Far Cry 4 – Recensione

Il brand di Far Cry rappresenta da tempo l’essenza più pura di cosa un first person shooter open world dovrebbe essere. La campagna lunga e ricca di colpi di scena è stato sempre un vero e proprio marchio di fabbrica per la serie, così come personaggi carismatici, soprattutto gli antagonisti, e un modo di gioco vastissimo e vibrante.

Replicare tale successo anche per il quarto capitolo non doveva sembrare un’impresa semplice ma possiamo sicuramente dire senza tema di smentita che Ubisoft ci è riuscita un’altra volta.

Benvenuto nel Kyrat

Così recita Pagan Min, il nuovo antagonista di questo quarto capitolo, nella pubblicità del titolo che sta girando incessantemente sui maggiori canali nazionali. Il Kyrat è una regione hymalaiana e noi vestiremo i panni di Ajay Ghale, un giovane cresciuto in America e giunto in questa sperduta zona montana in capo al mondo solamente per spargere le ceneri della madre Ishwari. Il nostro pellegrinaggio però non va proprio nel migliore dei modi dato che sul confine con l’India le milizie della droga di Pagan Min ci rapiscono e ci portano al suo cospetto per ragioni che ancora non comprendiamo a pieno. Possiamo solo dirvi che così comincerà un viaggio che contemporaneamente ci porterà a scoprire le nostre radici e a sovvertire il dispotico regno di Pagan Min.

Durante la permanenza su queste montagne potremo fare la conoscenza anche dei combattenti rivoluzionari di Sentiero d’Oro, ai cui vertici troviamo Amita e Sabal, accomunati dallo stesso desiderio di libertà ma divisi dai metodi con cui perseguire questo risultato. Amita pensa infatti solo alla ricchezza per il proprio popolo e per questo non disdegna il traffico di droga mentre Sabal è dedito alle tradizioni. Dovremo quindi fare parecchie scelte all’interno delle varie missioni e decidere di volta in volta da che parte stare. Questo dualismo sarà infatti l’esperienza centrale dell’intera vicenda.

Il gioco oltre alla storia principale è come sempre molto ricco di missioni per così dire collaterali. Ci vorranno decine di ore per esplorare tutto il Kyrat. Le missioni secondarie andranno da sessioni di caccia grossa, alla conquista di avamposti militari o ancora la scalata di torri di comunicazioni, che tanto ricordano un altro successo di casa Ubisoft ovvero Assassin’s Creed. In questa montagna di contenuti extra non mancano neppure avventure extracorporee e spirituali, in cui ci ritroveremo a mettere piede nello Shangri- La, un luogo mistico delle leggende Kirati, e assieme a Reggie e Yogi combattere demoni di ogni sorta armati solamente di un coltello o utilizzando una possente tigre bianca come cane da guardia sui generis. Insomma c’è veramente di che sbizzarrirsi.

Marcia e spara

Il gameplay di questo quarto capitolo ricalca fedelmente quanto già visto in passato, specialmente in Far Cry 3. Ajay è molto agile e in ogni momento sarà in grado di scegliere quale approccio utilizzare se più stealth attraverso armi bianche oppure più rumoroso, grazie a tutta la serie di armi che avremo a disposizione. Il sistema di mira è sempre molto buono e ogni singola arma potrà essere personalizzata con unità ottiche o silenziatori di ogni sorta. Il nostro inventario sarà richiamabile in ogni momento attraverso la ruota radiale del pad ed espandibile grazie alle varie pelli di animali che potremo cacciare di volta in volta. A proposito di fauna, nota di colore è rappresentata dagli elefanti che potranno essere perfino cavalcabili e usati in battaglia per fare piazza pulita di nemici e ostacoli di ogni tipo.

Anche per quanto concerne i veicoli avremo una grande selezione, incluso un girocottero per compiere incursioni volanti per tutto il Kyrat. La mappa è realmente vasta e quindi senza un mezzo di trasposto adeguato vi ci vorranno parecchi minuti per raggiungere un punto da un altro presente sulla mappa. A questo proposito i programmatori hanno introdotto anche un sistema di guida automatica per facilitare gli spostamenti.

Cresci Ajay

La crescita del nostro protagonista segue due rami principali e con un po’ di pratica e tanto tempo a disposizione non sarà difficile sbloccare tutte le attività passive disponibili. Le abilità vanno dalla migliore mira, a un’agilità aumentata fino alla possibilità di boost temporanei attraverso l’uso di sostanze più o meno lecite. I nemici in ogni caso non vi impensieriranno mai troppo anche se la loro intelligenza artificiale non è del tutto scarsa, visto che in più di un caso organizzeranno strategie per stanarvi. Lo stesso non si può dire però degli alleati. In ogni caso aiutando i vari personaggi non giocanti all’interno della storia potremo guadagnare ulteriori bonus e punti karma.

Tutto questo è valido anche per la coop online, in cui un giocatore fungerà da host e potrà invitare un amico alla sua partita, con i progressi nella trama salvati solo per l’host e punti esperienza extra guadagnati anche per l’ospite. Non mancheranno neppure le classiche sfide a tempo. Le modalità competitive comprendono anche scontri 5 contro 5 in varie location della sconfinata mappa, Demon Mask che è una sorta di capture the flag, Outpost e Propaganda.

La bellezza delle montagne

Dal punto di vista tecnico il titolo include dettagli incredibili come gli scenari mozzafiato di montagna e una cura per i particolari davvero maniacale. Anche la recitazione dei protagonisti sembra essere presa direttamente da una produzione di Hollywood. Buoni anche gli effetti dell’acqua così come il doppiaggio in italiano convincente per quanto concerne il comparto sonoro.

https://youtu.be/yzUx3-EolqY

Far Cry 4 arriva all’appuntamento senza deludere certamente gli amanti della serie, ma anzi migliorando lievemente un sistema di gioco collaudato da tempo. Parliamo sia dal punto di vista tecnico che del gameplay e quindi il titolo rappresenta un acquisto obbligato per tutti gli aficionados della saga.