Fight Night Round 4 – Recensione Fight Night Round 4

Paradenti e guantoni!

Ci sono sport considerati più o meno nobili. Nessuno spenderebbe un secondo per difendere la nobiltà di un gioco come Ping Pong, mentre ben pochi si rifiuterebbero di riconoscere come tale una pratica come il Tennis. Andando avanti nel nostro discorso, anche sport come il Calcio e l’Atletica sono nobili, mentre non lo sono (sempre secondo la mentalità popolare), discipline oramai diffusissime come il Rugby o il Surf; sport considerato da tutti nobile è anche la Boxe. Pare strano che una disciplina dove due omoni si tirano cazzotti possa essere considerata quasi alla stregua dell’arte, eppure è così.
In realtà nel pugilato, anche se non sembra, conta sempre più la grazia che non la forza bruta, l’eleganza a dispetto della potenza. Anche molte riproposizioni videoludiche di tale sport lo sapevano, come ad esempio il famoso Fight Night Round della Electronic Arts, arrivato ora al suo quarto capitolo, ossia Fight Night Round 4 (presente su PlayStation 3 e Xbox 360). In questa sede analizzeremo approfonditamente questo quarto titolo pugilistico di casa EA. Pronti? Si comincia!

 

 

Il ring non è mai stato così comodo

Prima di addentrarci in maniera approfondita nell’elencazione dei pregi (e dei difetti) del titolo, sarebbe bene dire già da ora che, a dispetto di quanto si possa pensare, questo FNR4 non è fatto di sola potenza grafica. Dietro l’apparenza e le pompate prestazioni tecniche c’è un anima decisamente elegante.
Per prima cosa, non aspettatevi uno stile di gioco veloce ed adrenalinico. Il titolo in questione non è un Beat’em up, bensì un simulatore pugilistico abbastanza fedele,  e come tale richiede pazienza, dedizione e tanta tecnica. Capiremo fin da subito che gettarsi nella lotta menando dritti e rovesci non sarà mai un’opzione valida e, anzi, la scelta potrebbe mandarci dritti al pavimento in pochissimi round. Il modo migliore per entrare nel gioco è farlo con testa e tattica: bisognerà sempre capire la giusta distanza da tenere dall’avversario, le mosse da non fare mai, quelle delle quali non abusare, e così via. E’ difatti palese come la cosa possa dimostrarsi ostica ai novellini del genere, e non solo. Ci vorrà dunque moltissima pazienza prima di diventare bravi sul ring.
A questo proposito ci aiuta il bellissimo sistema di movimento del nostro pugile; non solo avremo a disposizione una serie impressionante di pugni, rovesci, dritti e così via (la levetta analogica sembra fatta apposta), di cui dovremo scegliere e calcolare direzione e potenza, ma anche una completa lista di movenze atte a parare (parata bassa, media, bassa e laterale) e a schivare. Anche qui naturalmente entrano di peso le classiche levette, utilissime ai fini di impostare la direzione della parata e della schivata. Questa scelta tecnica si rivela dunque azzeccatissima, non solo completa, poiché riesce a donare al gioco una profondità ed una verosimiglianza altresì irraggiungibili.

 

Domani farà molto male!

 

Nonostante quanto possa apparire a prima vista, comunque, il gioco è tutto fuorché lento e noioso. Ci saranno momenti in cui sarà bene ponderare la mossa da sferrare, è vero, ma altri in cui saranno la nostra velocità e prontezza a regalarci il match. A tutto questo si aggiungono anche molte possibilità, come quella di afferrare l’avversario se tenuti alle strette e di spingerlo se è lui ad afferrare noi; quella di prenderlo in giro esibendoci in una specie di sfottò, e quella di colpirlo in maniera non proprio pulita (colpi bassi, testate e calci). L’ultima opzione si rivela un toccasana in match troppo noiosi, ma con l’inconveniente di farci affibbiare penalità se visti dagli occhi dell’arbitro.
A tutte queste meccaniche assolutamente di prim’ordine si inseriscono anche le classiche barre, che saranno tre, ossia: la barra stamina, importantissima per determinare la forma fisica del nostro pugile. Più essa sarà bassa e più i pugni che porteremo a segno saranno lenti e fiacchi; la barra della salute, inutile da descrivere ma assolutamente indispensabile; la barra dei bloccaggi, che si abbasserà ad ogni pugno ricevuto dalla nostra guardia e che si rialzerà quando abbasseremo la difesa. Le prime due, inoltre, nell’intervallo tra un round e l’altro, potranno essere parzialmente o totalmente ripristinate grazie ai punti ottenuti sul ring, mentre, se preferiamo uno schermo privo di qualsiasi orpello e molto più simile ad un vero match trasmesso in TV, potremo disattivare la visuale delle barre e continuare ad occhio e naso.

