Flyff – Recensione Flyff
Flyff è il classico mmorpg free di origine coreana basato sul farm, con un shop a pagamento, che cerca di introdurre delle idee originali senza successo solo per invogliare i giocatori ad acquistare gli oggetti a pagamento. Di giochi simili ne è piena la rete Flyff non fa eccezione.
Prima o poi si dovrà atterrare…
Rilasciato nel 2004 dalla Aeonsoft, Flyff, acronimo di Fly For Fun permette, una volta raggiunto il livello 20, di poter volare per tutto il mondo di gioco utilizzando scope, tavole e altri mezzi volanti. Oltre a questo Flyff offre un pve ben strutturato con una gestione dei gruppi dei giocatori avanzata, una scelta di classi varia e la possibilità di aprire shop privati per vendere al meglio i propri oggetti in-game.
Forse la più grande innovazione di Flyff è proprio il fatto che, una volta raggiunto il livello 20, si possa volare liberamente per tutto il mondo di gioco senza alcuna restrizione, sicuramente una cosa non da poco, però ci si rende subito conto che il volo ricopre una minima parte dell’esperienza di gioco e che, alla fine dei conti, l’unica sua utilità sia appunto quella dello spostamento.
Atterraggio con schianto
Analizzando la meccanica di crescita del personaggio ci ritroviamo di fronte ad uno dei tanti mmorpg presenti nella rete, che basa l’esperienza di gioco sul continuo accumulo di soldi e oggetti sempre più potenti. La crescita del personaggio è lenta e ripetitiva, ci ritroveremo a combattere per giorni gli stessi mostri per salire di un paio di livelli, cambiare area per poi ritrovare gli stessi mostri mutati solo in stazza o con qualche abilità in più.
La gestione dei gruppi dei giocatori invece è ben strutturata, ogni giocatore potrà creare gruppi che conterranno tanti giocatori secondo il proprio livello passando da un minimo di 2 ad un massimo di 8. Dal livello 10 si potranno creare i cosiddetti “party avanzati”, che, oltre ad essere guidato da un leader ed a poter essere rinominato, avrà delle skill che potranno essere utili ai membri.
Per quanto riguarda le classi i primi livelli li passeremo come Vagrant, cioè Vagabondo classe generale che, una volta raggiunto il livello 15, potremo cambiare con le classiche 4 classi come mago e il combattente per poi passare, a livello 60, al cosiddetto Second Job, cioè la seconda classe che potremo scegliere in base alla prima. Sicuramente la lista di classi e skill è più contenuta di molti altri titoli, ma garantisce una buona varietà di scelta.
Per quanto riguarda le razze in Flyff non esistono: al momento della creazione dovrete scegliere solamente il sesso e cambiare qualche dettaglio del modello base come capelli e viso.
L’interazione fra personaggi si riduce solo alla libera possibilità di aprire il proprio negozio e vendere a qualsiasi prezzo gli oggetti in possesso. Il pvp non esiste e non è possibile costruire edifici o possedere un proprio territorio.
Infine veniamo al dunque delle quest: il 90% avranno come scopo il raccoglimento di un numero spropositato di oggetti uguali dagli stessi mostri, contribuendo alla crescita della noia dovuta al pve.
Realizzazione tecnica
La realizzazione tecnica del gioco è sufficiente, la grafica stile cartoon si adatta con l’ambientazione così come i modelli dei personaggi e dei mostri, anche se comunque si tratta sempre di grafica datata 2004.
Il gioco è continuamente aggiornato e nel corso del tempo ci sono stati molte aggiunte ben inserite al stile del gioco. Per quanto riguarda la sicurezza e la stabilità non ci sono mai stati grossi problemi e comunque in caso di problemi il forum di supporto è sempre pronto a rispondere.
Valutazione
Tecnica:
Realizzazione più che sufficiente anche se ormai la grafica è un po’ datata.
Interazione:
Nessuna gestione territoriale e crafting ridotto all’osso, l’ avanzato sistema di party e di vendita privata alza il voto alla sufficienza.
Lore:
Ambientazione banale in tipico stile coreano con un mondo pieno dei soliti stereotipi ma senza alcuna pretesa di aver un background o una configurazione credibile.
Mondo:
Mondo senza pretese di logica o realismo. Banalità completa.
Libertà:
Anche se il gioco si basa soprattutto sull’uccisione continua di mostri, la possibilità di volare regala, anche se per poco, quella sensazione di libertà presente in pochi mmorpg.
Conclusioni:
Consigliato solo a chi non vuole preoccuparsi di niente all’infuori dell’uccisione di mostri rivolta al potenziamento del personaggio e dell’equipaggiamento. Da evitare per tutti coloro che invece cercano qualcosa di più immersivo, che richieda qualcosa di più oltre ad un buon equipaggiamento e che garantisca una libertà reale.