Final Fantasy Crystal Chronicles Remastered Edition – Recensione
Era il lontano 2013 quando per la prima volta abbiamo radunato i nostri pochi averi, salutato la nostra famiglia e affrontato un misterioso viaggio irto di pericoli e mirabolanti avventure. La modesta carovana mordeva il dissestato selciato di un mondo in rovina, divorato dal famelico Miasma e sull’orlo del collasso.
La luce del cristallo che proteggeva il nostro villaggio andava affievolendosi e gli eroi incaricati di raccogliere le gocce di Mirra in grado di rivitalizzarlo si facevano carico dei destini e delle speranze di che ne attendeva fiducioso il ritorno, affinché il cristallo avesse potuto tornare a splendere per un anno ancora.
Un anno ancora, e di anno in anno ci ritrovammo a esplorare le pericolose complessità di un mondo avvelenato e in rovina, spingendoci sempre più in là a caccia di nuove fioriture di Mirra, avventurandoci nei perigliosi anfratti del continente. Il mio Moguri e io abbiamo fatto tesoro di ogni incontro, conservando il prezioso ricordo degli sporadici avventurieri che hanno condiviso per brevi notti il tepore di un focolare o sussurrato avvertimenti e premurosi consigli circa gli orrori in attesa, nel buio.
Era il lontano 2013 e Final Fantasy Crystal Chronicles, grazie alla sua atipica formula Action–RPG, ci ha proposto un viaggio di speranza, amorevolmente ospitato da un allora ruggente Nintendo GameCube. Ora Crystal Chronicles è tornato con Final Fantasy Crystal Chronicles Remastered Edition, la sua versione restaurata e rivitalizzata e noi siamo pronti a balzare sulla carovana e ripercorrerne le tortuose strade a caccia di Mirra.
Nelle prime battute di gioco, siamo ancora una volta chiamati a scegliere la razza del nostro avatar, che bonariamente ne determinerà la classe. Potremo dunque scegliere tra gli umanoidi e versatili Clavat, tra i piccoli ma ferocissimi Lilty, gli agilissimi Selkie o i sapienti e allampanati maghi Yuke.
La razza determinerà le statistiche di partenza, gli oggetti equipaggiabili e perfino le preferenze gastronomiche del nostro beniamino. Andremo poi a selezionare il mestiere della nostra famiglia che ci attende nel nostro villaggio, determinando così gli oggetti che andremo presso di loro a craftare e il focus relativo alla materia in questione e daremo infine un nome al nostro villaggio.
La formula proposta da Final Fantasy Crystal Chronicles Remastered Edition si attiene all’originale: muovendoci su di una World Map che funge da tabellone dell’avventura, ci sposteremo di tappa in tappa fino a raggiungere e depredare il dungeon di turno, fin quando il nostro calice di Mirra sarà pieno e potremo dunque tornare al nostro villaggio, pronti a ripartire l’anno seguente con lo stesso scopo. Ogni dungeon contiene una sezione esplorabile per culminare con un’imponente boss fight, al termine della quale potremo raccogliere la preziosa goccia di Mirra: ne basteranno tre per completare l’anno in corso e rivitalizzare così cristallo del nostro villaggio.
La fioritura della Mirra si verifica tuttavia ogni due anni, spingendoci così sempre più lontano da casa per raccoglierne le gocce e affrontare sempre nuovi dungeon. Il combat system ruota attorno a una lista di comandi da scorrere durante il corso dei vari dungeon per effettuare la qualsivoglia azione, dall’attaccare al difendere, culminando con il lancio dei più iconici incantesimi della saga.
Le abilità e gli incantesimi da inserire all’interno della command list vanno tuttavia trovati da capo ogni volta che ci avventureremo nel dungeon di turno, motivando l’esplorazione al fine di affrontare il boss di turno ben preparati. Nella modalità single player è disponibile l’opzione di fondere i vari incantesimi per crearne di nuovi, permettendo una piacevole personalizzazione del nostro set up, senza mai impelagarsi in complessità troppo elevate.
