Fifa Soccer 2013 – Recensione FIFA 13
Ripensare alla storia di FIFA è un po’ come richiamare alla mente attimi, giornate o periodi interi della vita di chiunque; dagli accaniti calciofili ai giocatori improvvisati, è decisamente improbabile trovare qualcuno che non abbia mai giocato nemmeno un minuto al titolo di punta di EA Sports. Tutti avranno sentito almeno una volta l’indimenticabile “znegheim” della schermata EA Sports, per non parlare di chi invece lo ha vissuto come pane quotidiano. Tuttavia, negli ultimi dieci anni in particolare, questa storica certezza è stata profondamente turbata dalla nascita di un nuovo mito, quel Pro Evolution Soccer che in pochissime edizioni ha detronizzato il re delle simulazioni calcistiche monopolizzando la scena con una semplicità quasi esagerata.
Ma i grandi sanno rialzarsi e, grazie ad una decisa quanto inaspettata rimonta di FIFA, lo scontro tra le simulazioni calcistiche è ritornato in discussione e dalle edizioni 2010 sembra essere nuovamente un affare EA Sports.
Una sfida viziata anche dall’apparente superficialità di PES, incapace di reagire nell’immediato contro lo sprint dell’avversario, ma che adesso sembra determinato a giocare tutti i propri assi nella manica.
Nell‘anno in cui Konami ha investito tutte le proprie risorse per ritornare sul tetto del mondo, David Rutter (producer di FIFA) ha deciso di fare lo stesso per dare il colpo di grazia agli eterni rivali e dimostrare una volta per tutte che ormai è FIFA ad essere IL gioco di calcio, regalandoci il miglior FIFA di sempre.
Match Day
Ci sono voluti anni, è stato necessario aspettare questa generazione di console e l’edizione 2013 per averlo, ma finalmente FIFA regala a tutti i videogiocatori del mondo Match Day. La principale pecca dei giochi di calcio è sempre stata quella di avere un “roster” prefissato, e così l’impeccabile Marchisio o l’inarrestabile El Shaarawy delle ultime settimane sarebbero rimasti i normali buoni giocatori che FIFA aveva pensato che fossero in fase di produzione. Con Match Day, invece, le prestazioni dei singoli giocatori e delle intere squadre vengono riviste partita dopo partita e si trasformano in valutazioni differenti a seconda dei risultati. Aggiornamenti costanti, quindi, che portano quasi la Live Season nel gioco classico, regalando anche le “Partite della Settimana”, ovvero un riepilogo dei match più importanti delle squadre più forti e la possibilità di giocarli in anteprima.
Match Day si traduce anche in una cronaca più dinamica e varia, con i commenti in tempo reale dei soliti Caressa e Bergomi (aiutati quest’anno anche dal commento a bordo campo del fedele Matteo Barzaghi) che interagiscono con i propri commenti riferendosi alle attuali posizioni in classifica, agli stati di forma, alle prestazione recenti e agli obiettivi stagionali delle squadre interessate.
Ci si trova immersi dunque tra gioco e realtà, circondati dalla propria passione e dagli eventi reali del mondo calcistico che diventano a portata di controller.
Una novità immensa, che ridisegna completamente la simulazione del gioco del calcio e la trasforma in simulazione del mondo del calcio; il tutto, ovviamente, tramite la connessione online, diventata ormai indispensabile per godere di tutti gli aspetti migliori di FIFA.
Ultimate Team e non solo
Le novità che si possono trovare in quest’ultima edizione di FIFA Ultimate Team non costituiscono una grande rivoluzione, ma le solide fondamenta di quella che negli ultimi anni si è rivelata una vera e propria istituzione la mantengono ancora a grandissimi livelli e possono godere di ancora più tornei e opzioni. Quella che sembra la perfetta unione tra Fantacalcio e album di figurine da collezione si è rivelata una delle modalità più giocate al mondo: le aste giornaliere raggiungono numeri impensabili, così come la quantità di giocatori online. Inoltre, grazie alla web app, migliorata, è possibile gestire la componente manageriale da un qualsiasi computer, mentre se si è in giro ci si può sempre aiutare con l’app gratuita EA Sports Football Club, grazie alla quale tenere d’occhio le aste e gestire la pila scambi; sono necessari ancora miglioramenti perchè possano funzionare senza problemi, ma la mole di dati che devono gestire ha sorpreso Electronic Arts stessa che continua a rilasciare aggiornamenti.
