Fallen Legion Plus – Recensione
Pubblicato qualche mese fa su Playstation Vita prima, e Playstation 4 poi, Fallen Legion Plus sembrerebbe rappresentare la risposta di YummyYummyTummy rivolta a tutti coloro i quali, e sono tanti, attendono con trepidazione la pubblicazione di un nuovo episodio della saga di Valkyrie Profile.
Dotato di un battle system apparentemente capace di sfiorare le corde toccate da Tri-Ace con Lenneth e Silmeria, Fallen Legion tuttavia non riesce a convincere appieno, mostrando i muscoli soprattutto nell’ambito di una direzione artistica decisamente gradevole e pulita.
Sebbene non eccelsa la versione Steam del gioco – oggetto dell’analisi di questa recensione – risulta essere inclusiva della possibilità di affrontare la medesima vicenda narrata da due punti di vista distinti, quello della principessa Cecille e del generale Laendur, in maniera tale da fornire differenti chiavi di lettura a una trama che mischia magia, giochi di potere e tanto, tanto sangue.
Fallen Legion+ narra della storia dell’impero di Fenumia, sull’orlo di una guerra decisiva per l’ascesa al trono. Tanto Laendur quanto Cecille intrecceranno i propri destini all’interno di una narrazione che, sebbene gradevole, non supera mai la sufficienza, soprattutto a causa di un ritmo decisamente poco incalzante e dialoghi (in inglese) sin troppo stereotipati. Meno male che, una volta giunti sul terreno di battaglia, le cose migliorano, seppur non quanto ci si aspetterebbe.
Un party costituito da un massimo di quattro eroi prende parte a scontri in cui incantesimi devastanti si mescolano ad armi di ogni genere e foggia, creando un melting-pot di (poca) tattica e (molto) button smashing. Ogni personaggio viene controllato tramite la pressione di un singolo pulsante, che ne scatena l’attacco. Martellando furiosamente i tasti, arriverà il momento in cui non sarà più consentita alcuna azione, successivamente all’esaurimento dell’apposita action meter, alleviando i polpastrelli dell’homo ludens da troppo stress mediante un ponderato periodo di cooldown.
E ci sarebbe anche la possibilità di parare\respingere gli attacchi nemici, mediante la pressione del tasto apposito, peccato che tanto la confusione imperante a schermo, quanto gli scarsi vantaggi apportati da una conduzione della battaglia morigerata e accorta, consigliano di lasciarsi andare a trastullare il pad come neppure in una qualsiasi delle edizioni di Track and Field.
Fra una tappa e l’altra del viaggio (la mappa non può essere liberamente esplorata, rappresentando praticamente un elenco interattivo delle location visitabili), il videogiocatore può decidere di affinare l’equipaggiamento in dotazione ai propri eroi, assegnando loro preziose pietre, custodi di tutta una serie di succulenti buff da utilizzare nel mentre della virtuale pugna, nonché di configurare la formazione per mezzo della quale schierarsi sul terreno di scontro.
Ogni tanto, nel bel mezzo della battaglia, vengono proposte alcune scelte di carattere morale che forniscono bonus temporanei.
Il vero problema di Fallen Legion+ è che viene a noia rapidamente.
Complice la narrazione, non proprio esaltante, e malgrado le discrete opportunità fornite dal gameplay della produzione, è impossibile non notare come la tattica vincente sia quasi sempre quella di violentare i pulsanti, cercando di deflettere quando capita gli attacchi provenienti dalla feccia nemica. Si aggiunga al mix un perenne sentore di ripetitività, e les jeux sont faits.
L’aspetto tecnico, per quanto concerne il versante grafico, risulta essere discretamente tratteggiato, tanto da conferire alle ambientazioni naturalistiche un retrogusto romantico-impressionista di notevole spessore.Non passa di certo inosservato come, solitamente, l’homo ludens possa ritrovarsi a videogiocare in un’opera che esteticamente ricorda Odin Sphere.
Un’opportunità sprecata? Sicuramente sì. Non che Fallen Legion+ sia un gioco orrendo, tutt’altro, ma considerata la cura riposta sul versante grafico avrebbe meritato un gameplay più avvincente e meno monotono rispetto a quello effettivamente veicolato.
Pro
- Stiloso e gradevole tecnicamente
- Gameplay potenzialmente interessante...
Contro
- ... ma abbastanza ripetitivo
- Trama così così
- Battaglie forse troppo confuse