Forza Motorsport RECENSIONE Una corsa verso il podio
Forza Motorsport sfreccia lungo il tracciato chiamato 2023 con una traiettoria decisa, che punta verso l’ormai sempre più ricco catalogo Xbox Game Pass. Ciò rende questa nuova iterazione della serie dedicata alle corse automobilistiche di Turn 10 Studios un punto di svolta importante.
Forza Motorsport RECENSIONE | Un piccolo recap
Forza Motorsport, in teoria, sarebbe l’ottavo capitolo della serie; tuttavia, non presenta alcuna numerazione, ma solo il nome, proprio come l’edizione pubblicata nel lontano 2005. Un remake? Un reboot? L’opera realizzata da Turn 10 Studios rappresenta qualcosa di ancora più grande.
Si ha, infatti, l’impressione di una marcata ispirazione al consolidato sistema di distribuzione dei contenuti nel lungo termine proposto da Asobo con Microsoft Flight Simulator. Di conseguenza, ci troviamo di fronte a un gioco che mira a stabilire una base robusta per poi arricchirsi nel tempo con numerosi aggiornamenti.
A sostegno di questa ipotesi, c’è anche il significativo cambiamento nella gestione del parco auto. Viene infatti abbandonato (fortunatamente) l’approccio di offrire al giocatore, fin dall’inizio, una miriade di veicoli che rendevano le ultime edizioni di Forza – sia Motorsport che Horizon – una raccolta frenetica di auto da competizione.
In Forza Motorsport, si sfreccia da alta velocità in pista, ma si avanza con calma nella progressione personale. È evidente l’intento di guidare gradualmente l’intera comunità di giocatori, sincronizzando i progressi individuali con le novità periodiche previste per il gioco.
Una decisione che, a prima vista, non sembra errata, ma che al momento rappresenta una incognita che solo tra qualche mese potremo chiarire. Una cosa è certa, Forza Motorsport vuole rimanere in piedi, anzi scusatemi, su quattro ruote per molto tempo.
La corsa verso il podio
L’esperienza di Forza Motorsport inizia con un prologo che mi ha messo al volante di una Corvette E-Ray nello storico circuito di Maple Valley. Una partenza slanciata, e via con i classici tutorial di introduzione al mondo delle corse automobilistiche.
Le prime sensazioni sono estremamente positive: sicuramente per via del comparto tecnico – che approfondirò più avanti – di altissima qualità. Secondariamente, il brivido della corsa si percepisce appieno. Il team di sviluppo è riuscito a centrare la sensazione di velocità, ed è immediata la consapevolezza di dover frenare al momento giusto per evitare di finire fuori pista.
Non c’è bisogno di esplicitarlo, ma è bene farlo: Forza Motorsport non è Forza Horizon. La tecnica, la precisione e lo studio di ogni tracciato sono parte integrante del loop di gioco. In Forza Motorsport capire la migliore traiettoria per realizzare dei tempi sempre migliori è la vera vittoria, anche più di arrivare al traguardo in prima posizione.
Dopo la breve visita a Maple Valley, eccomi prendere parte ai giri finali di una gara endurance in Giappone. Un piccolo rifornimento ai pit-stop, e via per il push finale nel tentativo di scalare la classifica verso la vetta negli ultimi due giri della gara.
L’esperienza introduttiva è solamente l’antipasto di un trittico iniziale di gare che segneranno l’ingresso al “Trofeo Costruttori”.
Il Trofeo Costruttori
Il trofeo costruttori è l’ossatura principale della modalità carriera: cinque tour composti da 4 competizioni ciascuna, ognuna legata ad una categoria specifica di veicoli. Il Power Tour, ad esempio, ti permetterà di sfrecciare con le iconiche muscle car, mentre il Legacy Tour spazia con la fantasia facendoti tornare nell’abitacolo delle auto vintage.
Seppur nulla di rivoluzionario per quanto riguarda la modalità carriera di un gioco di corse, ciò che funziona è sicuramente il legame alla categoria dei mezzi da poter usare nelle competizioni.
Forza Motorsport, infatti, non ti regalerà veicoli ogni secondo – ad eccezione di quelli inclusi nella Premium Edition per ovvie ragioni – proprio perché saranno i tour a centellinare i mezzi da dover acquistare con la valuta in-game, con un ritmo diametralmente opposto a quello delle gare.
La grande novità di Forza Motorsport è sicuramente quella legata al tuning dei singoli mezzi: ogni vettura, infatti, avrà un suo livello specifico. Gareggiando con quel dato veicolo, si otterranno punti esperienza che faranno salire di livello la macchina.
Questo sistema di esperienza dosa i miglioramenti disponibili per il proprio bolide; di conseguenza, lo stile dei cerchioni o le sue dimensioni, così come il sistema carburante, sono tutti potenziamenti che si sbloccheranno solo quando la vettura avrà raggiunto un determinato livello.
