L’uscita di Final Fantasy Type-0 è stata doppiamente attesa dai fan della saga Square Enix. Non solo perché ci ha dato modo di giocare a un titolo tanto promettente quanto ingiustamente negato al mercato occidentale, ma anche perché, con la demo di Final Fantasy XV allegata, ci ha dato finalmente un assaggio di quello che da otto anni a questa parte è uno dei titoli più attesi della serie.
Con questa trovata commerciale, Square Enix ha preso due piccioni con una fava: incentivare l’acquisto di Type-0 da parte dei più insicuri, e far tornare alta l’attesa per il quindicesimo capitolo, costantemente all’orizzonte ma di cui abbiamo avuto pochissime tracce tangibili, salvo qualche sporadico trailer di tanto in tanto.
Con “Episode Duscae” abbiamo avuto finalmente modo di testare le tante sbandierate caratteristiche del titolo in sviluppo, dall’open world al gameplay action.
Ecco un resoconto del contenuto della demo e le nostre impressioni.

Duscae

La mini-avventura inizia lungo la strada, e precisamente in una tenda. Il nostro gruppo è rimasto appiedato in seguito a un guasto della loro macchina; per ripararla è necessario tempo, ma soprattutto denaro. Sfortunatamente il nostro principesco protagonista Noctis è del tutto sprovvisto di pecunia, quindi sta a noi reperire la quantità di Gil necessaria a permettere di rimetterci in viaggio su quattro ruote. Guarda caso, veniamo a conoscenza che nella regione è stato avvistato un pericoloso Behemoth, su cui è stata messa una taglia sufficiente a coprire le spese delle riparazioni. Decidiamo quindi di improvvisarci “monster hunter”, iniziando l’esplorazione della regione di Duscae.

Già alla prima occhiata riconosciamo delle caratteristiche chiave delle personalità dei personaggi. Noctis sembra essere il tipico genere di protagonista taciturno e pensieroso, con diversi atteggiamenti “emo”; Ignis è il “bacchettone” del gruppo, severo, tattico, preciso ed efficiente; Gladiolus è lo specialista delle maniere forti, fisicamente possente e sicuro di sé; Prompto è il più allegro, sbadato e giocherellone.
Caratteri diversi tra di loro, che a primo acchito sembrano ricalcare cliché visti e stravisti in altri giochi o anime. Speriamo vivamente che nel gioco finale tali personaggi vadano oltre queste brutali categorizzazioni e mostrino una caratterizzazione più profonda.

Come già visto in trailer e screenshot, lo stile visivo di FFXV tende molto al realismo, con personaggi vestiti in stile “moderno”, strade, automobili ecc. In tutto questo, però, sono inseriti elementi riconducibili al labile stile “fantasy” della serie, come creature grandi e piccole (compresi gli immancabili Chocobo!) visibili nella regione, magie, strane armi ecc.
La libertà di esplorazione salta subito all’occhio, e fa sentire lontani i tempi della “Spira Highway” di FFX. Siamo liberi di esplorare ogni anfratto della regione, saltare sui dislivelli meno ripidi e ingaggiare in combattimento le creature presenti. Nel caso in cui ci avventurassimo tra i boschi sarà più facile venire attaccati da mostri predatori; in determinate zone, inoltre, è possibile imbattersi in pattuglie di soldati Magitek che sembrano darci la caccia. Insomma, la regione di Duscae è davvero meno tranquilla di quello che può sembrare. Per fortuna anche la fuga dai combattimenti è abbastanza agevole.
La grafica di FFXV è sicuramente impressionante, anche se forse non farà gridare al miracolo o sentire un forte impatto da “nuova generazione”, soprattutto per quanto riguarda la mimica facciale. Nondimeno, la regione di Duscae è esteticamente bella da ammirare ed è facile rimanere a guardarsi intorno solo per osservare il paesaggio. È presente il passaggio dal dì alla notte in tempo reale, che contribuirà al realismo dell’esplorazione. Nelle ore notturne saremo esposti a più nemici e combattimenti più difficili, quindi a meno che non vogliate darvi al farming spinto, è generalmente consigliato ritirarsi in uno dei punti adibiti ad accamparsi per riprendere le forze. Durante l’accampamento potremo cucinare dei pasti a seconda degli ingredienti a nostra disposizione ed ottenere dei bonus vari.