Ma FIFA 13 è un titolo completamente immerso nell’online, e lo dimostrano le numerose modalità che sfruttano la connessione internet.
L’evento online di maggior rilievo è senza dubbio la FIFA Interactive World Cup, un vero e proprio torneo mondiale, quest’anno con la novità delle divisioni con le relative promozioni, introdotta pressochè ovunque.
Basta partire e si iniziano a giocare partite per ottenere punti e la promozione alle divisioni superiori. Il matchmaking è immediato, mentre le squadre automaticamente equilibrate grazie ai giocatori che hanno tutti una valutazione di 85. Guadagnando la promozione si avanza all’interno della propria nazione, con l’obiettivo di qualificarsi per la finale mondiale e vincere così una serata al gala del FIFA Ballon d’Or e 20,000 dollari.
A fare da cornice ci sono poi le Stagioni Pro Club online, dove il proprio giocatore si unisce ad altri in un Club (sino ad 11 contemporaneamente in campo) per potersi sfidare online contro altri team come il proprio, e l’EA Sports Arena. Quest’ultima, in collaborazione con Virgin Gaming e già presente in altri titoli EA Sports, realizza un po’ il sogno di tutti gli accaniti videogiocatori calcistici. Tramite il portale virgingaming.com, infatti, è possibile partecipare a tornei, partite veloci e sfide contro altri giocatori per guadagnare soldi veri. Dai tornei ad ingresso gratuito alle sfide dove si punta la somma desiderata, se si è dei campioni di FIFA è l’opportunità migliore per dimostrarlo…e per arrotondare lo stipendio.
Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica e ad una presenza di giocatori così massiccia corrisponde un sistema che non sempre riesce a gestire bene la connessione: il risultato si traduce in partite che possono andare "a scatti", disconnessioni che mandano tutto a monte o lag che falsano la propria prestazione; purtroppo non è presente nemmeno un sistema di valutazione dell’avversario, così diventa impossibile esprimere la propria opinione sull’affidabilità e la correttezza di chi ci ha giocato contro.
Prove Abilità
Se qualche anno fa l’introduzione dell’Arena si era rivelata un’idea geniale per ingannare il tempo durante i caricamenti pre-partita, la monotonia di un 1 contro 1 ripetuto all’infinito chiedeva ormai qualcosa di nuovo. E’ così che debuttano le Prove Abilità, brevi sfide, ciascuna riguardo un’azione in particolare (cross, passaggio lungo, tiro, dribbling ecc…) e divise a loro volta in quattro livelli: Bronzo, Argento, Oro e Sfida Finale. Queste brevi sessioni da al massimo due minuti l’una sostituiscono appunto l’1 contro 1 dell’Arena nei caricamenti, così da poter avere sfide sempre diverse e imparare allo stesso tempo tutte le funzioni e le tecniche migliori del nuovo FIFA. Inutile dire che livelli più alti corrispondono a difficoltà maggiori, ma riuscire a superare una Sfida Finale è un’impresa da medaglia. I punteggi richiesti sono esagerati, senza contare l’estrema difficoltà della prova in sè. Pane per gli hardcore gamers, dunque, ma complici anche i controlli manuali persino i più caparbi potrebbero desistere alla fine.
In ogni caso è una novità che si rivela sicuramente più appassionante e magari spinge ad imparare qualche trucchetto in più, il che non gusta mai.
EA Sports Football Club
Tutto il resto viene riproposto con relative migliorie e con la novità delle divisioni, mentre l’EA Sports Football Club torna più ampio di prima grazie al Catalogo e ai Punti FC, guadagnabili in pressochè tutte le modalità e spendibili per acquistare miglioramenti, nuove maglie, esultanze, o alcuni extra come punti in più nella stagione e così via.
