Fate Samurai Remnant RECENSIONE DLC Vol 1 | Si poteva fare di meglio

Ecco la nostra recensione: Fate Samurai Remnant RECENSIONE DLC Vol 1. Dopo un eccezionale evento collaborazione su Fate/Grand Order, il mondo di Fate Samurai Remnant continua a espandersi con il DLC Vol.1, primo di tre contenuti aggiuntivi per l’Action JRPG di Koei Tecmo e Type Moon.

Con appena qualche mese di sviluppo sulle spalle, le mie aspettative per questo DLC non erano delle migliori. Samurai Remnant è un prodotto completo e con poco spazio per dei capitoli extra, infatti il DLC Vol.1 è ambientato in quello che è, essenzialmente, un sogno.

Fate Samurai Remnant RECENSIONE DLC Vol 1 | Una missione paragonabile alle modalità Arcade dei picchiaduro e nuovi personaggi.

Il modo migliore di inquadrare il DLC Vol.1 è quello di paragonarlo alla modalità Arcade di un picchiaduro. Con la scusa di un torneo organizzato da Gilgamesh, il gioco ci dà la possibilità di scegliere qualsiasi personaggio noi desideriamo per affrontare una missione extra.

Questo porta principalmente due buone novità. La prima risiede nella possibilità di giocare nei panni di Rider, uno dei due servant che non è mai stato possibile controllare durante l’avventura di Iori e Saber.

Non solo Rider è un personaggio molto amato dalla fan base di Fate, principalmente grazie al suo ruolo in Grand Order, ma è anche integrato con un moveset divertente. Purtroppo non c’è un vero approfondimento sul suo personaggio durante il Keian Tournament, ma è carino poterne prendere il controllo.

La seconda novità è la presenza di epiloghi, sempre in stile Arcade di un picchiaduro, che mostrano delle possibilità alternative per ognuno dei Master giocabili. Questi sono brevi, ma efficaci, e incentivano a rigiocare il torneo Keian con ognuno dei diversi partecipanti.

Una vera sfida

Ciò in cui il DLC Vol.1 riesce meglio, ludicamente parlando, è rimediare al più grande problema del combat system di Fate Samurai Remnant. Nella mia recensione ho già parlato dell’argomento in maggior dettaglio, ma per riassumere, Samurai Remnant ha un enorme problema con il sistema di cure.

In qualsiasi momento è possibile fermare il gioco per curarsi e ciò può spingere ad affrontare il gioco con molta superficialità, scambiandolo per un musou come tanti. Nel corso del DLC le cure sono limitate e non possono essere accumulate all’infinito.

Con la difficoltà alta, Fate/Samurai Remnant può finalmente brillare, mostrando la buona qualità delle sue bossfight e costringendo alla concentrazione durante ognuno dei propri scontri. Essenzialmente, il DLC Vol.1 fa doppia fatica, fungendo sia da “Arcade mode” che da vera e propria “Challenge mode”.

Nel suo contesto, il DLC Vol.1 perde il maggior pregio del resto del gioco.

Purtroppo però, c’è un vero e proprio limite che il torneo Keian non può sorpassare facilmente. Fate Samurai Remnant è un ottimo titolo, con un gameplay che ho difeso sia qua che nella mia precedente recensione…tuttavia il suo punto di forza rimane la scrittura.

Il personaggio di Iori e il modo in cui il suo sviluppo ricalca i classici protagonisti scritti da Kinoko Nasu (pur non essendo un “suo” personaggio) sono il vero punto di forza dell’esperienza. La storia del torneo Keian è invece basilare, poco più che una scusa per menare le mani.

Al di fuori degli epiloghi, comunque molto corti, gli eventi che traspaiono nel DLC Vol.1 sono casuali, noiosi e spesso anche privi di senso. Se nel gioco base il ragionamento degli scrittori era “come catturare l’appeal di Fate in un videogioco?”, nel DLC diventa “come arriviamo alle mani il più in fretta possibile?”

Non aiuta il fatto che il nuovo personaggio aggiunto non mi piaccia minimamente. Non l’ho mai apprezzato in nessuna sua iterazione di Grand Order e dopo il disastroso Tunguska Sanctuary, speravo di non rivederlo più.

Fate Samurai Remnant DLC Vol1 è un aggiunta carina che permette di prendere il controllo di Servant mai controllabili prima e da un piccolo approfondimento ai Master, grazie a degli epiloghi esclusivi. Se volete qualche sfida in più, può valere il suo prezzo, ma il Season Pass deve ancora dimostrarmi il suo valore.

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