Behemoth Hunter

Prima di affrontare il temuto Behemoth avremo tutto il tempo che vorremo per impratichirci con il battle system, sia tramite il tutorial di Gladiolus, che contro i numerosi mostri che popolano la zona.
Scordatevi gli attacchi a turni, neanche quelli “in movimento” di FFXII; come già annunciato, questo capitolo sarà a tutti gli effetti un action-RPG. Una volta agganciato un bersaglio è possibile avvicinarsi istantaneamente ad esso con un attacco teletrasportato tramite la pressione del tasto X (facendo riferimento alla versione PS4), con il Quadrato sferreremo attacchi normali che verranno concatenati automaticamente, mentre L1 attiverà la posizione di difesa, grazie alla quale potremo schivare gli attacchi a spese dei nostri MP. Proprio la gestione degli MP è il focus centrale dei combattimenti, in quanto essi servono sia a pararci che ad utilizzare il teletrasporto (e si suppone anche per le magie, che però non erano disponibili nella demo); scendere sotto il livello minimo di MP ci getterà in uno stato di “sfiancamento” in cui le nostre azioni saranno molto limitate, rimanendo molto vulnerabili agli attacchi nemici. Gli MP si ricaricano tramite gli attacchi di base, o lentamente con il passare del tempo.
L’abilità del giocatore sarà quindi quella di mantenere un equilibrio tra consumo e la ricarica di MP.

Noctis, l’unico personaggio manovrabile, ha a sua disposizione varie armi, chiamate Phantom Blades, che può materializzare dal nulla all’istante, e che vanno dalla classica spada a una mano, alle lame rapide, lance e spadoni a due mani. Nell’apposito menù è possibile personalizzare la sequenza con cui utilizzare queste armi in una combo, nonché notare che ognuna di esse ha un livello specifico che forse potrà essere aumentato. Ognuna ci permette di scatenare un attacco speciale peculiare, ad esempio con la lancia eseguiremo un potente affondo a lungo raggio, mentre potremo far roteare lo spadone per colpire più nemici attorno a noi. Anche gli attacchi speciali consumeranno la nostra riserva di MP però, quindi anche in questo caso dovremo fare attenzione a non abusarne.

Insomma il sistema di combattimento non è propriamente facile da metabolizzare e padroneggiare, ed è bene farlo il prima possibile o si rischia di rimanere confusi e impacciati nel bel mezzo dell’azione.
Non sappiamo molto di più sul sistema di crescita, dato che nella demo non era possibile sbloccare abilità o apportare ulteriori personalizzazioni.

Dopo esserci sbizzarriti nelle distese di Duscae alla ricerca delle tracce del Behemoth, è tempo di affrontarlo faccia a faccia.
Durante il nostro primo avvicinamento con l’enorme bestia dovremo seguirlo di soppiatto per farci condurre nella sua tana. La breve sessione stealth è abbastanza efficace dal punto di vista dell’atmosfera per accumulare una certa tensione pre-battaglia, ma non ha entusiasmato troppo nell’esecuzione, soprattutto perché molto lineare e a senso unico; al giocatore viene chiesto in sostanza di compiere dei movimenti su un percorso predefinito, non di usare una strategia propria.
Trovata la tana del Behemoth, il primo scontro col Behemoth non andrà per la meglio, costringendoci a ritirarci. Avremo quindi modo di esplorare più a fondo la regione di Duscae, trovando infine una claustrofobica grotta popolata da Goblin, nelle cui profondità è possibile ottenere l’evocazione Ramuh.
(È anche possibile visitare la grotta prima di affrontare il Behemoth.)
Affrontando nuovamente il Behemoth, una volta persi tutti gli HP sarà possibile evocare l’imponente spirito del fulmine, che scatenerà il sue devastante Judgement Bolt sul temibile mostro.
Non sappiamo con precisione se anche l’attivazione delle altre evocazioni dipenderà da certe condizioni della battaglia (come avveniva in FFXII). Quel che sappiamo è che la scena non interattiva è stata decisamente spettacolare!

