Fallout 4: Far Harbor – Recensione VGN

Fallout 4 è stato uno dei più grossi successi dello scorso anno e nonostante siano passati oramai alcuni mesi dal lancio, Bethesda non ha ancora smesso di aggiornare e “potenziare” la propria creazione, anzi, a detta degli sviluppatori questo non è che l’inizio. Se il prossimo mese arriverà su Xbox One (e poco dopo su PS4) l’attesissima compatibilità con le mod, ovviamente già disponibile su PC, gli appassionati non dovranno attendere così tanto per tornare a passeggiare nella zona contaminata. Negli scorsi mesi già sono stati rilasciati due DLC per il gioco: Automatron, il quale ha introdotto alcune quests e soprattutto la possibilità di creare e personalizzare i robot e Wasteland Workshop, decisamente meno interessante e solamente utile per un paio di meccaniche inedite legate alla costruzione.

Adesso, però, è arrivato il momento di provare la prima vera espansione per Fallout 4, chiamata Far Harbor e pensata per introdurre un’intera nuova isola giocabile dalla grandezza paragonabile a quella della mappa principale, andiamo a scoprirla.

Una chiamata dalla costa

L’espansione ha inizio nel più classico dei modi. Appena installata ed avviato il gioco, riceverete una chiamata via radio che vi informerà dell’arrivo di un nuovo caso all’agenzia investigativa Valentine. Ovviamente dovrete dirigervi a Diamond City per scoprire di che si tratta. Arrivati sul posto vi verranno forniti alcuni dettagli basilari sul caso che si è presentato: un pescatore che dice di chiamarsi Kenji Nakano si è rivolto all’agenzia perché ha un problema da risolvere, ma non ha dato altre informazioni, anche se pareva essere estremamente agitato. Il vostro primo compito, se accetterete l’incarico, sarà quello di dirigervi alla sua residenza, posta sull’estremità della costa nord per incontrarlo e vedere di cosa ha bisogno. Raggiunta la casa, quello che vi si presenterà sarà un presunto caso di rapimento; la figlia diKenji Nakano è infatti sparita da oramai qualche tempo e né il padre, né la madre riescono a rintracciarla. Eseguendo le prime indagini basilari, arriverete a scoprire dove essa si è diretta e senza stare a raccontarvi troppo, le vostre ricerche finiranno per portarvi su questa nuova isola, chiamata Far Harbor.


L’isola

Approdati a Far Harbor riceverete un’accoglienza tutt’altro che piacevole dagli abitanti del luogo e ben presto ne capirete il motivo; tutti sono estremamente tesi e spaventati perché una misteriosa nebbia radioattiva sta inghiottendo ciò che prima era terreno abitabile ed i pochi superstiti sono stati costretti a rintanarsi nella città portuale, l’unica ancora intonsa. Essi si sono organizzati per difenderla e questo perché la nebbia non è solamente tossica, ma si porta all’interno tante creature pericolose che continuamente provano a sfondare i cancelli per spazzare via gli abitanti rimasti.

Insomma, questa è la situazione e come potete immaginare a voi sarà affidato il destino di queste persone. Se siete arrivati a questo punto, è probabile che già abbiate un’idea piuttosto precisa di quello che è il gameplay di Fallout 4, per cui Far Harbor non sarà una grande sorpresa. L’unica vera innovazione rispetto alla zona contaminata consiste nell’introduzione della nebbia radioattiva, la quale a seconda delle ore e dei giorni avvolge più o meno avidamente le zone esplorabili, ma essa – a dire il vero – non costituisce un problema vero e proprio perché con un personaggio un minimo equipaggiato ed in grado di resistere ad una buona dose di radiazioni, potrete muovervi agilmente e senza troppi danni anche nei posti tecnicamente più pericolosi. Come se non bastasse, nella città iniziale avrete a disposizione un medico che potrà curare il vostro livello di radiazioni per una cifra piuttosto bassa e nelle esplorazioni non sarete quasi mai a corto di RadAway, per cui potete stare abbastanza tranquilli.

Per il resto, la morfologia del luogo rimane coerente con quanto già esplorato nella mappa base, con grosse zone naturali completamente deturpate dalle radiazioni ed appezzamenti in rovina sparsi qua e la. La densità delle zone visitabili, rispetto al gioco standard, è leggermente minore, ma Far Harbor è cosparsa comunque da tantissimi posti misteriosi ed affascinanti che vi divertirete a perlustrare da cima a fondo.


Squadra che vince non si cambia

Fallout 4 è stato un titolo apprezzato da buona parte dei videogiocatori, ma non per questo esente da critiche o difetti evidenti, anche se mitigati con i numerosi aggiornamenti rilasciati dopo il lancio. Far Harbor non è nulla di più e nulla di meno che una gran bella aggiunta al gioco, intesa come una grossa nuova zona esplorabile, però se il gioco base dovesse avervi deluso in certi aspetti, state pur certi che le stesse cose le ritroverete anche qui. Nonostante ci siano tanti nuovi posti da visitare, nuovi nemici, nuovi strumenti, una nuova storia e nuovi personaggi e quests secondarie, lo scheletro del gioco non è cambiato e si porta dietro alcuni problemi ancora poco digeribili, in primis dei dialoghi con meno scelte di quanto non si vorrebbe e soprattutto risposte difficili da intuire in quanto solo abbozzate finché non le si seleziona (ma magari questo potrà essere risolto da una mod, come accaduto su PC).

Il punto peggiore di Far Harbor, però, perlomeno sulla versione che abbiamo provato che è quella per Xbox One sta nella terribile ottimizzazione tecnica. Probabilmente a causa della nebbia che avvolge continuamente ogni paesaggio, il framerate è quasi sempre abbondantemente sotto la soglia minima dei 30 fps e lo stutter è costante, soprattutto quando ci si sposta velocemente. In un caso, addirittura, il gioco mi si è bloccato irrimediabilmente, costringendomi a riavviare e perdere così i progressi fino al salvataggio precedente.

Nonostante questo, sperando che il problema possa essere affievolito con una patch, Far Harbor rimane una gran bella espansione, che saprà divertire chiunque abbia apprezzatoFallout 4 e sia voglioso di giocare ancora. Grazie alle tante migliorie che gli sviluppatori hanno apportato al gioco nei mesi dopo il rilascio, l’introduzione della personalizzazione per i robot aggiunta con il DLC Automatron, l’imminente arrivo delle mod, la rinnovata modalità sopravvivenza ed adesso questa grossa nuova zona giocabile, Fallout 4 ha acquisito sempre più valore e, sebbene lontano dalla perfezione, rimane un RPG meritevole di attenzione ed assolutamente consigliato a chiunque sia fan del genere.

8.5

Pro

  • - Una nuova isola da esplorare
  • - Storia interessante
  • - Tanti luoghi da visitare

Contro

  • - Ottimizzazione tecnica insufficiente
  • - Non aggiunge granché di nuovo a livello di gameplay
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