Sono consapevole che questo potrebbe creare una frattura nell’utenza: da un lato, c’è chi potrebbe apprezzare questa mossa perché forza automaticamente a dover imparare a guidare un numero ristretto di mezzi, evitando così di avere il garage con 500 vetture senza mai usarle.
Dall’altro lato, però, se sei un giocatore casual che vuole buttarsi in pista ma vuole anche avere tutto dal proprio mezzo, si ritrova un blocco che è possibile superare solo con più tempo di gioco, una valuta molto cara per molti, più dei crediti in-game.
Giusto per fare un esempio, con una Ford Mustang GT, bisogna arrivare al livello 8 per sbloccare il sistema carburante e al livello 11 per l’accensione. Fortunatamente, la progressione dei livelli non è lenta, ma neanche così repentina come ci si potrebbe aspettare.
L’ho trovata una scelta coerente con quanto vuole fare il titolo: usare meno auto ma nel miglior modo possibile. Nulla ti vieta di comprare le oltre 500 vetture disponibili al lancio, ed ecco perché il Torneo Costruttori, oltre che essere la componente single-player di Forza Motorsport, rappresenta la vetrina d’esposizione perfetta per ogni tipologia di veicolo.
C’è un aspetto, invece, che mi ha fatto storcere il naso: le qualifiche. In realtà, quasi si potrebbe dire che non esistono, ma andiamo per ordine. Come ogni competizione che si rispetti, prima di procedere alla gara vera e propria, si possono fare dei giri liberi per prendere dimestichezza con il circuito, per poi procedere alle qualifiche.
In queste sezioni, il gioco ci ricorda costantemente l’andamento dei tempi per ogni segmento, con tanto di punteggio (andando bene, si guadagnano più punti esperienza per l’auto). Dopo aver completato i giri obbligatori e, eventualmente, una sfida bonus (completare il giro entro un certo tempo), si procede alla gara.
Fin qui, potrebbe sembrare la spiegazione più banale di sempre, ma ecco la novità: il tuo tempo nelle qualifiche non serve a molto. Infatti, il tempo è solamente indicativo della posizione sulla griglia di partenza, che sarà sempre modificabile a proprio piacimento.
Potrai scegliere se partire dalle prime posizioni o meno, ricevendo un quantitativo di punti esperienza extra scalabili con i risultati ottenuti. Quindi, anche se hai fatto il miglior tempo, è sempre meglio partire almeno da metà della griglia di partenza per ottenere più soldi a fine gara in caso di piazzamento finale sul podio.
C’è modo di mascherare questa scelta andando a vedere i tempi dei drivatar, così da posizionarti nella giusta posizione; però, tutto questo rema in direzione opposta al significato stesso di qualifiche. Perché farle, se tanto poi mi conviene sempre partire in fondo alla griglia?
Rivali e Multiplayer
Ad aggiungersi alla modalità carriera in Forza Motorsport sono presenti anche altre modalità, tra cui naturalmente il multigiocatore.
Prima però, metto la retromarcia per parlarti dei rivali. I rivali fanno parte di una modalità in cui è possibile sfidare il fantasma del miglior pilota dopo il tuo in ogni circuito disponibile con un mezzo specifico; il giro iniziale non viene contato.
Nella modalità rivali bisogna effettuare un primo giro che possa permettere alla vettura di prendere velocità e slanciarsi verso il traguardo – per dare inizio al nuovo giro – con quanta più velocità possibile. I risultati vengono pubblicati in una leaderboard che viene aggiornata costantemente ed è possibile affrontare diversi rivali in funzione del tracciato o della classe veicolo.
Messi da parte i rivali, è giusto anche menzionare l’immancabile opzione per i giri liberi, personalizzabili in ogni dettaglio per prendere confidenza con i tracciati senza pressioni. Ora però è tempo di parlare del multiplayer di Forza Motorsport. Ho avuto l’occasione di partecipare ad una sessione dedicata di circa due ore con altri membri della stampa e sviluppatori.
La modalità multigiocatore del nuovo capitolo di Turn 10 l’ho trovata molto accessibile ed immediata. Per prima cosa è consigliabile fare una prima serie di introduzione con 3 eventi così da ottenere una valutazione sicurezza (il nostro grado di pulizia durante le gare) e una valutazione delle nostre abilità.
Ci sono poi due categorie: eventi speciali ed eventi aperti. I primi sono appuntamenti a tempo limitato in continua rotazione con circuiti e categorie di vetture sempre diverse. Sono presenti eventi in cui le auto saranno le medesime per tutti e altri in cui ognuno può partecipare con il proprio veicolo (dentro i parametri IP della serie).
