Fuser – Recensione
Dai creatori di Guitar Hero e Rock Band un gioco a metà fra un educativo ed un family entertainment: vedremo come Fuser si prenderà i suoi spazi.
Non è la prima volta che Harmonix stupisce il mercato videoludico con progetti sui quali in pochi scommetterebbero, ma se pensiamo al fatturato di Rock Band, che in poco più di tre anni riuscì a fatturare oltre un miliardo di dollari, forse è proprio così che bisogna partire. Stavolta gli sviluppatori che hanno legato indissolubilmente la loro passione per la musica al game design, hanno deciso di cimentarsi con la complicata arte del deejay. Fuser infatti non fa altro che calarvi nei panni di un dj alle prime armi, che come tale avrà bisogno di apprendere non solo le basi tecniche indispensabili per agitare la folla danzante, ma anche i segreti per diventare un headliner à la David Guetta.
In questo percorso virtuoso, il vostro avatar, manco a dirlo personalizzabile in ogni maniacale dettaglio stilistico, sarà accompagnato da altrettanti PR in 6 stage enormi ove dovrà cimentarsi, oltre che con la propria ambizione, con il popolo dei festival dance in stile Tomorrowland. La storia è abbastanza semplice e senza troppi fronzoli: impara come si mixano i dischi, gestisci le reazioni del dance club in tempo reale, lanciati nella tua carriera online producendo i tuoi pezzi e se vuoi sfidando altri giocatori nel mondo, a tu per tu o in kermesse virtuali.
La recensione di Fuser non può quindi che iniziare dalla modalità campagna, termine che suona strano trattandosi di un gioco non legato allo sviluppo di una storia. In realtà più che di “campagna” bisognerebbe parlare di un mega-tutorial, ma si rivela assolutamente indispensabile affrontarla e terminarla con impegno per cominciare a padroneggiare tutti gli strumenti del vero dj. Su questo ci sentiamo di premiare sul serio il team di sviluppo statunitense, che riesce in modo graduale e senza velleità simulative a portare su standard tecnici soddisfacenti anche il giocatore digiuno di concetti tecnici propri del mixaggio.
Nel giro di poche ore imparerete a padroneggiare infatti una consolle da 4 dischi, assemblando a vostro piacimento il groove con combinazioni personalissime di basi ritmiche,assoli vocali,tastiere fiati e chitarre, estrapolati dalla vostra personalissima valigetta di pezzi riempipista (e non). Non solo. Fuser metterà a vostra disposizione, oltre ai brani (una dotazione di base più altri acquistabili e/o sbloccabili a piacimento), anche una moltitudine di loop, effetti strumentali, campionamenti, snapshot. Per non parlare del relativo corredo di accessori di abbigliamento ed effetti scenici da prestazione live che potrete poi sfoggiare al momento propizio.
Lo sforzo effettuato per rendere giocabili concetti tipicamente musicali come il cambio delle tracce in battere o in levare, così come il mantenimento di un certo flow tipico di un genere o il manipolare i bpm di un pezzo, merita davvero un plauso e rappresenta il vero valore aggiunto di questo titolo di Harmonix Music System rispetto a tentativi similari del passato. Pensiamo ad esempio a qualcosa come Dj Hero, che a dire il vero scimmiottava il gameplay di Guitar Hero, rivelandosi alla lunga ben poco educativo e molto ripetitivo. Una volta terminata la campagna-tutorial di Fuser, sarete dunque in grado senza dubbio di produrre da soli delle sessioni free-style in cui non dovrete inseguire alcun parametro, anzi… potrete giustamente (e con sommo gaudio) ascoltare e seguire esclusivamente il Gabry Ponte che alberga in voi.
Il gameplay… anzi, il soundcheck!