Non ci rimane altro da fare che vendere il corno del Behemoth e pagare e riparazioni della nostra automobile, eseguite dalle sapienti mani della sexy meccanica Cindy (o Cidney, nella versione originale).
Quando venne presentato questo personaggio in un trailer passato si è pensato che la bella Cindy sarebbe stata il Cid di Final Fantasy XV, ma sarà necessario ridimensionare tali aspettative, perché dal dialogo della scena interattiva con la meccanica sembrerebbe che il “vero” Cid sia in realtà suo padre.
La demo termina quindi con il nostro gruppo che si rimette in viaggio.

A fantasy based on action

Episode Duscae ci lascia uno spaccato abbastanza soddisfacente per farci un’idea di quello che sarà Final Fantasy XV. Un capitolo che sicuramente farà molto parlare di sé, soprattutto perché segna un netto cambiamento rispetto al passato, volgendo verso la spettacolarità e il fattore “action” ancora più di quanto visto con altri capitoli passati. Sarà dunque inevitabile che molti saranno quelli che non digeriranno di buon grado la mole di cambiamenti che fanno sentire questo quindicesimo capitolo un po’ come una “fusione” con la struttura di Kingdom Hearts.
Le battaglie sono in questo senso molto più dinamiche e zeppe di elementi in movimento da tenere d’occhio. È vero però che il battle system non incentiva al button mashing, ma obbliga a una gestione sapiente delle risorse, in particolar modo gli MP. Quanto tutto questo riuscirà a mantenere un buon equilibrio tra azione e tattica è ancora tuto da vedere.
Prima di allora speriamo di vedere sistemati alcuni problemi in cui siamo incorsi, in particolare la telecamera che fa fatica a seguire i movimenti del protagonista e soprattutto a dare una visuale utile a fronteggiare gli affollati combattimenti.
Anche la grafica rivela qualche saltuario calo di frame rate nelle occasioni di maggior affollamento e presenza di effetti speciali su schermo. Niente di insopportabile per ora, ma gli sviluppatori hanno ancora margine di miglioramento in questo senso.

Lo scontro in più fasi col Behemoth è stato sicuramente spettacolare, ma è la linearità della quest in generale che non convince appieno. È chiaro che una struttura realmente open world è qualcosa di nuovo per gli sviluppatori, abituati alle sequenze scriptate dei passati episodi.
Insomma, la nuova strada imboccata da Square Enix per Final Fantasy XV appare tutto sommato promettente, nel suo potenziale.
Sicuramente l’ostacolo più grande sarà riuscire a convincere e conquistare i giocatori più scettici e tradizionalisti, per i quali la quantità di forti cambiamenti della formula originale potrebbe risultare troppo indigesta.
Il successo della nuova formula starà tutto nel saper equilibrare le diverse caratteristiche in ballo, in particolare il ritmo di gioco tra esplorazione libera, quest specifiche e avanzamento della trama, ma anche tra sessioni di gameplay puro e narrazione della storia e approfondimento dei personaggi.
Non ci resta che aspettare (im)pazientemente il gioco completo, sperando che l’ardita mossa di Square Enix riesca a risollevare la fama della sua serie più famosa.

Vi lasciamo con il link del sondaggio istituito per raccogliere i feedback di coloro che hanno giocato a Episode Duscae. Se volete far sapere a Square Enix cosa ne pensate e come muoversi per rifinire il gioco questa è l’unico mezzo:

http://eu.square-enix.com/en/ffxvsurvey/