Forza Horizon 2 – Recensione
Forza Horizon 2 è stato in cantiere da poco più di due anni e i suoi sviluppatori, Playground Games, hanno dichiarato tempo fa senza alcun timore di smentita che il loro titolo sarebbe stato “il titolo di guida più vasto, meglio realizzato e più divertente mai uscito sul mercato”. Noi di Gamesource non sappiamo se questo possa definirsi un postulato assoluto (aspettiamo di avere una visione completa anche di Drive Club di Sony per potere mettere una parola definitiva sull’argomento) ma certamente possiamo affermare al momento che Forza Horizon 2 è un gran titolo automobilistico e che gli appassionati non rimarranno certo delusi.
Paesaggi d’Oltralpe
Il gioco riprende molte dinamiche già viste nel primo Horizon, con un modello di guida sportivo e parecchio infarcito di venature arcade, modello parecchio apprezzato anche da tutti i non amanti delle simulazioni. Horizon 2 ci permetterà di sfrecciare con i nostri bolidi in piste ambientate prevalentemente in Italia e in Francia e nelle città di questi due paesi quindi. Dovremo cimentarci in questa corsa a cavallo tra i due paesi per diventare l’indiscusso Horizon Challenge Champion, titolo collegato anche a un festival musicale presente nel gioco, ed essere quindi in testa alle board del campionato in entrambi i paesi. Sarà un vero e proprio piacere guidare con la possibilità di scegliere tra tre diverse stazioni radio che trasmetteranno le vibrazioni del festival, ognuna delle quali con un genere particolare a simboleggiare una fase del festival. Attraverso la sapiente guida di Ben potremo affrontare tutti i vari mini tutorial iniziali e quindi prendere confidenza con il sistema di guida. A dire il vero questo personaggio risulta abbastanza fastidioso alle prime battute ma fortunatamente in gara non lo vedrete più molto. Ben sarà anche colui che ci introdurrà una delle nuovissime funzioni di Forza Horizon 2 ossia la Drivatar technology, un sistema innovativo per cui potremo testare le nostre abilità in maniera maniacale contro i ghosts degli avversari questa volta reali. Potremo in questo modo quindi apprendere le tecniche di guida di amici e conoscenti su uno stesso tracciato e osservare come si sono comportati in condizioni di guida estreme simili alle nostre.
Il motore del 2000
Arriviamo al vero e proprio punto di forza del titolo. Innegabilmente Forza Horizon 2, dal punto di vista tecnico, è il titolo più performante attualmente in circolazione, lontano veramente anni luce dai concorrenti. Ciò che aiuta sicuramente è anche l’ambientazione dato che è parecchio difficile competere con certi scenari italiani e francesi, veramente unici al mondo. Provate a dare un occhio ad esempio al riflesso del sole sul mare così come ai tramonti costellati di mongolfiere e vi renderete conto di cosa stiamo parlando. La riproduzione di scorci alpini o della Costa Azzurra o della Provenza o ancora della Toscana sono veramente impareggiabili. Il titolo infatti come il precedente Horizon ha un ciclo di ventiquattro ore e condizioni climatiche variabili, con tanto di intemperie, anche solamente impensabili nella scorsa generazione di console.
Tempeste, nebbia e pioggerellina sono state riprodotte con il massimo grado di realismo e il vostro mezzo lo sentirete cambiare di conseguenza sensibilmente sotto il joypad. Le curve andranno prese diversamente così come l’impatto sui freni avrà una dimensione tutta nuova e particolare. In ogni caso però potremo sgasare senza problemi così come ingaggiare duelli con le altre autovetture tenendo in scarsa considerazione la tenuta di strada. La guida aggressiva infatti la farà da padrona e dovrete fare largo uso di staccate e derapate. Un altro aspetto arcade, che comunque è simile a altre produzioni blasonate, è la scarsa danneggiabilità dei mezzi e la crescita delle proprie skills in game. Impressionante anche il dettaglio delle autovetture, soprattutto a livello del cockpit. Date un occhio alle bellissime e nuovissime Lamborghini Huracan o Corvette 2014 Stingray.
The next level
Ogni qualvolta raggiungeremo un nuovo livello otterremo un Free Spin, una sorta di mini-game sotto forma di ruota della fortuna che ci regalerà qualche bonus una volta superato un livello. In questo modo potremo perfino vincere uno degli oltre duecento veicoli disponibili. Il titolo inoltre ha una spiccata dimensione open game quindi virtualmente tutto quello che vedremo a schermo potenzialmente potrebbe essere guidato. Ci saranno perfino trenta macchine speciali nascoste nel mondo di gioco, ottenibili esclusivamente attraverso il superamento di determinate prove. Lo spazio di gara è mediamente tre volte più esteso rispetto al precedente Horizon. Potremo perfino guidare attraverso foreste o campagne. Sono state previste perfino delle spassosissime Cross Country Races che vi impegneranno su tratti di strada dal terreno diversissimo. Potremo ad esempio passare con la nostra Bmw Z4 dall’asfalto a un campo di mais, passando da una giornata assolata a un inatteso acquazzone. Ne risulta che con tutte le varie sfide potrete essere impegnati per oltre cento ore di gameplay, con oltre centootto campionati suddivisi in settecento eventi. I percorsi sono invece in totale trecentoquindici. L’esperienza è comunque del tutto simile a quanto visto già in passato.
Un elemento ulteriore che colpirà positivamente tutti gli appassionati è l’introduzione dei cosiddetti Car Meet. I Car Meets sono gruppi composti fino a mille giocatori dove portare il proprio bolide e discutere con altri ferventi seguaci del tuning, un po’ come accade nella vita reale. In questi club si possono altresì anche organizzare dei veri e propri duelli all’ultimo ottano per gareggiare con avversari da tutto il mondo. Ritornano a grande richiesta anche altre modalità multiplayer come King, in cui gareggeremo fino a dodici giocatori, o Thaker Fell, in cui dovrete dimostrare tutta la vostra perizia manovrando fra dei container.
[signoff icon=”quote-circled”]Un titolo maestoso che ben sposa elementi simulativi e arcade in un sapiente equilibrio. La grafica è eccezionale e spreme l’hardware della One realmente al limite. C’è molto da esplorare e tantissimi chilometri da macinare e gli oltre duecento veicoli da trovare vi terranno impegnati per ore. [/signoff]