Il primo DLC di Final Fantasy XV, Episode Gladio, ci tiene a dettagliare un’altra parte della storia principale che è stata vagamente data per scontata. Insieme all’update del capitolo 13 (Verse 2) e la relativa aggiunta della Prospettiva Gladio, questo contenuto scaricabile sembra quasi voler riattaccare un pezzo di puzzle narrativo all’idea principale, che per un motivo o per un altro non si è riusciti a far incastrare.

Gladiolus Versus Gilgamesh
Amicitia, nel corso di un accampamento, viene tallonato dalle domande dei suoi compagni. Sono tutti interessati a comprendere quale disavventura lo abbia portato a provocarsi quella nuova cicatrice in fronte. Se ben ricordate durante il capitolo 7, dopo l’incontro con Ravus, decide di abbandonare per un po’ il party. Dal suo ritorno ignifugo a Lestallum infine, ci viene mostrato un Gladio di poco differente.

Attraverso il flashback raccontato ai suoi compagni in questo DLC, lo Scudo del Re espone il motivo della sua dipartita: intraprendere una missione di coraggio e di forza, che lo porterà a confrontarsi in duello contro il temibile Gilgamesh, il Signore delle Spade, in quella che sarà una prova leggendaria.

I Cup Noodles, l’Intesa fraterna e la linearità
Per farlo decide di confrontarsi con il marshal Cor, l’Immortale, che ben trent’anni prima tentò lui stesso di portare a termine tale sfida. Insieme a egli, Gladio si farà strada nel covo di Gilgamesh, in una serie di innumerevoli corridoi e grotte dalla giocabilità forzatamente lineare. Nonostante il personaggio di Cor sia abbastanza in forma, la sua presenza non riesce a sostituire la dinamica data da Noctis e compagnia.

Non per sua colpa: l’intero contenuto scaricabile si allontana quasi totalmente dallo stile di gioco principale, eliminando ogni tipo di cadenza GDR e ricordando di più un hack and slash che un Final Fantasy. L’innumerevole quantità di oggetti ottenibili dalle varie aree, permettono inoltre di premere incessantemente il tasto attacco e di portare comunque la prova d’onore di Gladio a compimento.

La necessità di Cor è più una questione introspettiva, perché attraverso i suoi racconti, tra una porzione di Noodles e l’altra, Gladio riacquisisce una parte di sé e comprende maggiormente cosa significhi essere lo Scudo del Re. Non si impegna solo a dare maggior vigore ai suoi muscoli.

Asso di spade
Lo stile di gioco è uguale a quello già studiato nella Prospettiva Gladio, e permette un approccio più ragionato alla forsennata (ma efficace) pressione del tasto attacco ripetuta. Essendo armato di scudo, Gladio potrà difendersi dagli attacchi e rispettivamente aggiungere un moltiplicatore del danno (fino a 4x) inflitto all’avversario.

Anticipando i pattern nemici e difendendosi al momento giusto, potrà anche eseguire un importante contrattacco che, oltre a poter rendere vulnerabile il nemico, aumenterà di netto il moltiplicatore del danno. Se il nemico si colorerà di un’aurea rossa però, la sequenza dei suoi attacchi non potrà essere bloccata, e bisognerà affidarsi alla legnosità delle schivate.

Attaccando invece i nemici, si caricherà la barra delle tecniche ausiliari – molto simili a quelle dell’avventura principale – che permetteranno a Gladio di attaccare più nemici intorno a lui con Tempesta e di piroettare nell’area con Furia Vandalica. In seguito alla fine dell’avventura, si sbloccherà anche Doppia Maestria, che permetterà di infliggere una serie di colpi velocissimi e di infliggere ingenti danni.

Oltre alla tecnica, uscendo vittoriosi dallo scontro con Gilgamesh, si sbloccheranno due nuove modalità secondarie: Ultimo Sangue e Scontro Marziale. La prima è una modalità a tempo, che vi chiederà di ripercorrere l’intera avventura nella tana del Signore di Spade e di accumulare più punti possibili dalle uccisioni dei nemici. La seconda invece vi permetterà di confrontarvi contro il temibile Cor, in uno scontro senza mezzi termini, che ci ha fatto letteralmente rimpiangere l’assenza di battaglie di questo genere persino nel gioco di base.

L’idea che Episode Gladio ci ha lasciati è ancor di più legata al senso di incompletezza. Che Final Fantasy XV fosse pieno di falle narrative è ormai chiaro, ma questo episodio avrebbe dovuto far parte del titolo principale dall’inizio. Il prezzo è contenuto, ma non vale questa distrazione. Lo scontro contro Gilgamesh e l’ancor più riuscito contro Cor sono abbastanza piacevoli, ma non sono abbastanza per superare la nostra prova di forza e di coraggio.