Gears Of War 4 Multiplayer – Recensione
The Coalition era consapevole dell’eredità di Gears Of War quando ha iniziato a lavorare sul comparto multiplayer di questo quarto titolo della serie, una consapevolezza che traspare chiaramente man mano che si accumulano ore a giocare online, e anzi si può dire che le meccaniche di gioco viste in single player addirittura si esaltino nel PvP e in generale in una qualsiasi delle modalità proposte. Grande merito va anche al fatto di aver mantenuto fede alla tradizione, Gears Of War 4 introduce infatti alcuni nuovi aspetti e una manciata di nuove modalità, ma colloca il suo multiplayer totalmente nel canoni tipici della serie.
La modalità Orda 3.0 è la colonna portante di questo comparto e per certi versi, anche di tutto il gioco: a disposizione ora abbiamo 5 diverse classi di personaggio, ognuna con un particolare equipaggiamento – anche se una volta iniziata la partita non ci sono restrizioni particolari sulle armi utilizzabili – e un Fabbricatore di cui abbiamo già parlato in sede di recensione. I nemici uccisi droppano energia da raccogliere e trasportare al Fabbricatore stesso, con cui poi costruire strumenti di difesa utili a contrastare le ondate crescenti di nemici.
Se in squadra c’è un Ingegnere, potrà riparare queste difese, altrimenti ogni classe ha a disposizione 5 slot potenziamento, sbloccabili man mano che il proprio personaggio sale di livello, slot dicevamo in cui inserire particolari carte abilità capaci di modificare alcuni parametri della classe stessa. L’orda consiste di vari livelli di difficoltà selezionabili prima della partita, ogni match comprende 50 ondate e ogni dieci un assai arduo scontro con dei boss.
Ma in generale tutte le modalità hanno beneficiato di un bilanciamento alla difficoltà, sebbene le storiche uccisioni con il fucile Gnasher siano ancora ben presenti, con buona pace di chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di multiplayer e se va a spasso per la mappa cercando un approccio più metodico: la frenesia e la velocità sono da sempre due fattori dominanti in questa serie e Gears Of War 4 non è certo da meno.
Tuttavia il gioco non diventa un “tiro al principiante” perché The Coalition ha giustamente pensato di dividere il tutto secondo 5 diversi rank di bravura: soltanto dopo un determinato numero di uccisioni sarà possibile passare al livello di difficoltà successivo, un sistema che quindi va a bilanciare la competizione e, salvo rare occasioni, riesce a garantire sempre partite equilibrate. Purtroppo ancora una volta rimangono i soliti problemi di lag, con i giocatori d’Oltreoceano avvantaggiati da questo aspetto, a parziale consolazione c’è da dire che giocando su PC il puntamento con il mouse risulta comunque in grado di annullare il divario, ovviamente in mano ad un giocatore esperto.
Sempre sulla scorta del passato, anche in questo capitolo è possibile attaccare granate a muri e nemici, ma anche interrompere l’azione onde trarre in inganno l’avversario e piazzare la trappola altrove. Allo stato attuale sono presenti 10 mappe (incredibile come Ingorgo sia ancora cosi divertente dopo tutti questi anni) e 8 modalità: accanto alle classicissime Deatchmatch a squadre, Esecuzione, Zona di Guerra e King of The Hill troviamo quattro controparti nuove.
In Corsa agli Armamenti la squadra subisce un cambio di arma ogni tre uccisioni, in Dodgeball non è possibile rianimare un compagno senza prima aver ucciso un avversario; nella modalità Guardiano uccidendo il team leader avversario si precluderà ai nemici la possibilità di rianimare i compagni feriti. Menzione a parte per la modalità Escalation, dalla vaga connotazione in stile ESport, prevede di dover conquistare tre anelli presenti su di una data mappa, mentre un conto alla rovescia farà apparire armi più potenti ad intervalli sempre minori, aumentando nel contempo il tempo di respawn.
Quale che sia la modalità preferita, le mappe mantengono la chiara connotazione tipica di Gears Of War, disponendosi dunque in modo simmetrico ma con una discreta dose di vie alternative. Il tutto con un solido framerate a 60fps sulla scorta di quanto già visto nella Ultimate Edition del primo capitolo lo scorso anno.
A tal proposito anche con Gears Of War 4 ritroviamo la stessa possibilità di personalizzare skin di armi e personaggi, sia con gli oggetti vinti in-game che con un sistema di microtransazioni che però non è troppo invasivo e dunque non crea squilibrio durante il machmaking.
Gears Of War 4 in versione multiplayer è più accattivante che mai. I nuovi meccanismi e la maggior frenesia del gioco danno nuova vita a formule semplici e collaudate, l’Orda 3.0 è divertentissima e il comparto tecnico di tutto rispetto. Le altre modalità sembrano passare un poco in secondo piano rispetto all’Orda, ma sono immediate e molto coinvolgenti. Se aggiungiamo anche la possibilità di eseguire spettacolari “Esecuzioni Epiche” ecco che per gli appassionati e non, questo è uno dei migliori PvP e coop online di sempre.
Pro
- Innovativo senza stravolgimenti
- Nuovo sistema di classi e skill
- Frenetico come non mai
Contro
- Qualche problema di lag
- Matchmaking a volte farraginoso