Final Fantasy XIV Stormblood – Recensione

Final Fantasy XIV Stormblood aveva un compito arduo: la seconda espansione dell’MMORPG di Square Enix sarebbe dovuta riuscire a mantenere un alto profilo narrativo, introdurre due nuove classi damage dealer e semplificare il sistema di classi e ruoli, il tutto senza sbilanciare il titolo in una direzione o nell’altra.

L’aggiunta di Red Mage e Samurai, entrambi DPS, ha creato degli oggettivi e prevedibili problemi. I due Job sono piacevolmente tecnici e divertenti (stiamo parlando forse del primo Mago Rosso della saga realmente efficace) e forse fin troppo, al punto che una buona fetta dell’utenza pare abbia preferito abbandonare armature e tuniche per indossare la cappa e il kimono. Inevitabile risultato di queste “conversioni” è stata una grave carenza di giocatori nel ruolo di tank e healer e un esponenziale aumento in durata delle queue dei DPS per accedere ai vari dungeon e raid.

Final Fantasy XIV Stormblood

La situazione si ristabilizzerà nel corso dei mesi, ma visto quanto fosse prevedibile un simile problema, fa storcere il naso come non siano state pensate misure preventive, come l’aumento dei (già presenti) piccoli incentivi e premi unici nel caso si partecipi ai duty in ruoli diversi dal damage dealer.

Perlomeno le lunghe code di accesso al gioco, già discusse nelle prime impressioni su Final Fantasy XIV Stormblood, sembrano finalmente essersi risolte, eccezion fatta per giusto qualche legacy server dalla densità particolarmente elevata.

Final Fantasy XIV Stormblood

Nonostante le future patch proseguiranno la narrazione, al momento conclusasi con un cliffhanger non da poco, Final Fantasy XIV Stormblood è riuscito già adesso nell’eguagliare – quando non addirittura superare – la potenza emotiva degli eventi di Heavensward, rendendo una “banale” guerra d’indipendenza tra impero e province cruda e coinvolgente quanto una battaglia tra cavalieri ed entità antiche come Hydaelyn stessa. Stesso dicasi per il comparto musicale, con una Revolutions di Nobuo Uematsu in grado di competere ad armi pari con l’epicità della precedente Dragonsong.

Persino nella realizzazione estetica, il team di Naoki Yoshida ha fatto un ottimo lavoro, presentando al pubblico un eccellente connubio fra realismo e fantasy, all’interno di dungeon e mappe ispirate alla cultura orientale, estremamente varie e sviluppate anche lungo l’asse verticale. Le aree subacquee sono al momento in numero ridotto, ma non sono da escludere piacevoli aggiunte in futuro.

L’aspetto sicuramente più importante e, contemporaneamente, più criticato è stato il revamp del sistema di ruoli e classi. A prescindere dalle conseguenze sulle code di attesa, Samurai e Red Mage sono stati introdotti come Job extra, non legati a una classe specifica, con livello 50 (su 70) di partenza e, come già detto, i due nuovi DPS si sono rivelati divertenti e adattabili; un particolare encomio va al Red Mage, classe tanto elegante quanto bistrattata dagli “esperti” della saga, ma che in questo capitolo dimostra di sapere il fatto suo e di poter rovesciare le sorti di molti scontri grazie alla utilissima abilità di Dualcast… e un pizzico di fortuna.

Final Fantasy XIV Stormblood
Chi ha detto che il Red Mage debba vestirsi di rosso?

I Job preesistenti, tuttavia, hanno dovuto far fronte a numerose modifiche, già discusse in questa sede; l’abolizione di molte cross skill aiuterà sicuramente i giocatori curiosi di sperimentare nuovi ruoli, ma ha confuso e spesso infastidito i veterani, che hanno visto sgretolare davanti ai propri occhi la propria build e le proprie rotazioni di abilità, perfezionate e apprese col tempo.

Inutile dire che ogni cambiamento porta inevitabilmente a squilibri e dissapori, per quanto temporanei: solo il tempo potrà confermare o meno se la scelta sia stata quella giusta, ma va premiato il primo, grande passo verso la correzione di tutti i problemi legati al Job System, triste eredità dell’originale, sventurato Final Fantasy XIV.

