Fear Effect Sedna – Recensione
Fear Effect è una serie nata su Playstation 1 e che, fino all’uscita di Sedna, contava solo 2 titoli, l’originale Fear Effect e il seguito Retro Elix. Fear Effect Sedna arriva dopo 17 anni di pausa per rivitalizzare la serie, proponendosi di reinventare il gameplay mantenendo personaggi, ambientazioni e alcuni elementi di storia della saga.
Ma per poter rivitalizzare un titolo di quasi vent’anni fa servono tanto impegno e un amore per il titolo originale, oltre che l’esperienza e le idee giuste per integrare un concept vecchio nel moderno mondo del gaming. Studio Sushee, sviluppatore di questo titolo, dimostra di avere alcuni di questi prerequisiti, ma pecca nell’esecuzione del suo lavoro in alcuni frangenti molto spinosi.
Il titolo parte con una cutscene in cell-shading, reminiscenza dei titoli telltale, e molto gradevole da vedere, che introduce il primo personaggio con una scena tanto misteriosa quanto interessante. Difatti nelle prime ore di gioco il comparto narrativo sembra avere potenziale, ma questa sensazione positiva viene poi contraddetta non tanto dalla sceneggiatura in sé quanto dalla gestione della stessa. Il gioco è interamente doppiato, ma il doppiaggio ondeggia tra il mediocre e il pessimo in base alla scena: i sentimenti dei personaggi e le loro reazioni umane non sono quasi mai degnamente rappresentate dalle loro voci.
A questo doppiaggio privo d’anima si accosta anche una scrittura dei dialoghi degna di un B-Movie americano, con tantissime parolacce inserite spesso a casaccio, battutine fuori contesto e dialoghi telefonati banalissimi. La sceneggiatura presenta alcune idee interessanti, ma queste idee sono spesso mal connesse tra loro e finiscono per convergere in un risvolto piuttosto banale nelle ultime ore di gioco. Nonostante un resoconto narrativo tutt’altro che positivo, studio Sushee dimostra di aver una passione per la serie di Fear Effect.
L’atmosfera originale è non solo ben catturata, ma anche magnificamente riproposta con un design fresco che non potrà non piacere agli appassionati del cyberpunk. Fear Effect Sedna offre anche un’ottima varietà di ambientazioni, quasi tutte ispirate e gradevoli da esplorare, per quanto il titolo sia lineare. Il titolo ci porterà a esplorare diverse tipologie di aree, grazie alla sceneggiatura che mette tanta carne al fuoco, e questo ha permesso all’art design di brillare sfornando diverse ottime aree con solo uno scivolone; peccato solo che la sceneggiatura riesce solamente nel dar varietà ai concept delle zone. Lo stile grafico in cell-shading è un’ottima scelta per questo titolo, o perlomeno è una buona scelta per le sezioni di gameplay di questo titolo. Nelle cutscene la qualità grafica spesso scende spaventosamente, distorcendo le facce dei nostri protagonisti nel tentativo di creare in loro delle espressioni diverse da quella del modello di base, fallendo però in questo intento. I personaggi non solo hanno un doppiaggio privo di sentimento, ma anche le loro animazioni nei video sono spesso insufficienti, facendoli quindi sembrare dei pupazzetti senz’anima, quando la sceneggiatura implica tutt’altro, specie nel caso di Hana.
Un altro elemento che necessitava una rivisitazione è ovviamente il gameplay. E Fear Effect Sedna prova a proporre qualcosa di diverso, creando una buona base di gioco teorica, che però viene sprecata da un game design banalotto e soprattutto da dei problemi di implementazione delle meccaniche che alla fine risultano buone solo sulla carta. Il titolo si presenta come un titolo strategico e RPG, ma per una miriade di problemi non riesce a esserlo. Ci sono due modi per affrontare un combattimento in Fear Effect Sedna, il primo è in tempo reale, controllando un solo personaggio e lasciando gli altri in balia dell’I.A., il secondo è con un sistema di blocco del tempo in cui si muoveranno tutti i personaggi assegnando a ognuno tre mosse alla volta.
Nessuno dei due risulta sufficiente, il primo a causa di una pessima I.A. che non entra pressoché mai in copertura, il secondo perché dar solo tre azioni a ogni personaggio è più uno svantaggio che un vantaggio. Questo perché i personaggi eseguiranno le azioni assegnate loro, ma lo faranno con più lentezza e, ovviamente, meno adattabilità alla situazione che cambierà velocemente dato che il titolo non è a turni, e quindi non si potranno prevedere le azioni del nemico turno per turno. Il metodo migliore per risolvere i combattimenti di Sedna è semplicemente andare davanti ai nemici e tenere premuto il tasto di sparo, dato che i nemici non faranno nulla per evitare i colpi del giocatore e la vita non è un problema.
Infatti Fear Effect Sedna bombarda il giocatore con miriadi e miriadi di cure, cosa che ci fa sospettare che questo approccio pigro e semplicistico fosse effettivamente previsto dagli sviluppatori. Risultano invece più divertenti le bossfight, che potranno richiedere un poco più di tattica o abilità per essere sconfitte, eccezion fatta per le bossfight finali che invece sono eccessivamente semplici.
Nel corso dell’avventura sarà obbligatorio passare attraverso delle fasi di gameplay uniche e dei puzzle da risolvere. Sebbene non tutte queste sezioni di gameplay siano geniali, la loro presenza e varietà dimostra una passione verso il gioco e aiuta ad arrivare al finale senza annoiarsi troppo a causa del combattimento semplicistico. Sono inoltre presenti decine di cutscene di morte uniche nel caso si riscontrasse il game over durante certe fasi di gioco specifiche, un tocco secondario che non giustifica le mancanze del titolo, ma che è piacevole ci sia. Una menzione d’onore bisogna dedicarla alla colonna sonora, molto ispirata da Blade Runner, che è semplicemente eccezionale, riesce ad avere ottime tracce contribuendo nella creazione dell’atmosfera.
Fear Effect Sedna è un titolo che riesce a catturare lo spirito dell’originale e a donarci alcune ambientazioni quasi uniche nel settore. Grazie a un eccezionale colonna sonora l’atmosfera risulta ottima, ma la sceneggiatura sconnessa, i personaggi mal scritti e il doppiaggio insufficiente rovinano l’immersione. Se si affianca a tutto ciò un gameplay buono sulla carta, ma dalla pessima implementazione, allora diventa difficile considerare il titolo Sushee sufficiente. Sicuramente è consigliato ai fan della saga che sentono la mancanza dei titoli Playstation 1, ma è difficile possa piacere a qualcuno che non sia già fan di Fear Effect, tantomeno a un giocatore alla ricerca di uno strategico.
Pro
- Buone ambientazioni
- Eccezionale colonna sonora
- Alcune buone idee...
Contro
- ...mal sfruttate
- Sceneggiatura sconnessa
- Combattimento banale
- Dialoghi stereotipati
- Alcuni problemi grafici nelle cutscene