Ciò che conta però è la rapidità e semplicità nell’entrare rapidamente in una lobby multiplayer e in questo Forza Motorsport riesce a completare egregiamente il suo lavoro. Nella modalità online fortunatamente le qualifiche ritrovano la propria valenza, ergo, in funzione dei giri di qualifica ci si posizionerà di conseguenza lungo la griglia di partenza per poi procedere alla gara.
L’adrenalina non mi è mancata, in special modo durante le gare più intense in cui – così come anche durante la carriera – può essere saggio ridurre il carburante caricato nella vettura per diminuire il peso della macchina trarne vantaggi.
Inoltre, se qualche giocatore dovesse confondersi pensando di giocare ad un demolition derby, le penalità incombono tempestivamente infliggendo penalità abbastanza pesanti che fanno passare la voglia ai giocatori recidivi di provare a scontarsi di proposito.
Comparto tecnico
Non c’è modo di dirlo diversamente: Forza Motorsport è veramente bello da vedere. Il passo in avanti fatto da Turn 10 rispetto a Forza Motorsport 7 è abissale. Gioca un ruolo fondamentale l’illuminazione in tempo reale tramite Ray Tracing che garantisce riflessi sia sulla vettura che sul mondo di gioco.
Gli scenari sono ora realizzati con il fogliame tridimensionale, trasmettendo una sensazione di fedeltà visiva maggiore rispetto al passato. Basta pensare al percorso di Maple Valley, ricco di alberi che sovrastano parte del percorso in cui passano i raggi del sole creando un effetto visivamente molto appagante.
Anche la qualità del motion blur intensifica la percezione di muoversi ad alte velocità senza far perdere i dettagli principali durante le corse. Il tracciato stesso ora è migliore, tenendo traccia di ogni passaggio, usurandosi esteticamente dopo un certo numero di giri.
Parlando di numero di giri, è impossibile non menzionare il comparto sonoro. Un’ottima qualità per i suoni dei mezzi, sia durante la guida con visuale esterna, sia quella con visuale interna. Ed è proprio dalla visuale esterna che è possibile vedere con più facilità i danni alla vettura.
Ammaccature, danni al paraurti e vetri graffiati sono i segni più in evidenza a causa di un tamponamento o incidente – giocando normalmente – che possono amplificarsi a guasti meccanici se verrà cambiata l’accessibilità di gioco. Difatti, oltre ai danni c’è una corposa sezione legata proprio all’accessibilità.
Ci sono molte probabilità che Forza Motorsport possa vincere il premio quest’anno ai TGS 2023 per l’accessibilità in quanto il titolo di Turn 10 è ricco di opzioni, specialmente per gli ipovedenti. Vi sono numerose opzioni che vanno dai semplici segnali acustici a veri regolatori per il ritardo sulle frenate o accelerazioni, rendendo Forza Motorsport accessibile a chiunque.
Per quanto concerne la mera ottimizzazione tecnica, c’è da sottolineare come con l’ultima patch il gioco sembra essere più stabile, anche se su PC non mancano sporadici momenti di cali di frame-rate che sembrano essere più figli di una mancata pulizia finale del codice di gioco che della build usata (in cui girava Forza Horizon 5) senza alcun problema.
La configurazione da me usata è la seguente:
CPU: Ryzen 7 5800x
GPU: NVIDIA GeForce RTX 4060Ti
RAM: 32GB DDR4 3200Mhz
SSD: NVME 4.0 1TB
Con la mia macchina da gioco riuscivo a superare senza difficoltà la soglia critica dei 60fps con dettagli ad ultra e ray tracing attivo. A sostenere il carico fortunatamente è presente il DLSS, di cui però, non sono riuscito a determinarne la versione e quindi se è 3.0 o 3.5.
Picchi ben più alti anche fino a 144 fps disattivando il ray tracing ambientale e lasciando solo quello sui veicoli.
Forza Motorsport è l’inizio di un nuovo percorso per Turn 10. Un titolo che corre a due velocità. Una più rapida, durante le corse ed una più lenta per quanto riguarda la progressione personale. Ci sono 500 veicoli ma per modificarne uno bisogna usarlo a lungo ed ottenere così punti esperienza.
Una lama a doppio taglio che può rappresentare un bonus o un malus per molti. Un comparto tecnico eccellente traghetta questa nuova generazione di racing game verso un futuro – si spera – sempre veloce e scattante.
Tecnico, preciso e adrenalinico
Pro
- Comparto tecnico eccelso
- Il nuovo sistema di progressione favorisce l'utilizzo di meno veicoli
- Ricco parco vetture
- Ottimo sound design
- Supporto post lancio promettente...
Contro
- ...ma che andranno verificati prossimamente
- Le qualifiche non "esistono"