Le ciliegine sulla torta

Ad un gameplay già da ora completissimo ed entusiasmante si aggiungono delle decorazioni assolutamente non indispensabili ma, lasciatevelo dire, per nulla scartabili.
Per prima cosa, salta subito all’occhio l’enorme roster di pugili disponibili, ben 48. La cosa più bella, comunque, è che tra questi 48 sportivi spiccheranno i visi di vere e proprie leggende della boxe: da nomi altisonanti e praticamente mitici come Muhammad Ali e Rocky Marciano, a grandi lottatori come Tyson e Hatton. Nessuno potrebbe mai resistere ad un match tra grandi leggende, sopratutto con un sistema di gioco tanto realistico come quello presentato.
La seconda ciliegina sulla nostra bella torta si dimostra l’inedito editor di personaggi, davvero una graditissima sorpresa. Esso si rivela non solo inaspettato, ma anche ben fatto e profondo. Tra la possibilità di scegliere l’aspetto del nostro pugile, fino a scendere nei parametri puramente tecnici (tutto in base al nostro stile di gioco e all’allenamento speso).
L’ultima e succosa prelibatezza, infine, la si ha con la modalità online. Se è vero che questa non toglie o aggiunge nulla di veramente nuovo al titolo, c’è comunque da dire che averla è pur sempre meglio di non poterne usufruire. Inoltre, scontrarsi online può rivelarsi molto divertente.

 

Ali ed il suo destro miracoloso!

 

Tutta questione di tecnica

La cosa che salterà subito all’occhio di qualsiasi giocatore appena vista una schermata di gioco, è sicuramente la grafica. Ci troviamo davanti ad un lavoro immenso e assolutamente magnifico. Non basta nemmeno sbilanciarsi e affermare come ogni minimo modello poligonale ed ogni singola texture risultino pulitissimi e praticamente naturali, sarebbe riduttivo. La forza di una grafica come questa sta nella fusione perfetta tra motore fisico e motore grafico, tra pugili che si avvinghiano, effetti particellari che fanno schizzare sudore e sangue ovunque, e un sistema di danneggiamento facciale fantastico (osservare il viso del nostro pugile contorcersi ed allungarsi all’arrivo di un gancio è davvero emozionante)… Il comparto tecnico di questo Fight Night Round 4 può essere descritto solo con un aggettivo: superlativo.
Sarebbe bene spendere qualche parola per la fludità e la bellezza delle animazioni, nonché di come queste si fondano perfettamente con il motore fisico e la dinamica dei danni dei pugili. Più colpiremo l’avversario e più inizieremo a vedere il suo viso gonfiarsi, deturpato in maniera realistica dove i nostri pugni incontreranno la sua faccia. In questo modo solleveremo schizzi di sangue che si perderanno nell’aria.
Davvero realistico anche il restante armamentario. Parliamo naturalmente della gestione dell’illuminazione, che creerà giochi suggestivi con il ring, i volti ed i muscoli dei pugili (corpi che suderanno in maniera realistica), nonché con i loro calzoncini.
Per finire il discorso sul comparto tecnico non sarebbe male nemmeno gettare nel tutto anche il sonoro. Ci troveremo ad ascoltare brani di repertorio o track ammiccanti al mondo del rap e del pop. Nulla di scioccante, certo, ma comunque buono e per nulla stancante. Anche i vari suoni, come il "sock" nudo e crudo dei cazzotti o la parlantina sciolta dello speaker, risulteranno in linea di massima davvero godibili.

 

Da notare il realismo dei muscoli e dei movimenti facciali

 

In conclusione

Arrivati alla fine della nostra recensione, risulta chiarissimo il fatto di trovarsi davanti ad un titolo di primissima qualità e dalla marcata eccellenza.
Tra meccaniche veramente ben pensate, capaci di immergere il giocatore nel mondo duro e tecnico della boxe ad alti livelli, e tra un comparto grafico davvero potente e fenomenale, questo Fight Night Round 4 si rivela un gioco dal potenziale enorme.
Il titolo in questione è un acquisto obbligato per tutti gli amanti della boxe, nonché di chi ama qualsiasi gioco dove occorre menar le mani. Sarebbe un’ottima idea anche per chi di solito non macina questo tipo di intrattenimento videoludico, naturalmente previa prova prima dell’acquisto finale.

 

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