Final Fantasy Type-0 HD
Era il 2006 e Square Enix annunciava il progetto Fabula Nova Crystallis Final Fantasy XIII, consistente di ben sei prodotti sviluppati per più piattaforme con un super team di addetti ai lavori comprendente alcune tra le più brillanti menti dietro ai precedenti capitoli della saga, tra cui Shinji Hashimoto e Motomu Toriyama. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e nonostante le sorti di Fabula Nova Crystallis siano mutate più volte nel tempo tra cambi di titolo e di intenzioni, il cerchio si avvia dopo ben nove anni a una lecita conclusione. Grazie a Fabula Nova Crystallis attraverso gli anni i videogiocatori di tutto il mondo hanno potuto vestire i panni dei protagonisti di Final Fantasy XIII, XIII-2 e Lightning Returns, senza contare l’attesissimo Final Fantasy XV di prossima uscita. Ma solo ai fan giapponesi venne data la possibilità di seguire le eroiche gesta dei cadetti protagonisti di Final Fantasy Agito (di cui una localizzazione occidentale per PlayStation VITA è attualmente in via di sviluppo) e Final Fantasy Type-0.
Rilasciato per la prima volta nell’ottobre del 2011 come esclusiva giapponese per PlayStation Portable, Final Fantasy Type-0 non superò mai i confini del Sol Levante. L’avvento di quella che sarebbe stata la next gen di PS4 e Xbox One e il programma di rimasterizzazione dei titoli old gen porta Square Enix allo sviluppo di una versione HD proprio di quel titolo portatile dalla lunga storia travagliata e oggi i giocatori di tutto il mondo possono rivivere le avventure dei cadetti della Classe Zero grazie a Final Fantasy Type-0 HD, disponibile per PlayStation 4 e Xbox One.
Corre l’anno 842 e Cid Aulstyne, comandate supremo dell’Impero di Milites dove ha sede il Peristylium del Cristallo bianco, sferra una tanto potente quanto ingiustificata offensiva al Dominio di Rubrum, sede dell’Akademia e roccaforte del Perystilium del Cristallo vermiglio, infrangendo il trattato pace firmato dalle nazioni quasi 500 anni prima. È l’inizio della fine per il mondo di Orience. Le sorti della guerra che in breve tempo coinvolgerà i territori di Rubrum, Milites, Concordia e Lorica vengono riposte in quattordici ragazzi, cadetti della Classe Zero dell’Akademia di Rubrum. A loro spetta il compito di guidare l’Impero di Rubrum contro le forze di Milites e dei suoi alleati, nel tentativo di porre fine ai sogni di conquista dei Cid Aulstyne. E come se non bastasse su di loro grava il Tempus Finis, l’oscura fine dei giorni la cui leggenda si perde nel tempo e che condannerà il mondo all’oblio, minaccia sventabile solo grazie all’intervento di un Agito, figura ascetica a metà tra messia e indomabile guerriero di cui parlano antichi tomi e profezie.
Una trama che pare tra le più classiche della saga: ritroviamo Cristalli, ragazzi prescelti, guerra, magie e profezie. Ma sin dalle prime battute di gioco (complice un design firmato Yoshitaka Amano tra i più oscuri e lugubri della saga) capiamo di non essere davanti al solito Final Fantasy fatto di scenari colorati ed evocativi, di drammi che troppo spesso (soprattutto negli ultimi capitoli dei titoli di Nova Crystallis) vengono vissuti con un distacco emotivo che li rende tanto magici quanto surreali. In Final Fantasy Type-0 HD il protagonista assoluto è la guerra. Quella vera, fatta di sangue, tanto sangue. E di dolore, urla, tradimenti, perdite e incertezza. Dove si combatte anche contro i mostri il cui design ha reso famoso il marchio Final Fantasy, ma soprattutto si combatte contro le persone. Un mondo dove morire vuole dire essere dimenticati, diventare un pallido ricordo nelle menti dei sopravvissuti. A non essere mai esistiti. Tutto per sopportare il peso del conflitto che lacera il mondo ed essere sempre pronti ed efficienti, limitando al minimo indispensabile il momento del lutto. Era da tempo che Square Enix non portava sugli schermi un intreccio narrativo così oscuro e realistico, fatto di twist dietro ogni angolo, in un crescendo che porta a un finale (o meglio, ai finali) coraggioso, che vorrete rivivere più e più volte.