Vi state domandando come ciò possa essere verosimile? Controller alla mano, una volta in consolle potrete selezionare come detto sino a 4 dischi contemporaneamente (da un roster in continuo aumento), ognuno dei quali presenta 4 piste musicali, tipicamente: voce, batteria, tastiere (o synth) e chitarre. In aggiunta disporrete di campionamenti di strumentistica varia, effetti, snapshot (in soldoni pezzi di mixaggi da voi preregistrati), nonché degli immancabili fader e pitchband. Tutti questi “arnesi” del mestiere, e soprattutto i concetti indispensabili per utilizzarli, vi vengono insegnati come detto da Fuser nei 6 macro-step della modalità campagna ognuno suddiviso in vari set, ripetibili a piacimento. E c’è da dire che questo enorme e stimolante tutorial sul come arrivare a fare un mix partendo (quasi) da zero è stimolante e maledettamente divertente, soprattutto quando viaggia sulle armoniche che più vi appassionano.
Una volta iniziata la sessione, non dovrete far altro che selezionare le piste del brano che ritenete più belle da inserire, nel momento in cui è ritmicamente più giusto e per soddisfare la voglia di groove della platea virtuale. Non essendo un simulativo, ovviamente Fuser non vi consente di ascoltare un brano intero in cuffia mentre un altro gira sul piatto, ma ciò non sarà d’ostacolo alla vostra creatività, sempreché non siate dei puristi. Il gioco produce quasi sempre mixaggi di ottima qualità quando azzeccate il tempo e il brano giusto, solo in poche occasioni abbiamo sperimentato risultati musicalmente mediocri pur avendo collezionato il punteggio massimo… ma si sa: il pentagramma è matematica, ma i musicisti (per fortuna) non sono ingegneri!
Detto già del freestyle in solitaria, che consente di suonare e registrare a piacimento il mix desiderato senza limiti di tempo, analizziamo le funzionalità online. Fuser mette a disposizione una modalità battle, in cui parteciperete a un festival con dj del vostro stesso rango, scontrandovi due per volta, e una modalità co-op, in cui potrete creare delle lobby private o essere invitati a farne parte per creare un mood unico. Durante le Battaglie, verran messi alla prova il vostro tempismo e la conoscenza dei brani attraverso un meccanismo specifico denominato Potenza. Maggiore sarà l’accuratezza con cui soddisferete le richieste della folla, più crescerà il vostro timer d’attacco. Una volta giunto al massimo, i vostri dischi suoneranno tutti insieme per cercare di annichilire l’avversario in una sorta di mossa finale di un picchiaduro musicale. Ovviamente, più sfide vincerete, più la vostra progressione di carriera vi condurrà verso l’olimpo degli headliner.
NdR: purtroppo al momento della redazione dell’articolo i server erano ancora vuoti, pertanto non è stato possibile testare in profondità le mod online.
Fuser si presenta inoltre con una sezione dedicata Social, che promette di ospitare numerosi eventi a iscrizione, con premi e riconoscimenti per la vostra carriera virtuale nonché concrete possibilità di condividere con altri utenti le vostre preferenze musicali. È di certo la sezione a cui in futuro verrà affidata la longevità, sulla quale ad ogni modo ci sentiamo di nutrire ben pochi dubbi. Ciò che riteniamo possa essere altrettanto delicata per la community e anche per il successo del titolo nei prossimi mesi, è la gestione dello Store. Se Harmonix riuscirà a rimpolpare costantemente il proprio database di brani, attingendo sia da quelli attualmente in auge che da blockbuster del passato, allora Fuser potrà realmente aspirare ai fasti di Rock Band, purché non si abbandoni alla tentazione del profitto in-game sui contenuti opzionali.
https://youtu.be/UE0sw5buvqg
Fuser è un titolo musicale con una spiccata matrice educational di qualità, ma non per questo risulta poco divertente. Acquisire la padronanza di concetti base indispensabili per il mixaggio in poco tempo e maneggiando un controller potrà in molti casi spalancare le porte a una passione recondita, e probabilmente è proprio quello l’intento di Harmonix. Le potenzialità sono comunque spiccate, e la fascia d’età a cui si rivolge è più ampia di quello che ci si possa aspettare. Molte delle sue fortune saranno legate alle politiche di vendita dei database musicali aggiuntivi.
Pro
- Immediato ma tecnicamente approfondito
- Spazia a 360 gradi nei gusti musicali
- Consente autoproduzioni molto soddisfacenti
Contro
- A volte il controller si rivela scomodo nei cambi
- Poche personalizzazioni nel set dei controlli
- Database musicale da valutare a lungo termine