Gargoyles Remastered RECENSIONE Un tuffo nei ricordi
“Era il tempo delle tenebre. Era il tempo della paura. Era il tempo dei Gargoyles”. Era il 1994 quando Disney mandò in onda per la prima volta una serie dai toni cupi, lontana da ciò a cui viene associata di norma la casa di Topolino. Ed era il 1995 quando dal successo scultorio dell’animazione televisiva si passò a quella videoludica con un’avventura capace di volare attraverso le generazioni e arrivare a noi con Gargoyles Remastered.
Pietrificate, ma mai dimenticate dopo circa ventinove anni, le creature mitologiche più note della TV si ridestano grazie a un rispettoso quanto corposo lavoro tecnico e grafico atto a ringiovanirle per le piattaforme attuali (fra cui Nintendo Switch, la versione in esame). Tra qualche aggiunta secondaria e una serie di ritocchi tali da sfociare quasi nell’etichetta di remake, i Gargoyles di Disney sapranno intrattenere novizi e fan della prima ora.
New York City ha ancora bisogno dei Gargoyles
Dal Sega Genesis alle piattaforme odierne, la storia dei rocciosi eroi non ha subito crepe né rimaneggiamenti. Il capo e avatar principale Golia compie un epico viaggio cercando di porre fine all’Occhio di Odino, un potente amuleto magico capace di trasformare qualunque individuo.
La controversa sorella Demona, ultima proprietaria dell’artefatto, diverrà l’antagonista portante della trama, spingendo gli oscuri paladini a scalare torri e a combattere per salvare il mondo. Che si tratti di un ripasso o di una prima scoperta, seguire le disavventure dei Gargoyles corredate da sparute sequenze filmate è piacevole e funzionano come collante ideale tra storia e gameplay.
Tra torri medievaleggianti, edifici di Manhattan e zone metropolitane, il viaggio di Golia si dipana lungo 5 macro livelli corredati da vari boss al termine di una corsa a ostacoli tra piattaforme e nemici. Non aspettarti insomma un viaggio che ti accompagni per quante sono le stagioni televisive degli anni ’90, ma una gradevole avventura ludica che possa aiutarti a studiare un pezzo di storia pop o a inserirla in un pomeriggio di ricordi.
Gargoyles Remastered con gli artigli su piattaforme
Dato l’intento del progetto (trasportare un gioco di quasi trenta anni al mercato odierno), è utile parlare del gameplay di Gargoyles Remastered in termini generali oltre che nella misura di una sua contestualizzazione temporale. Prima di tutto, la preponderante componente action incanalata in un contesto da platform si sposa in maniera egregia con il carattere della serie, con la forza dei suoi protagonisti.
Golia può infatti compiere una presa o artigliare i nemici che tentano di sbarrargli la strada verso la ricerca dell’artefatto magico. Nel suo peregrinare, può compiere una sorta di scatto in rotolata capace di rompere delle pareti, arrampicarsi sui muri e fare un doppio salto grazie alle sue poderose ali.
Chi sia abituato, giovani o veterani, alle dinamiche dei platform odierni potrebbe incontrare qualche lieve difficoltà ai primi balzi, mancando Gargoyles Remastered di quella fluidità raggiunta oggi nel corso degli anni. Mi riferisco nello specifico a un leggerissimo quanto percettibile ritardo tra l’input (il mio comando) e l’output dell’alter ego (la sua mossa), che sfocia in una richiesta di massima precisione nei comandi.
Da segnalare è la possibilità di riavvolgere il tempo di alcuni secondi con la sola pressione di un tasto, un’aggiunta che va intesa come stratagemma per agevolare degli eventuali errori oltre alla selezione del livello di difficoltà. La nuova versione del titolo targato Disney Games include anche degli obiettivi da sbloccare, una seconda novità gradita che va a favore della longevità.
Dato il successo riscosso dalla serie (al punto, per esempio, da spingere i fan statunitensi a organizzare un evento a cadenza annuale a essa dedicato) e la natura di remastered, si fa sentire l’assenza di qualsivoglia extra: parlo di bozzetti, curiosità, dietro le quinte di vario tipo o altro, qualche chicca tale da ingolosire il pacchetto e proporsi anche con un fine storico, che evidentemente non è proprio del gioco in esame.
Pietra tirata al lucido
Come accennato in apertura, ciò che viene promosso come Gargoyles Remastered vira piuttosto in direzione del remake grafico, tanto è da lodare il lavoro svolto da Empty Clip Studios. Nel passare dai pixel ai poligoni, la roccia nuda di Golia quanto le pietre degli edifici hanno beneficiato di un restauro sopraffino, con l’aggiunta di animazioni inedite e soprattutto più dettagliate.
Ad accompagnare il volo nostalgico dei fan, o anche a sorprendere i novizi è la presenza di una colonna sonora rimasterizzata per l’occasione: le tracce originali sono state infatti mantenute, soltanto rimaneggiate grazie agli strumenti oggi disponibili, offrendo in questo modo delle tracce musicali più coinvolgenti ed epiche.
Gargoyles Remastered è una grande occasione, tanto per chi lo ha creato e prodotto, quanto per i fan storici e per i curiosi più giovani.
Pietrificate per anni e anni, le creature di Disney volano per la prima volta dal Sega Genesis alle piattaforme odierne con una versione tirata al lucido dal punto di vista tecnico e grafico, forti di animazioni curate e di una colonna sonora ottimizzata per l’occasione.
Al netto di un pacchetto scevro da qualsiasi bonus storico e di accorgimenti da platform degli anni ’90, rimane una grande occasione per un tuffo nei ricordi o per conoscere un pezzo di storia dell’animazione.
Se vuoi acquistare Gargoyles Remastered per Nintendo Switch, puoi trovarlo sul Nintendo eShop a questo link. Se ti andasse di acquistare il gioco in versione PC per Steam a un prezzo scontato, puoi trovarlo al seguente link.
L'occasione ideale di riscoprire uno storico marchio Disney
Pro
- Animazioni dettagliate
- Colonna sonora ottimizzata in maniera egregia
- Gameplay divertente anche oggi...
Contro
- ... Al netto di una filosofia di design dei platform legata agli anni '90
- Un pacchetto rimasterizzato scevro da qualsiasi chicca storica per i fan