Le sfide offrono la possibilità di rivivere momenti di grande calcio e di guadagnare punti extra, mentre le classifiche rendono il tutto ancora più competitivo paragonando i propri risultati con quelli degli amici e di altri giocatori online.
Una sorta di lotta per supportare il proprio club e renderlo il migliore nella classifica mondiale, semplicemente dando prova delle proprie abilità giocando a FIFA.
Guarda, sembra FIFA
Ma ciò che conta in un gioco di calcio in fin dei conti è la giocabilità: bisogna che ci sia realismo, ma anche che sia divertente; FIFA riesce in entrambi gli obiettivi e lo fa aggiungendo un nuovissimo sistema di impatti e una migliore IA di attacco. Che siano rimpalli, tackle, scivolate, palle contese, qualsiasi contatto possibile tra palla e giocatore, niente ha mai raggiunto tale perfezione. Niente più poligoni che si sovrappongono, niente più braccia che si fondono tra loro, niente più palloni che trapassano i corpi avversari. Adesso tutto ciò che è visibile ha una sostanza e la palla reagisce all’impatto ogni volta in maniera diversa. Persino gli uno contro uno, le mischie in area o le rincorse per fermare i contropiedi assumono un’altra dimensione: se non si fa attenzione e si fanno schiantare due giocatori in corsa, questi potrebbero rovinare a terra, sia che siano avversari, sia che siano compagni. Se si scivola in extremis per tentare di aiutare il proprio portiere su una palla pericolosa lo si potrebbe anche ostacolare nel rialzarsi e lasciare la porta libera all’attaccante. Ogni singolo poligono ha la sua consistenza e la dimostra in ogni impatto. Di conseguenza ciascuna caduta è molto più realistica, gli scontri spalla contro spalla vedono i corpi davvero collidere tra loro, mentre le uscite avventate dei portieri possono regalare spettacolari voli dell’attaccante travolto.
Se questo non bastasse, anche la fase offensiva cambia storia e si apre a possibilità e azioni da cineteca. Grazie alla nuova IA d’attacco, anzichè avanzare verso l’area avversaria e poi attendere che il giocatore inventi qualcosa, adesso gli attaccanti si muovono continuamente aggredendo gli spazi e suggerendo passaggi smarcanti in grado di farli finire davanti al portiere indisturbati; il tutto rispecchiando le caratteristiche peculiari del singolo calciatore, dando a Vucinic movimenti completamente diversi da quelli di Toni, ad esempio. Ad aiutare questi inserimenti degni del miglior Marchisio arriva anche il First Touch, legato alla nuova tecnologia di impatto, che elabora in tempo reale lo stop del giocatore a seconda del passaggio ricevuto, della posizione del corpo, delle abilità tecniche e dalla direzione di avanzamento. Così a Milito basta un buon passaggio diagonale per stoppare palla e superare con un unico tocco la linea difensiva. Segnare non è mai stato così divertente…e realistico.
Tanta carne al fuoco
FIFA non è un gioco perfetto. L’instabilità dell’online, dovuta probabilmente alla quantità spropositata di giocatori in rete, infastidisce non poco e finisce col falsare molte partire. Le prove abilità diventano quasi impossibili nella loro sfida finale. Abituarsi inizialmente alla difesa tattica per chi è nuovo potrebbe essere complicato.
Al di là dei difetti che può avere, però, FIFA 13 si avvicina come mai prima d’ora alla perfezione della simulazione calcistica. Il gameplay non è mai stato così bello ed è possibile personalizzarne anche la velocità, le modalità sono così tante da dare l’imbarazzo della scelta, il commento è migliorato non poco, il Match Day regala aggiornamenti costanti rifacendosi al calcio reale, ci sono sfide, prove, la EA Sports Arena permette addirittura di guadagnare soldi veri: si potrebbe giocare per anni e avere ancora qualcosa da fare.
Sembra difficile trovare delle mancanze, qualcosa di consistente, per non giudicarlo il miglior titolo di calcio mai visto sino ad oggi, ma soprattutto se il tasso di miglioramento di EA Sports continua a questi livelli ci si chiede cosa potrà essere FIFA 14…cos’altro c’è da migliorare?
Mentre ci pensate, accendete la vostra console e iniziate a giocare.