Il punto di forza e al contempo di debolezza di Final Fantasy Crystal Chronicles Remastered Edition è l’estrema semplicità proposta dall’avventura principale, che ci guida lungo il corso del gioco senza farci scomporre quasi mai. Il sistema di upgrade del nostro personaggio è legato al ritrovamento di artefatti unici alla fine di ogni dungeon, che andranno ad aumentare in maniera permanente le nostre statistiche, spingendoci così al grind delle varie istance al fine di collezionarne gli otto artefatti e aumentare la nostra efficacia in battaglia.
L’esperienza centrale della proposta offerta da Crystal Chronicles risiede tuttavia da sempre nella possibilità di affrontare in cooperativa fino a quattro giocatori i vari dungeon di gioco, ritoccando leggermente la formula di gameplay al fine di incentivare la cooperazione. In Coop non sarà più possibile fondere i nostri incantesimi per crearne di più potenti, ma dovremo coordinarci con i nostri amici per lanciare contemporaneamente nello stesso punto due incantesimi Fire e ottenere dunque l’effetto di una Fira.
Nella modalità giocatore singolo, avremo il nostro fidato Moguri a trasportare per noi il pesante calice di Mirra, che definisce l’area circostante in grado di farci resistere al Miasma, mentre in cooperativa, dovremo alternarci nel trasposto e il riposizionamento del calice al fine di progredire e combattere all’interno del cerchio di purificazione che esso sancisce.
In Final Fantasy Crystal Chronicles Remastered Edition la modalità cooperativa viene potenziata grazie all’online, che ci consente di ospitare e creare sessioni di gioco con i nostri amici, a discapito della possibilità di giocare in locale. La versione Lite e gratuita viene in sostegno di questa scelta, che permette a utenti non possessori del titolo di giocare in compagnia di un amico in possesso della versione base del gioco, garantendosi così l’accesso alla maggior parte dei dungeon di Crystal Chronicles. A corroborare l’offerta della Remastered si aggiungono tredici nuovi dungeon di end game di difficoltà esponenziale rispetto all’avventura principale, che richiedono una padronanza di gioco elevata e un gear all’altezza della sfida proposta. Vecchi e nuovi giocatori troveranno pane per i loro denti, garantendo quel mordente del quale l’originale proposta del 2013 era forse carente. Anche dal versante equipaggiamento, la nuova edizione di Crystal Chronicles promette interessanti aggiunte, andando a stratificare l’esperienza di gioco.
La splendida colonna sonora che ha da sempre caratterizzato il titolo è stata rimasterizzata per l’occasione, proponendo nuove versioni delle tracce canoniche e perfino alcune linee di dialogo possono finalmente godere di porzioni di doppiaggio. Anche dal punto di vista estetico Final Fantasy Crystal Chronicles Remastered Edition è stato svecchiato, proponendo addirittura aggiunte cosmetiche relative ai collezionabili legali ai Moguri ben celati all’interno dei dungeon.
Final Fantasy Crystal Chronicles Remastered Edition è il racconto di un viaggio, da intraprendere in solitaria o in compagnia. Sebbene le meccaniche base del combat system siano inevitabilmente datate e poco fruibili se comparate alle proposte dei titoli dell’ultima generazione di action-RPG, Crystal Chronicles conserva una magia tutta sua, un incanto destinato a durare nel tempo. Il peso degli anni si fa sentire e il comparto online, seppur stabile, segue la filosofia a bassa interazione tipica di Nintendo, obbligandoci a usare programmi vocali di terze parti per comunicare e coordinarci con i nostri amici lontani. Dal canto nostro, siamo ben lieti di intraprendere un nuovo viaggio, nonostante il tempo passi inesorabile e l’età sia un fardello a volte schiacciante, altre da esibire con fierezza. Per questo motivo ci sentiamo di consigliare quest’odissea ai nostalgici e a coloro che a fronte di un nutrito gruppo di amici, vogliano spendere insieme dei divertenti pomeriggi all’insegna dell’incanto dei tempi che furono.
Pro
- Atmosfera poetica
- Colonna sonora suggestiva
- Coop Online
- Nuovi contenuti Endgame
Contro
- Combat System datato
- Assenza della Coop locale
- Meno divertente se giocato in single player