qualcosa di simile a dei Raid o dei dungeon affrontabili in cooperativa.
Concludiamo quindi con focus sul lato tecnico e narrativo. Tecnicamente, Genshin Impact varia molto da piattaforma a piattaforma, è molto gradevole all’occhio su ogni possibile dispositivo che lo regga, tuttavia la versione PS4 è afflitta da cali di framerate e qualche glitch grafico. Niente di troppo impattante, ma comunque di tanto in tanto si notano cali di prestazioni. Per quanto riguarda le musiche, anch’esse prendono molto spunto da Breath of the Wild, senza riuscire a stupire ma accompagnando decentemente. La narrativa è invece, per ora, abbastanza anonima. Questo tipo di gioco è in grado di migliorarsi esponenzialmente col tempo, come successo per Fate/Grand Order o Final Fantasy Brave Exvius, ma ad ora non ci siamo trovati a seguire la trama con piacere, ma senza sorprese.
Essenzialmente, Genshin Impact è un gioco incredibile perché propone con un free-to-play un’esperienza fresca e migliore di altre che invece caricano il prezzo pieno. Ovviamente c’è un ma, consistente nella meccanica Gacha che potrebbe andare fuori controllo in futuro. Per ora l’esperienza è estremamente solida anche senza usufruire di microtransazioni, e abbiamo molte speranze per il futuro di questa avventura. Se non fosse per una trama insipida e una modalità cooperativa ad ora inutile, Genshin Impact si assesterebbe tra le eccellenze del 2020, purtroppo non è così; tuttavia rimane una delle migliori basi per un gioco a lungo termine che siano mai state create.
Pro
- Ottima base per un futuro glorioso
- Esplorazione divertente
- Sistema di combo elementali ben pensato
- Esteticamente molto bello
- Equilibrio free-to-play ben tenuto
Contro
- Modalità cooperativa pressoché inutile
- Narrativa ad ora insipida
- Il gacha è sempre pericoloso