Il gioco comincia proprio nei pressi dell’Akademia di Rubrum, dove prenderemo il controllo di Ace, Nine e Queen, tre dei quattordici ragazzi che costituiscono la Classe 0. La missione vede i cadetti impegnati in difesa del Cristallo vermiglio nella controffensiva dell’attacco sferrato dalle Tigri Bianche di Milites su più fronti. Una serie di tutorial ci accompagnano nelle prime azioni di gioco, svelando l’atipica natura action RPG del gameplay, più vicino a quello di Final Fantasy VII: Crisis Core che ai capitoli principali. Durante le sessioni di combattimento saremo al comando di un party di tre membri che potremo comporre e selezionare tra i quattordici cadetti della Classe 0 a disposizione. Controlleremo solamente il leader del gruppo, ma sarà possibile passare da un cadetto all’altro presenti nel party grazie a un comando di switch che ci permetterà di cambiare il leader della nostra formazione consumando una minima parte della barra delle abilità. Nonostante la natura di azione in tempo reale di Final Fantasy Type-0 HD, ritroviamo tutti gli elementi che caratterizzano la saga: potremo equipaggiare magie da lanciare in tempo reale e che consumeranno la barra degli MP, mentre le abilità accessorie e personalizzate a seconda del cadetto in questione consumeranno la barra delle abilità dedicata che si ripristinerà automaticamente sferrando attacchi e sconfiggendo i nemici. Obiettivo primario della battaglia sarà quello di colpire i nemici a guardia abbassata, infliggendo così danni ingenti e in alcuni casi la sconfitta diretta tramite Instant Kill. L’esperienza ottenuta dopo ogni combattimento permetterà l’evoluzione dei cadetti, che utilizzando i punti abilità conquistati per apprendere nuove mosse offensive e difensive.
Type-0 HD non è un gioco semplice e il sistema di combattimento diverso da cadetto a cadetto presenterà interessanti sfide al vostro livello di adattamento. La curva di difficoltà è piuttosto ampia, occorrerà fermarsi ed expare in punti strategici per superarla e godere al massimo delle potenzialità offerte da tutti e quattordici i protagonisti. Non manca poi la possibilità di acquisire Esper durante il corso dell’avventura, che potremo poi evocare durante la battaglia al prezzo della vita del cadetto che ne ha fatto uso. Da Shiva a Ifrit, passando per Odino e Bahamut, il loro supporto si rivelerà spesso decisivo in battaglia, non solo ai fini della vittoria, ma quale parte integrante dello sviluppo narrativo.
La scelta di Square Enix, anch’essa atipica e a prima vista azzardata, di impiegare un così vasto numero di personaggi giocabili risulta invece vincente. Nonostante non sia possibile dotare tutti e quattordici i personaggi dello stesso spessore e carisma, ognuno di essi incarna uno degli stereotipi dei classici protagonisti dei jRPG e dei precedenti capitoli di Final Fantasy, sia caratterialmente che per attitudini sul campo di battaglia. Potremo così giocare nei panni della dolce cadetta di supporto, timida e intelligente o in quella del pugile spavaldo e naïf che tanto ci ricorda Zell di Final Fantasy VIII, passando per arcieri, pistoleri, maestri delle armi bianche dal carattere più o meno scontroso e dalle attitudini di leader o di personaggio di supporto. È stato facile e immediato (nonché riflesso incondizionato) scovare e associare a ogni cadetto dell’Akademia un alter ego che abbiamo imparato ad amare giocando ai precedenti capitoli di Final Fantasy. Questo processo di immedesimazione, unito a una magistrale gestione delle dinamiche del gruppo classe e all’alto coinvolgimento emotivo della storia raccontata rende quello di Final Fantasy Type-0 HD un cast d’eccezione. Un sequel volto ad approfondire al meglio e caratterizzare i cadetti rimasti in ombra avrebbe a disposizione decisamente materiale sufficiente su cui lavorare: Final Fantasy Type-1, se ci sei batti un colpo.