Final Fantasy XIV Stormblood

Forse anche per agevolare l’adattamento alla nuova struttura di classi e livelli, le nuove abilità ottenibili fra il livello 60 e 70 sono, in linea di massima, meno “incisive” rispetto a quelle dello step 50 – 60 e risultano più un completamento della build e una leggera modifica alla skill rotation, piuttosto che la creazione di un ciclo di abilità completamente nuovo.

La cosa è probabilmente voluta, visto che più volte i developer hanno ribadito il proprio desiderio di rendere Final Fantasy XIV Stormblood più concreto e immediato, meno contorto e confuso, godibile quindi anche da chi non è abituato a fare il “pianista” con tastiera o controller.

Final Fantasy XIV Stormblood

Diretta conseguenza di questa decisione è riscontrabile nei nuovi dungeon e raid disponibili, a cui se ne aggiungeranno ovviamente altri nel corso del tempo, ma che già adesso lasciano trasparire l’intenzione di puntare più al “gioco”, che ai “numeri”: una delle critiche più pesanti mosse all’espansione precedente era proprio l’appiattimento generale del gameplay, con un focus spostato più sulla parametria nuda e cruda e sui valori a schermo. Moltissimi scontri, soprattutto quelli più avanzati, avevano dato a molti la sensazione di essere stati pensati con pigrizia e con troppe situazioni da DPS check, in cui l’unico talento richiesto era conoscere i tasti a memoria e avere un equipaggiamento di livello alto.

Final Fantasy XIV Stormblood

Final Fantasy XIV Stormblood non ha ancora mostrato le sue sfide di livello “Savage” e non è da escludere che la situazione possa ripetersi; tuttavia, i due Primal già presenti e i primi quattro livelli di Omega (che traboccano anche di citazioni a titoli precedenti della saga) presentano un’incredibile varietà di situazioni e persino alcune meccaniche del tutto originali, in cui occorre essere “più giocatori e meno computer”. La perfetta conoscenza del proprio ruolo rimane un fattore imprescindibile, ma le fasi dei vari boss non sono più scandite come un tempo, alcuni avversari ne sono persino privi e richiedono quindi una maggiore prontezza di spirito da parte degli utenti, conoscenza delle meccaniche e del corretto posizionamento per ciascuna di esse.

Final Fantasy XIV Stormblood

I giocatori hardcore della community non hanno apprezzato il cambiamento e in rete non sono poche le discussioni al riguardo: molti ritengono che tutto questo possa sancire la morte di ogni tecnicismo all’interno del titolo, già in partenza frequentato da utenti perlopiù casual; esempio lampante è la poca rilevanza del PvP, riesumato solo negli ultimi mesi grazie all’aggiunta di graduatorie online e nuove modalità (e con Stormblood modificato per funzionare come realtà indipendente anche dal punto di vista delle abilità attive e passive di combattimento), ma ancora oggi visto più come un modo per ottenere glamour unici per l’armatura, piuttosto che come competitiva raison d’être.

Anche in questo caso l’unica soluzione è quella di attendere e scoprire cosa riserverà questa nuova espansione nelle sue sfide più estreme: non è da escludere infatti che il giusto bilanciamento fra “giocosità” e parametria possa rivelarsi ben più difficile, ma anche più appagante, rispetto agli scontri visti in Heavensward.

Final Fantasy XIV Stormblood

Final Fantasy XIV Stormblood è una pioggia di sangue, un torrente di emozioni, una fiumana di contenuti: cementa già adesso le basi di una trama sempre più intricata ed emozionante, amplia la già notevole scelta di attività a disposizione dei giocatori ed è un’encomiabile dimostrazione di come un team affiatato e che crede nel proprio lavoro possa riuscire ad affrontare e risolvere ogni errore e problema, ascoltando il feedback della community senza però snaturare l’identità dell’opera.

9.1

Pro

  • Trama avvincente, chiara, concreta
  • Il ribilanciamento dei ruoli ha reso il gioco più fruibile
  • Dungeon e Raid finora rilasciati offrono varietà di ambientazioni e strategie

Contro

  • A distanza di settimane, i server principali sono ancora congestionati
  • L'aggiunta di due DPS ha aggravato il sovrannumero di personaggi con quel ruolo
  • I giocatori hardcore potrebbero trovare il nuovo contenuto troppo semplice
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