Farming Simulator 23: Nintendo Switch Edition – Recensione
Farming Simulator 23 Nintendo Switch Edition è la versione portable del celebre titolo Giants Software da giocare ovunque voi siate. Sarebbe superfluo mettersi a fare paragoni con Farming Simulator 22, la controparte desktop, quindi cercheremo di concentrarci su quello che la versione portatile ha da offrirci. Tenete presente che non dovrete per forza acquistare la console Nintendo, ma potrete giocarlo anche su dispositivi Android o iOS.
Farming Simulator 23 riprende da dove eravamo rimasti, ma lo fa meglio e, soprattutto, lo fa bene. Poter coltivare i campi e guidare trattori direttamente seduti in poltrona o alla fermata dell’autobus è qualcosa di molto piacevole ma, come tutte le cose, bisogna pianificare attentamente ciò che vogliamo fare. Sì, perché le nuove aggiunte a livello di mappe (ce ne sono due nuove – N.d.R.), tre nuovi prodotti coltivabili, l’aggiunta delle galline come animali allevabili e oltre cento veicoli acquistabili, richiedono di ponderare molto bene i passi da fare in gioco. Il titolo di Giants Software, infatti, è una vera e propria simulazione e richiede di specializzarsi fin dall’inizio in un particolare settore. Dopo il tutorial iniziale, il mondo che si apre davanti al giocatore è davvero molto vasto, ma chiaramente non è assolutamente possibile fare tutto e dedicarsi a tutti i vari aspetti del mondo di gioco.
Vita di campagna
Volete fare i terzisti, limitandovi soltanto a incarichi una tantum? Potete farlo, ed è un modo molto efficace per mettere via soldi all’inizio. Ma, chiaramente, l’appetito vien mangiando e l’idea di poter acquistare il nostro primo mezzo è tanto allettante quanto insidiosa. Comprare le macchine in base all’estetica non è un buon criterio di scelta, perché anche un mezzo tradizionale e basilare come un trattore offre tutto un ventaglio di ipotesi che vanno necessariamente valutate. Come? In base a quello che dobbiamo fare con la macchina che intendiamo comprare. Se vogliamo improntare il gioco sulla raccolta di uva o frutta, occorrono mezzi piccoli per poter girare nei vigneti o nei frutteti. Vice versa, se preferiamo le grandi coltivazioni, andranno valutati apparecchi più grandi e in grado di produrre un volume di semina o raccolto più grande in relazione al tempo. Allo stesso modo, se vogliamo lavorare con gli animali, andranno impostate coltivazioni che ci permettano di destinare parte del raccolto al sostentamento del bestiame, in modo tale da acquistare meno risorse possibili e massimizzare i guadagni.
Tutte queste valutazioni vanno fatte alla fine del tutorial di Farming Simulator 23, onde evitare di perdere tempo e soldi inutilmente. State attenti, perché il gameplay è decisamente punitivo in questo senso e, se sbagliate le valutazioni, è poi difficile andarsi a riprendere in maniera rapida e, soprattutto, indolore. Con questo non vogliamo dirvi che ciò che si decide all’inizio deve essere portato necessariamente avanti senza deviazioni, ma queste ultime sono da destinarsi a una fase secondaria del gioco, quando ormai tutto va avanti a gonfie vele e ci sono margini di guadagno tali da poterci permettere qualche sfizio in più. In generale, il titolo è molto godibile e, nonostante richieda pazienza e dedizione, restituisce tante soddisfazioni con il passare del tempo. La IA può aiutare, è vero, ma il grosso del lavoro lo dobbiamo sempre e comunque fare noi.
La progressione lenta è, prevalentemente, l’unico motivo per cui non ci sentiamo di consigliare i titoli della serie Farming Simulator ai casual gamer. Un sacco di volte abbiamo visto questi giochi stroncati perché considerati troppo impegnativi, ma non dobbiamo dimenticarci che si tratta di un simulatore e che la community, specie per i titoli desktop, è attiva sia con le mod che con i consigli per i giocatori di tutti i livelli. Attorno a Giants Software, infatti, si è creato un vero e proprio mondo fatto di periferiche hardware dedicate e tutta una serie di soft mod che aggiungono decine di funzionalità a un titolo che è sempre stato molto ricco. Perché ne stiamo parlando? Perché, spesso, molti giocatori provano le versioni portable dei capitoli della serie, si appassionano e passano alle desktop. Solo che, Farming Simulator 23, è un gioco decisamente godibile in portatile e, forse per la prima volta, non si limita a solleticare il palato e a fare da viatico verso le versioni PC.
Grafica e audio
Farming Simulator 23 è un gioco che, su Nintendo Switch dove lo abbiamo provato, rimane comunque molto godibile. L’hardware della console è quello che è e lo sappiamo, ma il titolo gira e permette di godere appieno di tutte le novità proposte. I dettagli delle varie macchine agricole sono ben resi, anche quelli degli animali. Le galline sono davvero ben realizzate sia come proporzioni che come colori, anche se i fondali delle varie mappe, specie per i dettagli degli alberi e di alcune coltivazioni, non sono molto all’altezza della situazione. Anche qui, non è il caso di dare la colpa alla console Nintendo, perché dal punto di vista paesaggistico c’è un po’ da lavorare anche nelle versioni desktop. Davvero apprezzabile l’alternanza delle stagioni e il comparto audio, con i vari effetti sonori che cambiano a seconda della macchina che si sta usando e del lavoro che si sta facendo.
Farming Simulator 23 è una piacevole riconferma. I nuovi contenuti arricchiscono il gameplay, senza però renderlo troppo pesante e macchinoso per le piattaforme portatili alle quali è destinato. La longevità è particolarmente marcata e, la peculiarità del genere, lo rende decisamente poco adatto ai casual gamers. La grafica non è il suo punto forte, ma è così anche per la versione desktop. Nonostante questo, se siete curiosi e volete provare qualcosa di nuovo, dategli una possibilità. Se siete appassionati della serie, compratelo solo se non avete la versione desktop oppure volete giocare in portabilità.
Impegnativo e complicato. La vita in fattoria non è mai stata così portatile e divertente.
Pro
- Longevità
- Gameplay ricco
- Modellazione dei veicoli
Contro
- Non adatto ai casual gamers
- La progressione lenta potrebbe alla lunga diventare frustrante