L’Akademia (che strizza l’occhio ai vari Garden dei SeeD di Final Fantasy VIII) è a tutti gli effetti la base operativa da cui si svilupperà il gioco. Da qui i cadetti potranno accedere ai vari negozi e muoversi all’interno della struttura stringendo amicizie e approfondendo i rapporti coi cadetti delle altre classi, dodici in tutto. Un timido sistema di scansione del tempo inciderà sulle nostre azioni: tra una missione principale e l’altra avremo a disposizione un quantitativo di tempo definito e dovremo destreggiarci tra dialoghi, l’esplorazione del mondo e lo svolgimento delle decine di missioni secondarie ed esercitazioni in campo aperto che consumeranno il tempo a nostra disposizione. Potremo scorrazzare per Orience esaudendo le più disparate richieste, compiendo azioni specifiche in battaglia o recuperando determinati oggetti e accessori per i committenti dislocati in tutte le città del mondo. Un sistema di pratiche esercitazioni fornirà missioni aggiuntive e ripetibili dall’alto livello di sfida. Gradito ritorno il sistema di allevamento dei Chocobo, che risulteranno il principale mezzo di spostamento nella mappa del mondo durante il nostro primo gameplay. Final Fantasy Type-0 HD è chiaramente un prodotto votato al rigioco: non sarà possibile accedere a tutte le zone della mappa del mondo aperto, ottenere tutte le ricompense e completare tutte le missioni completando il gioco una sola volta. Ma questo non ci dispiace, concorre anzi ad aumentarne la rara longevità: cominciando un nuovo gioco a trama conclusa manterremo tutti i livelli, equipaggiamenti e accessori acquisiti, sbloccheremo nuove zone e un gradito mezzo di locomozione da utilizzare nella World Map di Orience.
Dal punto di vista tecnico, è innegabile che Final Fantasy Type-0 HD sia figlio del suo tempo. Nonostante la risoluzione a 1080p e 60 fps, è netto lo stacco tra i modelli dei protagonisti e quello di NPC e personaggi secondari. Le location più visitate hanno subito un piacevole restyle grafico, ma i limiti di un porting da PSP, seppur rimasterizzato, si palesano fin da subito. Ed è così che il design dei dungeon diventa scarno e ripetitivo, spesso spoglio e dallo scarso appeal grafico. Nonostante la rinnovata e più pratica mappatura dei controlli e i tanto attesi miglioramenti alle telecamere, troppo spesso ci sentiremo disorientati durante le azioni di gioco più frenetiche e concitate. Poco o nulla è stato aggiunto in termini di contenuto a quanto pubblicato su PSP: anzi, la versione HD non supporta la funzionalità di multiplayer presente invece sul titolo portatile Considerando il prezzo pieno di vendita del prodotto e le potenzialità delle nuove console, ci saremmo aspettati di più. Superbo d’altro canto il lavoro di Takeharu Ishimoto, che ha saputo reinterpretare le hit classiche di Nobuo Uematsu e della saga componendo una tracklist ad hoc che ci accompagnerà durante le decine di ore di gioco senza mai risultare ripetitiva o poco adeguata.
Ricordiamo che con l’acquisto di una copia di Final Fantasy Type-0 HD si riceverà gratuitamente una demo dell’attesissimo Final Fantasy XV, l’Episode Duscae.
[signoff icon=”quote-circled”]Final Fantasy Type-0 è un ottimo prodotto. Nonostante l’impronta action, trasuda Final Fantasy da ogni dove. Una trama matura e degna dei capitoli principali della saga accompagnata da musiche mozzafiato fanno di Type-0 un RPG da non perdere tanto per gli amanti della saga quanto per i neofiti. Una volta metabolizzato, il sistema di combattimento regalerà soprese e una buona dose di divertimento. Il porting da PSP limita il comparto tecnico e le potenzialità delle console della generazione corrente, ma sarete troppo presi dall’ultimo inaspettato risvolto narrativo per darci veramente peso.[/signoff]