Fort Meow
Fortini fatti in casa: costruzioni fatte perlopiù con cuscini, coperte e materassi, un must dell’infanzia di molti. Ripensandoci sorge spesso un interrogativo, ovvero il motivo per il quale facevamo tutto questo, e da cosa dovevamo difenderci. Devono averci pensato anche gli sviluppatori Upper Class Walrus (sì, si chiamano davvero così), che hanno deciso di fornire una risposta con il loro gioco Fort Meow.
Fort Meow è un gioco bidimensionale basato sulla fisica che racconta la storia di Nia, bambina impegnata a far visita alla villa dei nonni salvo scoprire che non c’è nessuno in casa. Non sapendo cosa fare, Nia si dirige nella polverosa soffitta per leggere un libro in tranquillità. Tutto sarebbe terribilmente statico se non fosse che, improvvisamente, Nia viene attaccata da dei gatti. Gatti robotici. Gatti robotici che vogliono a tutti i costi essere coccolati e non lasciare in pace Nia nella sua lettura. Il giocatore prende così i panni della più atipica, felinofobica e noiosa bambina mai vista, e inizia a costruire fortini.
Dato che siamo in un videogioco, limitare i fortini a cuscini e matersassi sarebbe poco stimolante, per questo tra i materiali si aggiungono comodini, lampade, scope, piante, soprammobili di ogni genere e altre astrusità che si sbloccheranno di livello in livello. Le dinamiche sono quelle di un Angry Birds al contrario, il giocatore deve infatti difendersi invece di attaccare. Ogni livello si compone di una fase preparatoria e una di difesa: nella prima si costruisce il fortino usando i materiali a disposizione entro il tempo limite, mentre nella seconda ci si protegge dall’attacco dei gatti che si catapultano – letteralmente – dai lati dello schermo cercando di irrompere attraverso le difese. Si vince se nessun gatto distrugge il fortino al punto da poter raggiungere Nia e forzarla a coccolarlo.
Il gioco si caratterizza per dinamiche, controlli e grafica molto semplici che tradiscono la sua natura mobile, essendo difatti uscito originariamente su iPad. Il giocatore è stimolato a proseguire grazie allo sblocco di nuovi contenuti, ovver sempre più oggetti da usare per il fortino e nuovi tipi di gatti più tenaci e pericolosi, nonché pezzi di diario del nonno che danno uno svolgimento dalla narrazione. Il gioco è auto-conclusivo: una volta terminata la modalità principale l’unico motivo per ricominciarlo sarà lo sblocco di contenuti non trovati.
[signoff icon=”quote-circled”]Fort Meow è il tipico giochino spensierato perfetto per le pause da ufficio, tuttavia il basso numero di livelli, la mancanza di modalità aggiuntive e l’eccessiva semplicità lo rendono un prodotto che esaurisce ogni potenzialità una volta concluso. Apprezzabile ma limitato.[/signoff]